C.M., Novella 2000, n. 4, 27/01/2011, pp. 36-37, 27 gennaio 2011
«Sono state le 24 ore peggiori della mia vita perché ero convinto che sarebbero state le mie ultime ore e che stavo per morire
«Sono state le 24 ore peggiori della mia vita perché ero convinto che sarebbero state le mie ultime ore e che stavo per morire. E sì che ne ho avute di giornate terribili... […] Mi trovavo su un’isoletta sperduta dell’Oceano Indiano, Emboodhu Finolhu, […] e c’è voluto un elicottero per portarmi in un ospedale della capitale, a Malé. […] A un altro giornale […] ho detto che era stata un’indigestione: mi vergognavo di dire la verità, […]. Sì, la verità è questa: nelle feste di Natale ho messo quattro chili. Ho mangiato pesante e ho smesso di andare in palestra. […] Sono arrivato a prendere l’aereo per le Maldive che gli addominali a tartaruga mi erano scomparsi e al loro posto era comparsa una pancia a tamburo che mi deformava addirittura i tatuaggi. Convinto di cavarmela in fretta, sono andato in farmacia e ho fatto incetta di pillole per dimagrire. […] me ne sono fregato delle dosi e ho ingurgitato pastiglie in enormi quantità. Più vedevo che la pancia non andata giù, più mi ingozzavo di pillole». […] La sua ansia è peggiorata quando si è accorto che nella stessa isola c’era il presidente della Camera Gianfranco Fini con la compagna Elisabetta Tulliani: «Il presidente, a 59 anni, sfoggiava un gran fisico e io mi sono sentito umiliato al confronto. […] Un giorno ho avuto un collasso: mal di pancia, sudori freddi, ho cominciato a delirare e dire cose strane, poi sono svenuto e non ricordo più nulla. So che mi sono svegliato in ospedale accanto a Belen dopo una lavanda gastrica e un volo in elicottero che mi sono stati raccontati successivamente. È stata la prontezza di Belen a salvarmi» (Fabrizio Corona).