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 2011  gennaio 18 Martedì calendario

«Sono un cinofilo ma contro i gatti troppi pregiudizi» - Cani contro gatti. Comun­que e dovunque

«Sono un cinofilo ma contro i gatti troppi pregiudizi» - Cani contro gatti. Comun­que e dovunque. Anche su tram e metro. «Non si può fare una classi­fica­dell’aggressività degli ani­mali, anche se è vero che i gat­ti fanno meno chiasso dei ca­ni, ma spesso sono più perico­losi e sono loro a provoca­re... », commenta Alessandro Cecchi Paone, giornalista, conduttore e scrittore che da sempre si occupa di animali. Quindi in caso di zuffa sui mezzi pubblici cosa si do­vrebbe fare? «Dovrebbero essere i pa­droni degli animali a fare in modo che non succedano le zuffe… Ma dato che non sem­pre è possibile, bisognerebbe essere equi: o si cacciano en­trambi o nessuno. Non c’è motivo di prendersela solo con i gatti, e glielo dice un ci­nofilo... ». Spesso il gatto è più discri­minato del cane. Perché? «Perché il gatto si conosce meno rispetto ai cani: è meno espansivo, non scodinzola, non fa le feste, non ti guarda negli occhi. Il cane, al contra­rio, è più espansivo, si vuole far conoscere e cerca di conti­nuo la benevolenza negli es­seri umani, cosa che il gatto per natura non fa». Secondo lei la presunta su­pe­riorità del cane è giustifi­cata storicamente o scien­tificamente? «Più che da motivazioni scientifiche, il fatto che da sempre si preferiscano i cani deriva da un antico pregiudi­zio verso i gatti: erano gli ani­mali del demonio, erano col­legati alla superstizione, alla magia nera…». Nello stereotipo a vincere è sempre il cane. E nella re­altà? «Il cane che rincorre il gatto è una costante, ma io ho visto molti gatti mettere in fuga i ca­ni, grazie alla loro capacità di tenere la posizione: stando immobile, spesso mette pau­ra al cane, che alla fine è un gran fanfarone…».