Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 19 Mercoledì calendario

VITA DA ESCORT AD ARCORE TRA SHOPPING E FRIGO VUOTO

Aspiravano ad uscire dall’anonimato, a pagare l’affitto, a comprare la Tv alla mamma e un vestito nuovo alla nipotina. O semplicemente a crescere al meglio un figlio. Ma anche a fare shopping per portarsi a casa 25 paia di scarpe in un pomeriggio. Le intercettazioni della procura di Milano ci raccontano uno spaccato dell’Italia di oggi, delle ambizioni delle ragazzine, del desiderio di fuggire dalla provincia e qualche volta dalla miseria. Di arrivare ad ogni costo. Pronte a tutto per lo scopo. Agguerrite e consapevoli della strada da percorrere per raggiungere l’obiettivo finale: dalle riviste patinate ai reality, fino alla politica, per le più fortunate.Comunque un futuro. La nuova prostituzione viene raccontata dalle telefonate che le ragazze invitate a “corte” per il rito del “bunga-bunga” si scambiavano tra loro: con commenti sui compensi e sul trattamento finale. E l’ira, quando i benefici sembravano inadeguati. Lui, il premier, l’“utilizzatore finale”, dall’alto dei suoi 74 anni, probabilmente tutto questo lo sapeva. E pagava.
Lo dice la stessa Ruby a un’amica in una telefonata di ottobre. «Per me può essere un mafioso, può essere quello che vuole, l’importante è che a me mi sta riempiendo di soldi». E dopo il voto alla Camera dello scorso 14 dicembre, la ragazza marocchina commenta: «lo zio ce l’ha fatta, ho pregato che rimanesse, fino a quando ci sarà lui io avrò da mangiare». Per la showgirl Alessandra Sorcinelli ci sono due bonifici da 10 mila euro direttamente da Berlusconi.
E il meccanismo lo conosce anche chi in politica è già arrivato, come la deputata Maria Rosaria Rossi, anche lei protagonista delle serate a Villa San Martino. A Emilio Fede, indagato per sfruttamento della prostituzione, che si prodiga per organizzare le serate, chiede: «Va beh, allora mi devo vestire da femmina pure stasera?». Fede risponde: «stai bene anche com’eri ieri sera». E la parlamentare: «Che t’ha detto di me, hai parlato?». «Ma te l’ho detto - replica Fede - “è bravissima Emilio, è bravissima”, dico è un fulmine, per bene, tutto fa tutto e lui ha detto “sì, sì, guarda è veramente eccezionale”. Quindi - conclude Fede - basta, sta zitta e non frignare». Anche Lele Mora dispensa consigli. A Roberta Bonasio, la prima volta che la miss Torino, oggi presunta fidanzata di Berlusconi, viene introdotta a Villa San Martino, suggerisce: «Sarai l’infermiera ufficiale» E Roberta: «sì, anche lui mi ha detto così». E Mora: «Devi fargli uno scherzo...devi prenderti su...quello che si misura la pressione finto e poi prendi su...un camicione quello che si usa.. quello da dottoressa con sotto niente ovviamente» «Lo devi andare a comprare oggi». Poi Mora aggiunge: «Ti metti lo stetoscopio, la camicina da infermiera e sotto le autoreggenti bianche».
Ma tutto ruota intorno ai compensi, ai regali e alle promesse. Anche Nicol Minetti chiede, vuole parlare con Berlusconi per ottenere qualcosa. Manda un sms a Marystelle: «andiamo su insieme, gli parlo anch’io. Sono un po’ a secco perché ho prestato 35 mila euro a mia sorella». E così Iris Berardi, classe ’91, già ammessa agli incontri a Villa San Martino dice a una collega di non avere nulla da mangiare e non potere comprare una pizza, lamenta la “tirchieria di questi qui” con un amico, poi gli legge la lettera che ha scritto al premier. È del 19 settembre: «Amore, inizio questa lettera ringraziandoti di cuore per avermi cambiato la vita, sei una persona buonissima, veramente unica, e io ti voglio veramente tanto bene, ho però un forte bisogno di un lavoro perché in casa a non far nulla dalla mattina fino alla sera, avendo io sempre lavorato, impazzisco e anche perché mantengo praticamente tre famiglie, mia madre con la nonna, mio padre con l’altra nonna e ora mia zia che ha due figli e con un lavoro precario di soli 600 euro mensili pagando un affitto di 450 euro, mi vergogno tantissimo a dover sempre chiedere qualcosa, ma non vorrei mai tornare ad andare a letto con persone che non mi piacciono allora mi rivolgo a te, capendo perfettamente che siamo in tante e abbiamo tutte delle esigenze, nel caso in cui non potrai aiutarmi, lo capirò benissimo e ti vorrò comunque tanto bene. Amore per favore, aiutami a trovare un lavoro o aprire una mia attività per poter essere più indipendente e poter aiutare al meglio la mia famiglia e per avere la possibilità di chiedere un mutuo per una casa che è uno dei miei sogni più grandi». Il giorno successivo, Iris al telefono commenta: «Un cristiano normale lavora sette mesi per prendere quello che ho preso io. Se gli chiedo 200 mila euro per comprare un bar mi manda affanculo. È un po’ rischioso». E sempre all’amico racconta di un’altra ragazza che si è messa a piangere: «Perché lui non le voleva dare quello che lei chiedeva. Io invece tranquillamente ho detto amore non mi bastano». Ma qualche giorno dopo, al telefono, Iris, sfoga la sua ira: «Mamma mia che palle sto vecchio... fra un po’ ci manda a fanculo tutte quante. Quella è la volta buona che lo uccido...vado a tirargli la statua in faccia...Che ci vuole mandare affanculo senza un cazzo? Però, papi, qua è la nostra fonte di lucro». Sempre sulla serata del 20 settembre commentano Barbara Faggioli e Francesca Cipriani: «Mi ha dato un braccialetto con un diamantino, avrei preferito dei soldi». Poi ci sono messaggini tra la Minetti e le ragazze. La Faggioli scrive: «Ti volevo dire che oggi vanno da Spin (il contabile che pagava per conto di Berlusconi e adesso la procura vorrebbe perquisire ndr) Pensa che Barbara G. settimana scorsa ha comprato 25 paia di scarpe». Aris Espinosa, invece, di scarpe ne ha comprate nove paia. La competizione riguarda l’obiettivo finale: non solo i compensi per le serate ma anche le case più belle, a Milano due, quelle che per i pm sarebbero intestate alla Minetti «per conto delle ragazze che di fatto occupano l’immobile».