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 2011  gennaio 24 Lunedì calendario

«Hai vinto alla lotteria, ora mantienimi» - «Uniti in ricchezza e povertà, nella buona e nella cattiva sorte», ma se l’amore finisce?La moglie ca­salinga vince alla lotteria un milio­ne e mezzo di euro e ora l’ex marito, edicolante separato solo di fatto, vuole essere mantenuto, duemila euro al mese, o la metà della vincita: a raccontare il caso gli avvocati di Roma Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, che assistono il più sfortu­nato edicolante, rimasto senza mo­glie, e al momento, anche senza sol­di

«Hai vinto alla lotteria, ora mantienimi» - «Uniti in ricchezza e povertà, nella buona e nella cattiva sorte», ma se l’amore finisce?La moglie ca­salinga vince alla lotteria un milio­ne e mezzo di euro e ora l’ex marito, edicolante separato solo di fatto, vuole essere mantenuto, duemila euro al mese, o la metà della vincita: a raccontare il caso gli avvocati di Roma Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, che assistono il più sfortu­nato edicolante, rimasto senza mo­glie, e al momento, anche senza sol­di. Rocco, classe 1950, romano, edi­colante, è separato di fatto dal 2002 dalla moglie Anna, 50enne marchi­giana, casalinga. La coppia si era sposata nel 1985 a Roma dove aveva vissuto per molti anni. Dall’unione era nato nel 1988 il figlio Matteo. Dopo anni di litigi continui, la cop­pia decide di separarsi di fatto, e la signora Anna, con il figlio, va a vive­re ad Ascoli Piceno dai propri geni­tori, mentre il marito rimane nella Capitale. Dopo il 6 gennaio 2011, grazie ad una confidenza del figlio Matteo che ha passato con il padre il fine settimana, l’uomo scopre che la moglie ha vinto 1.500.000 euro al­la Lotteria Italia del 6 gennaio. Così decide, a mezzo dei propri avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzo­na, di proporre un ricorso per sepa­razione giudiziale dei coniugi da­vanti al Tribunale di Roma per chie­dere, in relazione a quella super vin­cita, un mantenimento di duemila euro mensili, oppure, in alternati­va, una liquidazione una tantum di 750mila euro, la metà della vincita. La tesi sostenuta in giudizio- spie­gano gli avvocati - è quella, più volte sposata dalla Cassazione, che le vin­cite delle lotterie e dei giochi nazio­nali ( totocalcio, superenalotto, grat­ta e vinci, ecc.) rientrano nella co­munione legale dei coniugi anche se la «giocata» è stata effettuata con il denaro personale di uno solo. «Del resto - spiegano i legali che hanno proposto il ricorso - nel caso in esame, la coppia era separata so­lo di fatto e non legalmente e, dun­que, al momento della vincita otte­nuta dalla moglie, vigeva ancora tra i coniugi il regime della comunione legale». E sempre di ieri è un’altra notizia con al centro una storia di lotteria. Ha vinto 100mila euro grattando un biglietto di una lotteria istantanea comprato da un distributore auto­matico all’interno del centro com­merciale Panorama di Cassino. La fortunata è una donna Rom che, a mezzogiorno, è entrata nel centro commerciale accompagnata dai suoi cinque figli e dal marito. Ha in­serito nel distributore una bancono­ta da 5 euro ricevendo il biglietto, che gli restituirà ben 100 mila euro. La felicità della donna e del marito che lo ha raggiunto dopo è stata in­cont­enibile e i due non hanno sapu­to mantenere nascosta la fortuna ri­cevendo i complimenti dei tanti pre­senti.