Varie, 19 gennaio 2011
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Sakota Dusan
• Belgrado (Serbia) 22 aprile 1986. Giocatore di basket. Della Scavolini Pesaro. Nell’aprile 2010 uno scontro di gioco gli fece esplodere il duodeno, una parte dell’intestino: 5 ore sotto i ferri, un’emorragia interna, il coma, per giorni fu in pericolo di vita • «[...] era in campo, a Teramo [...] un colpo allo stomaco, neanche violento. Ma, dicono gli stessi medici, raro quanto micidiale. A fine gara viene caricato in auto, lanciata oltre i limiti di velocità verso Pesaro, perché il dolore persiste. Nella notte [...] viene operato d’urgenza, per cinque ore, perché hanno scoperto che il duodeno è stato lesionato dallo schiacciamento contro la colonna vertebrale. Eppure Dusan ci tiene a far sapere, con un comunicato “...che si è trattato di un incidente di gioco, come tanti altri” scagionando Giuseppe Poeta, playmaker di Teramo e della Nazionale, che vive anche lui momenti terribili, bersagliato di offese e minacce sulla Rete [...] all’ora di pranzo, mentre nella sua camera ci sono i genitori, il compagno di squadra Cvetkovic e la pallavolista Marinkovic, Sakota viene colto da una grave emorragia. Il padre Dragan (fino al gennaio del 2009 allenatore della Fortitudo Bologna) ha un malore. Dusan è di nuovo sotto i ferri, per altre 4 ore. Gli hanno già reciso una parte dello stomaco e deviato le vie biliari. Viene messo in coma farmacologico, a scopo precauzionale. [...]» (Stefano Valenti, “la Repubblica” 28/4/2010) • «[...] durante l’intervento gli hanno asportato due terzi di intestino. Non può assumere pasti normali, ma deve farne tanti e piccoli. “Mangio 6 volte al giorno, molta carne, verdura e frutta, più qualche integratore. [...]” [...]» (Francesco Carotti, “La Stampa” 22/11/2010).