Ruggiero Palombo, “La Gazzetta dello Sport” 21/1/2011, 21 gennaio 2011
«La giustizia sportiva, indipendentemente dalle proprie capacità, ha mezzi molto limitati. Intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni, niente di tutto questo le è consentito
«La giustizia sportiva, indipendentemente dalle proprie capacità, ha mezzi molto limitati. Intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni, niente di tutto questo le è consentito. Ecco perché secondo me il Coni, quale organo vigilante sulle federazioni, il Ministero degli Interni e il Ministero della Giustizia dovrebbero confrontarsi per istituire in ambito statale un nucleo di magistrati e di forze dell’ordine che operino con specializzazione sullo sport. Un dipartimento antifrode sportiva, sulla falsariga del dipartimento antimafia, tanto per intenderci, la cui utilità si estenderebbe ai reati finanziari nello sport». (L’ex presidente della Figc Franco Carraro)