Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 18 Martedì calendario

SULL’ASSE TORINO-DETROIT IL PIENO RINNOVAMENTO DELLA GAMMA DEL GRUPPO - I

prossimi due anni saranno ricchi di novità sull’asse Torino-Detroit e vedranno il rinnovo di tre dei quattro modelli fondamentali per i volumi del gruppo Fiat in Europa: Ypsilon, Panda e Punto; modelli tanto più importanti in quanto la missione della marca Fiat – lo ha ribadito Marchionne sabato agli investitori radunati dalla banca svizzera Am Bellevue – si concentrerà sempre più sulla parte bassa e media della gamma.

La prima novità – la nuova Lancia Ypsilon – la vedremo già al Salone di Ginevra, a marzo, e arriverà sul mercato a giugno. «Puntiamo a venderne oltre 100mila l’anno» ha detto ieri Marchionne in un’intervista al quotidiano polacco Rzeczpospolita; la nuova Ypsilon avrà 5 porte e verrà prodotta proprio in Polonia al posto della Panda, la cui prossima edizione verrà spostata a Pomigliano (la Ypsilon attuale resterà in produzione a Termini Imerese finché lo stabilimento siciliano non chiuderà i battenti a fine anno).

Tra un anno sarà la volta dell’erede della Panda; il contratto per la fabbrica di Pomigliano è stato firmato tra azienda e sindacati (tranne la Fiom) negli ultimi giorni del 2010. Il modello forse più importante in assoluto per il Lingotto, ovvero l’erede dell’attuale Punto Evo, arriverà fra poco più di anni; a Torino stanno facendo di tutto per rosicchiare anche solo un paio di mesi alla data del debutto.

L’anno prossimo è in arrivo una novità anche dalla Serbia: il monovolume con versioni a 5 e 7 posti che sostituirà Idea e Multipla. Proprio ieri il viceministro dell’Economia di Belgrado, Nebojsa Ciric, ha dichiarato che «le recenti turbolenze che hanno interessato la Fiat in Italia non avranno alcuna ripercussione sugli investimenti in Serbia». Ciric ha detto che «Fiat ha ordinato finora attrezzature per 400 milioni di euro; ci aspettiamo un modello test per la fine dell’anno, e l’inizio della piena produzione nel corso del 2012». Belgrado metterà a disposizione del piano Fiat nel 2011 70 milioni di euro.

E Mirafiori? Una volta che verrà creata la newco e che verrà messa nero su bianco l’intesa completa con i sindacati, lo stabilimento torinese produrrà due Suv, uno con marchio Alfa Romeo e uno Jeep. Difficilmente i due modelli riusciranno da soli a raggiungere gli obiettivi annunciati dalla Fiat: se è vero che il numero di auto prodotte andrà in maggioranza all’Alfa Romeo rispetto alla Jeep, per saturare Mirafiori con i due Suv bisognerebbe venderne ogni anno 150mila con il marchio italiano, ovvero ben più dell’intera produzione dell’Alfa Romeo del 2010: difficile per un modello che sarebbe comunque di nicchia e perdipiù con un marchio che non ne ha mai avuto uno in gamma. Più probabile che i Suv siano al massimo 150mila, con la quota rimanente di produzione coperta con la Mito; di quest’ultima esce già dall’impianto torinese il modello a 3 porte, e dovrebbe arrivare quello a 5 porte a partire dal 2013 (inizialmente era destinata anche al mercato Usa, ma a Detroit Marchionne ha detto che le Alfa Romeo per gli Stati Uniti partiranno dal segmento C, ovvero dalla Giulietta in su).

Il primo modello del biscione per il mercato Usa – ha aggiunto il manager italo-canadese – sarà con ogni probabilità la Giulia. Anche della Giulia si era parlato per una possibile produzione a Mirafiori, ma il modello sembra destinato ad essere fabbricato in Nordamerica. Proprio dal Nordamerica arriveranno già da quest’anno tre modelli destinati a rimpolpare le gamme di Lancia e Fiat. La prima avrà una berlina basata sulla Chrysler 300 e un monovolume derivato dal Voyager; alla seconda è destinato il Freemont, un crossover sulla base della Dodge Journey.

Mentre lo staff del Lingotto lavora all’aggiornamento della gamma prodotto, dalla Germania arriva una notizia incoraggiante: la Dekra, società tedesca di analisi e collaudi per il settore auto, nel suo rapporto 2011 sull’affidabilità parla di «segnale positivo per quel che riguarda le vetture del nuovo corso di Fiat dell’avvento di Marchionne, che mostrano una qualità decisamente apprezzabile». Vetture come la Fiat Bravo, la Grande Punto o la Lancia Ypsilon cominciano ad essere sottoposte alla prima revisione ed entrano in classifica per l’affidabilità nella classe di percorrenza da 0 a 50mila chilometri, a ridosso del 30% delle migliori della classe. Grande Punto e Ypsilon si piazzano a metà classifica, mentre Punto e Seicento sono nella parte bassa; la Fiat Bravo, anch’essa a metà graduatoria, precede vetture più blasonate per la stessa Germania, come la Volkswagen Golf V.