RAFFAELLO MASCI, La Stampa 21/1/2011, pagina 32, 21 gennaio 2011
L’Italia del 2011 fa pace con il re - L’ Italia unita che compie 150 anni vedrà le sue celebrazioni - lunghe un anno e dense di migliaia di eventi, restauri, mostre - iniziare con un gesto simbolico e denso di significato: l’attuale Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, renderà omaggio al primo Capo dello Stato unitario, il re Vittorio Emanuele II «padre della patria»
L’Italia del 2011 fa pace con il re - L’ Italia unita che compie 150 anni vedrà le sue celebrazioni - lunghe un anno e dense di migliaia di eventi, restauri, mostre - iniziare con un gesto simbolico e denso di significato: l’attuale Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, renderà omaggio al primo Capo dello Stato unitario, il re Vittorio Emanuele II «padre della patria». Ieri mattina, presso la sede della Stampa Estera a Roma, è stato annunciato il fitto calendario che scandirà quest’anno di memoria e di riflessione sull’identità e l’appartenenza nazionali: c’erano il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni, Giuliano Amato, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e quello della Regione Piemonte, Roberto Cota. Quando Amato ha dato l’annuncio della visita alla tomba del primo Re, nella sala c’è stato un fremito di sorpresa: «Sia chiaro - ha allora spiegato l’ex premier -, questo non prelude a nulla. Il fatto che il Capo dello Stato vada al Pantheon non significa che altri, che vi aspirano, potranno essere lì sepolti (il riferimento è agli ultimi due re d’Italia, ndr). È semplicemente l’omaggio al sovrano che, insieme con Cavour, Mazzini e Garibaldi, ha fatto l’Italia». E tuttavia il gesto c’è e ha il sapore di una riappacificazione definitiva tra l’Italia repubblicana e la sua origine monarchica. Il fatto avverrà il 17 marzo, anniversario della proclamazione del Regno d’Italia e - solo per quest’anno - festa nazionale. In quella medesima data il Presidente Napolitano si recherà all’Altare della Patria, dove è sepolto il milite ignoto. Sarà quella - nell’intenzione del comitato - la data emblematica di tutto il centocinquantenario, e per questo sarà preceduta da una «notte tricolore», una veglia cioè - organizzata secondo modalità diverse in molte città - sul modello delle notti bianche, ma con una serie di manifestazioni centrate sull’evento che si va a ricordare. Una seconda data avrà particolare enfasi: il 2 giugno, festa della Repubblica. In quella circostanza - ha spiegato il sottosegretario Letta - il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio inviteranno a Roma tutti i 26 capi di Stato dell’Unione Europea, più il presidente degli Stati Uniti e quello della Russia, a cui si aggiungeranno (ma l’elenco non è ancora definito) i capi di tutti gli Stati in cui vi sia una significativa presenza italiana. Questi illustri ospiti presenzieranno alla tradizionale parata militare, che avrà quest’anno un carattere storico rievocativo. Saranno poi ospiti al Quirinale per colazione e nel pomeriggio, in Campidoglio, parleranno loro stessi dell’Italia e dei rapporti con i rispettivi Paesi. «L’unità d’Italia - ha detto ancora Letta - è stato un fenomeno nazionale, ma è indubbio che Torino e il Piemonte hanno avuto un ruolo principe in questo processo», da qui il focus che le celebrazioni avranno in questa città e in questa regione. Il sindaco Chiamparino e il presidente della Provincia Saitta hanno parlato delle mostre alla Venaria Reale e di quelle alle Officine Grandi Riparazioni, ricordando che Torino sarà la città di partenza del Giro d’Italia e ospiterà tutti i grandi raduni d’arma, da quello degli Alpini a quello dei Bersaglieri. Defilato il governatore Cota: «L’importante è guardare avanti. Il futuro è il federalismo». E chi vuole le celebrazioni se le faccia. Gli eventi in calendario - Notte Tricolore Il 17 marzo 2011 sarà l’anniversario della proclamazione del Regno d’Italia: festa nazionale. Una «notte tricolore» sarà indetta in molte città italiane tra il 16 e il 17. Al mattino il Capo dello Stato renderà omaggio alla tomba del milite ignoto al Vittoriano (foto) e poi a quella di Vittorio Emanuele II, al Pantheon. Torino prima capitale Particolarmente intenso il programma delle celebrazioni nella prima capitale. Tre mostre saranno allestite alla Venaria Reale, altre si terranno nelle Officine Grandi Riparazioni. Verranno aperte al pubblico le sedi del primo Parlamento (Palazzo Carignano, nella foto) e del primo Senato (Palazzo Madama). I Capi di Stato a Roma Il 2 giugno, festa della Repubblica, saranno invitati a Roma i Capi dei 26 Stati dell’Unione Europea, più quelli di Usa e Russia, e quelli dei Paesi in cui siano presenti grandi comunità di italiani. Parata militare ai Fori imperiali e pranzo di gala al Quirinale (foto). Quindi omaggio dei presidenti all’Italia, in Campidoglio. Il museo garibaldino Nell’isola di Caprera sarà allestito il Museo nazionale dedicato a Garibaldi, dove confluiranno i cimeli, i documenti, gli autografi dell’Eroe dei due Mondi (nell’immagine). Al museo sarà annesso un centro studi. A Pisa, invece, sarà aperta la «Domus mazziniana», in onore del padre dell’idea repubblicana in Italia. Il ruolo delle donne A Milano una mostra sulle donne protagoniste del Risorgimento. Dipinti, documenti, cimeli delle grandi eroine, dalla contessa di Castiglione (nell’immagine) alla principessa di Belgioioso, ma anche testimonianze sulle cittadine comuni e sulle eroine dei moti napoletani e della Repubblica Romana. Dal Festival al Giro Il ministro Ignazio La Russa si occuperà di collegare alle celebrazioni per l’Unità i grandi eventi sportivi e dello spettacolo. Una connotazione tricolore avranno, quindi, il Giro d’Italia (foto), la Coppa Italia di calcio e anche il Festival di Sanremo, così come i raduni delle associazioni d’arma.