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 2011  gennaio 19 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “GUERRI, GIORDANO

BRUNO"

Ricerca fatta con +Guerri + Giordano bruno, "Giordano Bruno Guerri", "Guerri Giordano Bruno"

2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"]
Giordano Bruno Guerri, storico, biografo e intellettuale “irregolare” di origini senesi.
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"] Per me l’unità è stata un bene, nel senso che era storicamente giusta e necessaria, e ha fatto il bene del Paese e degli italiani. Se invece mi chiede se fosse stato meglio una forma di federalismo, cioè fare tre stati, teoricamente sarebbe stato molto meglio, ma politicamente era impensabile. L’unico modo per unire l’Italia era centralizzarne il potere, con tutto ciò che questo comporta.
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"]
Consoli: A centocinquanta anni dall’Unità, siamo a un punto di svolta? Nord e Sud sono davvero incompatibili?
Guerri: Sì, si pone un problema di incompatibilità, e per due motivi: il primo, per fenomeni dinamici di politica interna, e le faccio un esempio: quando l’altra sera ho visto a Ballarò il governatore siciliano Raffaele Lombardo che faceva dichiarazioni sudiste tenendo sulla scrivania in bella vista il mio libro, mi sono reso conto di come quest’ultimo possa essere usato male. Ma il mio vuole essere un libro di pacificazione, di memoria, e dovrebbe servire a tamponare le ferite, invece vedo che viene usato per riaprirle, le ferite. Il secondo motivo è il grande problema dell’Europa che, avendo creato un Superstato, favorisce le autonomie locali, spingendole fino alla rottura. Un Superstato non può amare al suo interno degli stati troppo potenti, e dunque si stanno creando in tutta Europa derive separatiste
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"]
-l’Italia ha 150 anni, e non è affatto detto che ne compirà duecento. Sembra una cosa assurda, una bestemmia, ma sant’Iddio: è finito l’Impero romano e sono caduti i Faraoni, perché solo l’Italia dovrebbe durare in eterno?
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"]
-La Lega è stato il fenomeno rivoluzionario più interessante della seconda metà del Novecento italiano, e ha posto dei problemi concreti
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"]
Io credo che sia evidente a tutti, a tutti quelli che pensano, che il fine ultimo della Lega sia il separatismo, e non per nobili motivi ideali, ma per motivi di pura cassa.
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [intervista di Consoli sul libro di Guerri "sangue del Sud"]
Adesso il Nord ammette di aver sbagliato a volere l’unità, che andava bene finché il Sud era forza-lavoro e mercato interno.
Insomma, nel mentre celebriamo il centocinquantesimo anno dell’Unità, l’Italia rischia di separarsi per sempre.
Fonte: Andrea Di Consoli, Il Riformista 18/11/2010

• [Luigi Mascheroni parlando di D’Annunzio"]
«D’Annunzio segre­to », che è il nome del nuovo museo aperto nel Vittoriale da Gior­dano Bruno Guerri, storico e bio­grafo dannunziano, da due anni attivissimo presidente della Fon­dazione che gestisce il complesso monumentale di Gardone Rivie­ra.
Fonte: Luigi Mascheroni, il Giornale 2/10/2010, pagina 22

• [Gaetano Mazzucca parlando di Soveria Mannelli , il borgo più informatizzato d’italia e del sindaco che lo rese tale"]
Giordano Bruno Guerri (nominato assessore per la «lotta all’ovvio») (1985)
Fonte: GAETANO MAZZUCA, La Stampa 25/8/2010, pagina 10

• [Alla presentazione del pamphlet "Terroni" di Pino Aprile]
Giordano Bruno Guerri durante il dibattito sul pamphlet si è lanciato contro un disturbatore, ma è stato bloccato
Fonte: Dario Fertilio, Corriere della Sera 17/05/2010

• [Alla presentazione del pamphlet "Terroni" di Pino Aprile]
- Una persona fra il pubblico ha urlato slogan contro il ministro Calderoli nel momento in cui prendeva la parola lo storico Giordano Bruno Guerri (anch’ egli impegnato nel dare alle stampe un libro sulle insorgenze anti-unitarie). Fra nuovi insulti, mentre la tensione saliva alle stelle, è stato proprio Guerri a gettare gli occhiali per terra slanciandosi contro la persona che l’ aveva interrotto. L’ hanno trattenuto per la giacca e le cose sono poi rientrate nel binario della discussione pacata
Fonte: Dario Fertilio, Corriere della Sera 17/05/2010

• [Durante il premio letterario campiello del 2010]
Giordano Bruno Guerri: «Nelle prime tre votazioni il romanzo di Elkann aveva raccolto i sei voti buoni per entrare nella cinquina finale. Ieri invece ha raccolto un numero insufficiente di suffragi: la metà esatta». Cambiare opinione è legittimo... «Sì, ma nel mezzo c’è l’articolo del Fatto. E ho il sospetto che sia stato il motivo per cui è rimasto fuori il bel libro di Alain, a mio giudizio più meritevole di altri». Beh, non si direbbe un dramma. «No, ma l’articolo era offensivo, nella sua follia. Secondo l’estensore, credo imbeccato da una talpa interna alla giuria, Sandro Bondi avrebbe tramato nell’ombra per imporre in cinquina Elkann, consulente del ministero dei Beni culturali. Figuriamoci! Come se un ministro della Repubblica non avesse altro di cui occuparsi, e come se la giuria fosse composta da gente disposta a questi giochetti»
Fonte: Alessandro Gnocchi, il Giornale, 23/5/2010

• [sulla presentazione delle lettere d’amore di Giuseppina Mancini a Gabriele D’Annunzio ritrovate in svizzera]
Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista, saggista e da meno di due anni attivissimo presidente della Fondazione, con la mission già ben avviata di svecchiare e rilanciare la casa d´artista più visitata d´Europa dopo quella di Shakespeare. Merito di Guerri essere riuscito a rintracciare l´ultimo proprietario delle carte perdute, il collezionista di cimeli dannunziani Giovanni Maria Staffieri, e di averlo convinto a «riportarle a casa».
Fonte: MICHELE SMARGIASSI, la Repubblica 9/5/2010

• [sulla presentazione delle lettere d’amore di Giuseppina Mancini a D’Annunzio ritrovate in svizzera]
«D´Annunzio in amore era in realtà un uomo dai gusti semplici», smitizza Guerri,
Fonte: MICHELE SMARGIASSI, la Repubblica 9/5/2010

• [parlando dell’importanza del numero 11 per D’Annunzio legato al giorno del primo rapporto sessuale con Giuseppina Mancini]
E undici erano le salve di cannone che [D’Annunzio] faceva sparare ogni anno dai bastioni del Vittoriale (tornano a rintoccare da quest´anno, per filologica e civettuola decisione di Guerri).
Fonte: MICHELE SMARGIASSI, la Repubblica 9/5/2010

• [dibattito tra Lorenzetto e Guerri sull’ipotetico matrimonio tra Mussolini e la Dasler]
Fonte: Stefano Lorenzetto, il Giornale 14/5/2009

2009

• [intervista di Sabelli Fioretti a Daria Bignardi]
[Bignaridi] Giordano Bruno Guerri aveva quel suo sarcasmo che rivolgeva anche contro se stesso. Era complicato. E molto intelligente».
Fonte: Claudio Sabelli Fioretti, La Stampa 23/2/2009

2007

• Nel 1987 Giordano Bruno Guerri - autore anni prima di una biografia di Malaparte, L´Arcitaliano - mise le mani sulla tessera del Pci numero 1583501, intestata a Malaparte, e su una lettera in cui Togliatti esprimeva giudizi assai benevoli verso di lui e la sua «tormentata vita di combattente»
Fonte: Nello Ajello, la Repubblica 29/12/2007

2006

• [Daria Bignardi racconta di Guerri quando lavorava a Chorus] Io ero affascinata da Guerri. Correggeva i miei primi pezzi. Impietosamente. ”Ma che hai scritto, un temino, una schifezza”
Fonte sch.n:117654

• [Biografia Massimiliano Parente]
Ha litigato, non si capisce per quale motivo, con Giordano Bruno Guerri e Vittorio Sgarbi, un tempo suoi improbabili mentori: con Sgarbi che è un buon ragazzo ha fatto pace, con Guerri continua lo scambio di ferocissime accuse, intrascrivibili.
Fonte sch.n.: 117060

2005

• L’Indipendente, quando era diretto da Giordano Bruno Guerri, era bizzarro come lui, completamente fuori dagli schemi. [Flavia Perina]
Fonte: Claudio Sabelli Fioretti, Corriere della Sera Magazine, 24/03/2005 pag.46-50

• «Nessun cazzo è duro come la vita», il verso del poeta gay californiano John Giorno, finito sotto il titolo di testa de ”L’Indipendente” del 5 gennaio scorso. Pare che la frase abbia scatenato molte polemiche: l’editore Italo Bocchino sta pensando di sostituire il direttore Giordano Bruno Guerri con Gennaro Malgeri (fresco dimissionario dalla direzione del ”Secolo d’Italia”).
Fonte: ཿPanorama࿝ 3/2/2005. pag. 30

2002

• [Guerri su Cemron Diaz]
«Ci interessiamo a lei perché con la sua aria scanzonata sembra prendersi gioco della sua stessa sensualità, di quegli occhi dinamici e della gestualità beffarda. Non è figlia d’arte come la rivale Gwyneth Paltrow, non ha il phisque du role della diva hollywoodiana e non è la ragazza della porta accanto. una modella – innanzitutto – che sa come interpretare il suo corpo. Frutto di globalizzazione fatta di carne che piace anche ai non global, o se il concetto vi offende dite pure che è una bellezza eclettica, una diva moderna che trasmette impressioni esotiche e indefinite. Ha studiato con una borsa di studio fatta apposta per integrare le minoranze e si è integrata tanto da diventare una ”frik&flyer” come gli americani chiamano chi vola continuamente dalla East alla West Coast, diventando modella di successo a 16 anni, ma stancandosene subito: non era il tipo da cadere preda dei modelizer, come i newyorkesi e i milanesi chiamano quegli uomini semplici che si accontentano di andare a letto soltanto con le modelle, meglio se dall’aria perversa o ingenua. Piace ai maschi, che vedendola al cinema sognano di farci una materassata, e alle donne che provano il piacere sottile di un’invidia non competitiva, perché la sua bellezza non esprime una sessualità sfacciata benché dichiari ai giornalisti che non porta il reggiseno, nonostante quell’ettaro di labbra e i fianchi che in Italia vengono definiti alla ”Ferilli” (gli americani la chiamano ”killer body”)»
Fonte: sch.n13771

• «Galeazzo Ciano era un uomo senza ideali. Non aveva ideali politici, religiosi, amorosi, culturali, era uno squalo di seconda generazione, quindi, in realtà, il fascismo l’aveva tradito sempre, ma con la mente del traditore senza crederci» [Giordano Bruno Guerri, autore del libro "Galeazzo Ciano. Una vita"]
Fonte: Ludina Barzini, "Corriere della Sera", 28/8/2002 pagina 29.

2001

• Hai amato più uomini o donne nella tua via?
Solo donne.
Hai fatto più sesso con gli uni o con le altre?
Secondo te, Francesca, perché alla mia età e con la mia abitudine ad infrangere tabù non ho mai parlato della mia vita sessuale? E non per vergogna o per pudore. Ho fatto, spero, quasi tutto, con uomini, con donne e con trans; ma non voglio essere colpito dalla sindrome di Oscar Wilde.
Cioè?
Oscar Wilde, una delle più straordinarie intelligenze degli ultimi secoli, viene ricordato prevalentemente per la sua omosessualità e per le vicende ad essa collegate» [Giordano Bruno Guerri alla scrittrice Francesca Mazzucato]
Fonte: Francesca Mazzucato, Babilonia gennaio 2001

1999

• «Prima ancora di chiederci se alcuni aspetti della legge sono validi, chiediamoci se è giusto che a occuparsi della nostra volontà di riprodurci siano D’Alema e Fini, Cossiga e - santocielo - Casini, Buttiglione e Bertinotti...» (Giordano Bruno Guerri).
Fonte: Giordano Bruno Guerri, il Giornale 05/02/1999