ANDREA MONTANARI , la Repubblica 23/1/2011, 23 gennaio 2011
HO FATTO LA TESI SUL CAVALIERE MA SONO DISGUSTATA" - MILANO
Sara Giudice, venticinque anni, consigliere di zona del Pdl, guida la rivolta dei giovani del partito, che con una raccolta di firme stanno chiedendo le dimissioni di Nicole Minetti dal consiglio regionale della Lombardia.
Cosa risponde ai vertici del Pdl e a Roberto Formigoni che sostengono che voi non rappresentate i veri giovani del partito?
«Tanto per cominciare io mi sento verissima. Sono una giovane vera con certi valori. Sarei proprio contenta se quelli che ci criticano ci dicessero quali sono i giovani veri, secondo loro? Perché se sono come Nicole Minetti la nostra presenza nel partito è incompatibile».
Vi state preparando a lasciare il Pdl?
«Questo lo vedremo. Mi sono iscritta a Forza Italia quando avevo diciotto anni perché credo in certi valori. Ho fatto la mia tesi su Silvio Berlusconi. Il titolo era l´antipolitica come strumento di ricerca del consenso popolare. Glielo anche regalata quando mi sono laureata. Continuerò a credere in questi valori indipendentemente da ciò che farà il partito e dalle scelte che faranno le persone che lo guidano».
Non è la prima volta che lei contesta la candidatura della Minetti. Ritiene che i fatti le abbiano dato ragione?
«Mi sembra evidente che i garantisti che mi accusano di giustizialismo si rifiugiano nella scorciatoia che bisogna aspettare gli atti del processo. Ma la questione che pongo non è di garantismo, ma di etica politica. Un vero politico sa far crescere i giovani intorno a sé per garantire un futuro al suo progetto».
Perché gli altri giovani non vi seguono?
«Abbiamo già raccolto migliaia di firme e da oggi sarà possibile anche sul sito www.firmiamo.it/dimissioninicoleminetti. Ieri sera davanti a una nota discoteca del centro di Milano abbiamo raccolto decine di firme di giovani che non ne possono più. Che vorrebbero lasciare l´Italia perché si sentono disgustati di ciò che sta accadendo. Si domandano cosa studiano a fare se poi c´è posto solo per le Minetti. Non si sentono più rappresentati e pensano di non andare più a votare».
Roberto Formigoni dice, però, che la vostra iniziativa non rappresenta il partito.
«Mi pare che Formigoni una volta pretendesse di rispondere all´elettorato cattolico e di Comunione e Liberazione. Non ha nulla da dire sui fatti che stanno emergendo? Credevo che anche lui credesse in certi valori. Evidentemente ha cambiato idea».
Crescerà la rivolta tra i giovani del Pdl?
«Il coraggio non si compera al supermercato. In ogni caso, ognuno risponde alla propria coscienza. C´è paura di perdere delle opportunità, ma a venticinque anni bisogna avere forza e coraggio e non si deve cedere ai compromessi».