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 2011  gennaio 19 Mercoledì calendario

2 articoli – RUBY E LA BUSTA CON 5.000 EURO: «DI’ AL PREMIER CHE MI AIUTI» — Minorenne o meno che la sapesse, il presidente del Consiglio Berlusconi ha pagato Karima "Ruby"el Mahroug? Difficile dire se Ruby esprima il vero quando, intercettata, rivela a un’amica: «Lui mi ha chiamato ieri dicendomi "Ruby, ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutta in oro, ma l’importante è che nascondi tutto, non dire niente a nessuno"

2 articoli – RUBY E LA BUSTA CON 5.000 EURO: «DI’ AL PREMIER CHE MI AIUTI» — Minorenne o meno che la sapesse, il presidente del Consiglio Berlusconi ha pagato Karima "Ruby"el Mahroug? Difficile dire se Ruby esprima il vero quando, intercettata, rivela a un’amica: «Lui mi ha chiamato ieri dicendomi "Ruby, ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutta in oro, ma l’importante è che nascondi tutto, non dire niente a nessuno". E per me può essere mafioso o quello che vuole, l’importante è che a me mi sta riempiendo di soldi... sta cambiando la mia vita, cavolo» . Ma un secondo indizio, più contenuto nelle dimensioni ma più micidiale per solidità, proviene dal controllo (finto) casuale di Ruby operato dalla polizia a Genova in un’auto il 22 settembre 2010, che portò al sequestro nella sua borsetta di 5 mila euro in 10 banconote da 500 euro. Era già noto che, benché la ragazza asserisse che si trattasse di «un regalo datole dalla segretaria di Lele Mora» , il suo autista aveva invece riferito che in precedenza Ruby s’era fatta accompagnare a Milano Due (dov’era l’amministratore del "portafoglio"personale del premier, Giuseppe Spinelli) a ritirare una busta. Adesso dagli atti si scopre che le intercettazioni del 14 e 15 settembre, cioè una settimana prima, avevano captato Ruby proprio mentre bombardava Spinelli di richieste «di dire a Lui (il premier, ndr) che sono veramente in condizioni non gradevoli, e se mi può essere di aiuto... Sto nella cacca... Lui mi aveva detto che mi avrebbe aiutato per tutto il periodo, però poi non l’ho più sentito... Comunque mi servono solamente 5 mila euro» . Appunto come i 5 mila sequestratile il 22 settembre dopo la visita a Spinelli, che peraltro quel giorno viene intercettato persino proprio mentre indica a Ruby le coordinate stradali per raggiungerlo. Fede e la minore età di Ruby nel concorso di bellezza Ma Berlusconi sapeva che Ruby era minorenne? Oltre alla sua telefonata in Questura con la pressione sui poliziotti per fare «affidare» la spacciata «nipote di Mubarak» alla «delegata della presidenza del Consiglio» Nicole Minetti, e oltre all’osservazione del capo di gabinetto della Questura, Pietro Ostuni («la parola "minore"non fu pronunziata, anche se era implicito che si trattasse di una minorenne, perché si parlò di affido di una persona priva di documenti» ), ci sono altri tre indizi. Uno arriva indirettamente da Emilio Fede, indagato con l’impresario tv Lele Mora per l’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione. I pm hanno acquisito i dvd del concorso di bellezza «Una ragazza per il cinema» svoltosi a Sant’Alessio Siculo (Messina) dal 3 al 7 settembre 2009, nel quale come presidente della giuria «invitava la ragazza sul palco perché rimasto particolarmente colpito dalla sua storia narrata nella selezione» . Nel dvd dice: «Sottolineo, c’era una ragazza di 13 anni, se non sbaglio, egiziana, mi sono commosso, ho solidarizzato...» . Ruby in quel momento aveva non 13 bensì 16 anni: ma in ogni caso ciò significa che quando dopo un anno Fede, grande amico del premier, ritrova o porta ad Arcore la ragazza, accanto a Berlusconi c’è chi sa con certezza che è minorenne. «Che bella sei, quanti anni hai?» «Ho 17 anni, e a Silvio poi lo dissi» C’è poi un uomo che Ruby agganciò nella discoteca milanese Old Fashion in epoca non sospetta, nel 2009, il quale racconta ai pm che la ragazza «mi disse che era minorenne non quando l’ho conosciuta nel maggio-giugno 2009, ma a gennaio-febbraio 2010» . Al complimento «lo sai che sei una bellissima ragazza?» , lei gli aveva risposto: «secondo te quanti anni ho?» . «Per me 19-20 anni"» . E lei: «No, io ho 17 anni» . Fatti loro? No, perché il teste aggiunge di essere rimasto incredulo «quando Ruby mi parlò della sua conoscenza con il presidente del Consiglio, e del fatto che due volte era andata nella residenza del presidente insieme ad altre ragazze, e che aveva anche un’utenza dove poterlo contattare facendomi vedere un numero sul suo display. Mi confidò anche che, all’inizio della sua conoscenza con il presidente, neanche lui sapeva che era minorenne, dopodiché Ruby lo aveva informato che era minorenne» . Il terzo indizio sta in quello che Ruby dice il 7 settembre 2010 al telefono alla madre di un suo fidanzato dopo essere stata interrogata: «Adesso praticamente sanno che io vado da Silvio e conosco Silvio... Però io ho negato il fatto che Silvio sa che sono minorenne, ho detto che lui sa che sono maggiorenne, che c’ho 24 anni e ci vado come amica e tra di noi c’è’niente... perché non voglio metterlo in casini» . E rincara la dose la sera del 26 ottobre: «Io frequento casa sua da quando c’avevo 16 anni...» . L’amica-nemica: «Ruby mi disse Ho fatto sesso col premier» L’accusa di prostituzione minorile presuppone atti sessuali tra Ruby e il premier. I pm non hanno sinora depositato i 4 interrogatori di Ruby. Però lei sembra accennare a rapporti sessuali quando l’ 8 settembre 2010, al telefono con un amico che la sfotte perché lei chiama il premier «Papi» proprio come Noemi, quasi si offende: «Quella è la pupilla, io sono il c...» . Più esplicita Ruby sarebbe invece stata con Caterina Pasquino, la coinquilina che il 27 maggio la denuncia per il furto di 3 mila euro (così innescando la famosa notte in Questura) e che il 7 luglio testimonia: «Ricordo che Ruby mi diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio, a suo dire è stata spesso a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, che le dava molto denaro» . «Una massa di deficienti che ballano come mongoloidi» Ma che succede nelle feste di Arcore? In mancanza di filmati, ci sono le descrizioni «intercettate» in vario modo dai pm. «Tre uomini e 28 donne... facevano le orge lì dentro... Tutte in braccio a Berlusconi, seminude... e la Minetti col seno fuori che baciava Berlusconi in continuazione, insomma proprio un puttanaio eh?, e tre che sono rimaste a letto con Berlusconi » , è ad esempio la sintesi che l’ex prefetto Carlo Ferrigno fa a un’amica di quanto gli era stato raccontato da una partecipante. E «un puttanaio» è, guarda caso, esattamente la stessa immagine impressasi nella memoria della studentessa riminese, ex compagna di scuola della Minetti, che capita ad Arcore in una serata «allucinante» per «la desolazione» di un Berlusconi «che a me è scaduto moltissimo, mi sembrava di aver di fronte non lui ma una caricatura del Bagaglino» . La scena vede qualcuno «alla pianola che canta» fin quando «a un certo punto, non si sa bene come o perché, qualcuna ha iniziato a far vedere il sedere e da lì la serata è decollata (...). Dopo la cena sentii alcune delle ragazze dire "Scendiamo al bunga bunga"» , sorta di discoteca con «divanetti, un palo da lapdance, una sorta di banco bar e dei bagni dove le ragazze indossarono abiti succinti, e dove alcune — integra il racconto una sua amica — «ballavano da sole al palo della lapdance mezze nude» , o «facevano spogliarelli» , o «si avvicinavano al presidente seduto sul divanetto muovendosi in maniera provocante a distanza ravvicinata, si strusciavano e si facevano toccare, baci ricordando atteggiamenti lesbici, strusciamenti» . «Una massa di deficienti che ballano come delle mongoloidi» , secondo la plastica sintesi di un’altra ospite fissa. Quando alla fine Berlusconi chiede alla studentessa se si è divertita, lei risponde: «Sinceramente non tanto. Il presidente mi disse che era sua intenzione aiutarmi negli studi, al che mi regalò due cd di Apicella. Lì per lì non mi resi conto subito che contenevano una busta bianca con 4 banconote da 500 euro. Rimasi sorpresa e imbarazzata, e me ne andai» . «Non me lo dai un bacino?» , le domandò invano il premier. Un’amica della studentessa spiegherà poi ai pm che la giovane «aveva vissuto questa richiesta del presidente non come un bacino innocente, ma come una richiesta più maliziosa» . Il fatto che i travestimenti più gettonati nei «bunga bunga» fossero quelli da «poliziotte e infermiere» non deve essere casuale se tra le ragazze preferite dal premier c’è la giovane che, quando riferisce a Mora di essere stata invitata in Sardegna, si sente raccomandare di fare «per scherzo l’infermiera ufficiale... Devi prenderti un camicione da dottoressa... con sotto niente ovviamente...» , ride la ragazza. «Ti metti lo stetoscopio, la camicina da infermiera e sotto le autoreggenti bianche... Sai quanto si diverte lui per una cosa del genere... il finto malato!» . «Rischio di restare con la laurea e un calcio nel sedere» La vita delle ragazze da bunga bunga, del resto, è esposta alla volubilità del premier. «Quando ha voglia ci chiama, quando non ha voglia non ci chiama» , sospira una ragazza che da Berlusconi dice di «essere stata raccomandata all’università in Calabria» . E che alla Minetti, in una telefonata simile a una seduta di psicoterapia, ruotante attorno alla frustrata richiesta al premier di avere in regalo «uno stabile a Milano da poter vendere» , espone i suoi crucci: «Tu bene o male hai il tuo lavoro, guadagni tot... (12 mila euro al mese di stipendio da consigliera regionale lombarda, ndr), non te lo leva nessuno. A me, se non mi mette, che cavolo faccio? Sto in Comune per altri 5 anni a guadagnare 600 euro? E quante cose possono capitare in 2 anni? Lui può sparire... può succedergli qualcosa... sta cambiando il governo... Se mi dice di aspettare, gli dico che ho aspettato 5 anni (...) Ma basta! Ma che, siamo sceme, ma bisogna farglielo capire a ’ sto uomo ehh, cioè ma poi per dirti, Fini lo fa con la moglie eh... capito, o con le fidanzate o con le amanti...» . Le buste con 2 mila euro a volta o i regali volanti non arginano più la disillusione dei prosaici obiettivi della ragazza: «Basta! Poi sì, per l’amor del cielo, (Berlusconi, ndr) ci sta costruendo una carriera, però bisogna vedere se poi va in porto ’ sta carriera! E se non va in porto? Rimango con la laurea e un calcio nel sedere come tanti altri ragazzi...» . Luigi Ferrarella Giuseppe Guastella ANCHE A ROMA LE «CASE» PER LE RAGAZZE — È un «giro» di ragazze che si passano la voce e spesso vengono esortate a coinvolgere le amiche. Un «giro» che appare ormai fuori controllo. Anche perché il metodo di cessione degli appartamenti alle giovani che partecipano alle feste organizzate dal presidente del Consiglio già sperimentato alla «Dimora Olgettina» di Milano Due, viene utilizzato anche a Roma. L’elenco cambia, uguali appaiono i modi scelti per ripagarle, con case messe a disposizione nella capitale. E si scopre che spesso vengono accettate donne, molte straniere, delle quali non si conosce neanche il cognome. Gli atti della Procura di Milano confermano la vulnerabilità del sistema di sicurezza che deve proteggere il presidente Silvio Berlusconi. Ripropongono in maniera ancor più evidente il problema già emerso dopo la pubblicazione delle foto di Villa Certosa scattate da Antonello Zappadu e delle registrazioni di Patrizia D’Addario. E soprattutto fanno emergere le pressioni e talvolta il possibile ricatto esercitato da queste giovani — quasi tutte aspiranti starlette— per ottenere soldi, alloggi ma pure borse, scarpe, vestiti griffati. C’è quella che lascia il telefono sul letto mentre è a Miss Italia «e tutti hanno potuto leggere gli sms di Lui!» . Quella che ha preso 10.000 euro da Emilio Fede «perché aveva le foto scattate col telefonino e aveva bisogno di soldi» . Quella che ipotizza di «rubare qualcosa dalla casa» . La questione sarà affrontata domani dal Comitato di controllo parlamentare che ascolterà il sottosegretario Gianni Letta dopo il rifiuto di Berlusconi a presentarsi. «Avevo il cellulare, nessun controllo» Il 20 settembre 2010, dopo la serata ad Arcore, una delle ragazze portate da Nicole Minetti si sfoga al telefono con un’amica. Si dice «nauseata» per quanto ha visto e aggiunge: «Noi siamo entrate proprio senza nessun tipo di controllo nel senso che tu arrivi, fuori di casa, dici il tuo nome e passi con la macchina tranquillamente. Io avevo la mia borsa, il mio cellulare, nessuno me l’ha guardata, nessuno mi ha chiesto niente. Quindi, varchi la soglia ed entri» . Il 16 novembre scorso davanti ai pubblici ministeri ribadisce la totale assenza di controlli sulle persone: «Giungemmo ad Arcore a bordo delle due autovetture, fuori dal cancello della residenza c’erano due carabinieri con un’autovettura di servizio e noi ci fermammo. Credo che la Minetti desse il proprio nome, non ricordo con sicurezza se furono forniti anche i nostri nominativi, i carabinieri comunicarono con l’interno tramite radio e ricevettero l’assenso a farci entrare. Ricordo che ebbi modo di sentire l’indicazione proveniente dall’interlocutore all’interno della residenza, che disse "principale", in presumibile riferimento all’accesso di cui dovevamo fruire per entrare all’interno della residenza» . E ancora: «Durante la cena non è successo niente di particolarmente strano, anche se potetti rilevare la libertà con cui tutti potevano circolare e per esempio andarsi a fumare una sigaretta, utilizzare i cellulari, eccetera» . Eppure sono le stesse persone dell’entourage di Berlusconi a mostrarsi preoccupate per quanto accade. «Che brutto gruppo è quello» Il 6 settembre 2010 Emilio Fede parla con l’amica Iman e discutono sull’opportunità di avvisare il premier. Emilio: quello lì quel cubano che ha portato Marysthelle Iman: ma sai che non lo so, io sono andata via che li ho lasciati fuori che parlavano tra di loro, boh, non lo so Emilio: che brutto gruppo quello però, eh?! Iman: sì io non so, non so cosa dire, giuro, non so cosa dire quello è un altro gruppo pericoloso Emilio: pericoloso quello Iman: ah sì, per i miei gusti sì poi... Emilio: ha portato uno lì che ... Iman: ma io non ho capito perché lei deve sempre portare qualcuno, chi l’ha detto scusa? Cioè nel senso, c’è sempre, cioè si deve sempre portar dietro una squadra, per che cosa scusami? Emilio: per far guadagnare soldi Iman: eh ho capito però voglio dire... cioè lui non ci arriva che non è il massimo? Emilio: io posso intervenire e dire: "Chi è quello lì, devi informarti prima"? Iman: eh ma scusami eh, gente che è... non sai... non si sa, non si sa niente, pensa se viene fuori, cioè, non so che cosa perché noi non, perché siamo stati insomma... molto fiduciosi e alla fine magari abbiamo fatto male Emilio: amore non capisco, cioè, non parlare non ti capisco perché parli in fretta e butti via le parole e mi diventa difficile capirti... Iman: no ho detto, come si fa a stare con delle persone che non sai chi sono... Emilio: infatti quello lì poi m’ha detto Roberta che l’ha trovato in bagno che stava al telefono e stava raccontando dov’era quello lì Iman: eh no vedi? eh no, ma io è per quello che ti dico, anche la Marysthelle ma cosa sta facendo? Le case di Roma per «il giro» A gestire gli appartamenti milanesi all’Olgettina è la consigliera regionale Nicole Minetti che ne ha tre intestati. Chiarisce subito le modalità: «Si versa la caparra e poi lui te la dovrebbe ridare in forma di assegno» . Tiene i contatti con il ragioniere Giuseppe Spinelli, lo chiama per assicurare che «c’è l’ok del presidente» . E talvolta propone spostamenti da una casa all’altra, oppure una convivenza. Di questo discute il 17 settembre 2010 con Imma De Vivo, una delle gemelle napoletane, che appare ben informata sul meccanismo. Imma: No, se no possiamo fare così: vedere questo trilocale e poi al limite, se lui decide di mettere anche un’altra persona più avanti qualcuno che chiede, capisci, come ha fatto lì... ha fatto anche a Roma di solito così. Ha messo una o due poi è andata la terza perché era grande la casa, hai capito? Nicole: Okay, okay. Quali siano le ragazze che frequentano le feste a Roma, dove negli ultimi mesi è apparsa molto attiva la deputata pdl Maria Rosaria Rossi, lo racconta Barbara Faggioli alla stessa Minetti quando si lamenta che le feste sono diminuite e si guadagnano meno soldi: «Nei giri di Roma fanno cene anche tre volte alla settimana, nel giro di Roma ci sono Valeria, Rafia, Cinzia» . Fiorenza Sarzanini