Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 17 Lunedì calendario

SANREMO POLEMICHE PER TRICARICO

Il vento del Festival comincia ad alzarsi e a sollevare il polverone delle polemiche. E, se è già stata digerita la querelle su Bella ciao e Giovinezza alla serata dei 150 anni (a cui, tra l’altro, potrebbe partecipare con un messaggio registrato il presidente Napolitano), ecco che ora un nuovo dubbio sulla canzone che Tricarico porterà a Sanremo fra i big e il cui titolo, non a caso, è Tre colori (bianco, rosso e verde, ovviamente). Ad aprire il fronte è stata ieri pomeriggio Domenica in, nello spazio dell’Arena di Massimo Giletti, secondo un uccellino arrivato alla redazione del conduttore in realtà il pezzo sarebbe nato con un altro titolo, Nebbia, e nel testo aveva riferimenti alla bandiera verde leghista. Solo successivamente («forse per non irritare la Lega» ha ipotizzato Giletti) i colori sono diventati tre (con l’aggiunta del bianco e del rosso) e il titolo sarebbe stato corretto in senso patriottico. Insomma, il verso originario che cantava “quelli nella nebbia hanno la bandiera verde, la nostra tre colori ha” sarebbe stato completato con “quelli nel confine hanno la bandiera rossa, quelli sul monte hanno la bandiera bianca”. Vero, non vero? A gettare acqua sul fuoco è Fausto Mesolella, l’autore del testo, musicista degli Avion travel che sarà sul palco con Tricarico, che nega che ci siano state modifiche: «Tre colori è una canzone d’amore, non politica e non c’è stata alcuna pressione. Si tratta di una canzone non contro qualcosa ma a favore di qualcosa». Modifiche, di carattere artistico, spiega, ce ne sono state solo prima della presentazione al Festival e, quanto al titolo è stata Caterina Caselli, una volta ascoltato il brano, a suggerirmi di inserire i tre colori nel titolo».
Intanto, siamo a un mese dal debutto, il Festival è impegnato nell’ultimo safari prima di andare in scena: la caccia agli ospiti che dovranno condire dal 15 al 19 febbraio la sfilata canora dell’Ariston. Fra i presenti vengono dati per certi i Take That riuniti con Robbie Williams e la star sedicenne Justin Bibier (che ha un film i uscita ad aprile: Never say never), mentre sul fronte cinematografico la grancassa promozionale del Festivalone potrebbe attirare il cast di Manuale d’amore 3 con la Bellucci e De Niro. Non sono, però, del tutto sopite le speranze di poter acchiappare una fra Lady Gaga (nuovo cd a maggio), Shakira, Britney Spears (cd in uscita a marzo), Avril Lavigne (nuovo album a marzo) e Katy Perry (canta a Milano il 23. E magari di convincere Fiorello a fare da testimonial alla serata inaugurale.
E’ in pieno svolgimento nel web e nella fascia di Domenica in condotta da Lorella Cuccarini il round finale (si conclude il 30) che vede nove giovani sfidarsi a colpi di sms e televoto. All’Ariston andranno solo in sei a cui si aggiungeranno i due selezionati da Area Sanremo. Il lotto conta su un personaggio di sicuro rilievo come il cantautore Raphael Gualazzi, un giovanotto di Urbino di sicuro talento e cultura musicale (ama insieme Fats Waller, Paolo Conte, Tom Waits), in Francia un suo pezzo è finito nella gettonata compilation dell’Hotel Cost e su di lui punta forte una che ha fiuto come Caterina Caselli. A Sanremo porta Follia d’amore, un brano tra swing, jazz e cantautorato che ha Fabrizio Bosso alla tromba e conta sugli arrangiamenti prestigiosi di un mago come Vince Mendoza. Serena Abrami, 25 anni da Civitanova Marche, viene da X Factor e ha un pezzo firmato da Nicolò Fabi, Lontano da tutto. Il trentino Anansi, vocalist di Roy Paci, ha 21 anni, capelli rasta, ama la musica reggae e canta Il sole dentro. Le Strisce sono cinque studenti universitari e presentano Vieni a vivere a Napoli giocando sul confronto fra la Napoli delle cartoline e quella della “monnezza”. I gemelli Btwins sono di San Benedetto del Tronto e vengono dal Cet di Mogol: cantano Mi rubi l’amore. Gli astigiani Infranti i Muri sono una band pop rock e presentano la canzone Contro i giganti. Il laziale Marco Menichini, 20 anni di Sezze, ha una canzone semplice dal titolo Tra tegole e cielo. La calabrese Micaela Foti, 17 anni, di Melito Porto Salvo, esce da Ti lascio una canzone e ha il brano melodico Fuoco e cenere. L’altro diciassettenne, il romano Federico Granaldi detto Neks, è l’esponente hip hop della categoria e canta Occhi.