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 2011  gennaio 18 Martedì calendario

«GIOCO ANOMALO NON VUOL DIRE PARTITA TAROCCATA»

«Gioco anomalo non equi­­vale a partita taroccata », è que­sto il messaggio scaturito dal­la riunione che ha coinvolto, presso gli uffici di Aams, la Fe­dercalcio, le Leghe e i più im­portanti operatori di scom­messe sportive. Ma l’attenzio­ne deve rimanere altissima. E il primo obiettivo è rappresen­tato dalla creazione di un pro­tocollo di comunicazione tra concessionari, amministra­zione e istituzioni sportive. Di questo si parlerà nel corso di un secondo meeting previsto fra due giorni. Aams si com­porterà come sempre ha fatto, vale a dire informando in tem­po reale Federazioni e Leghe sugli eventuali flussi anomali. Ora però ha un’arma in più.La Direzione dell’Ufficio Scom­messe, a differenza del passa­to, può contare su un sistema informatico che consente di monitorare non sole le gioca­te singole, ma anche le multi­ple. Un quadro completo, in­somma. E non perché siano aumentate in maniera espo­nenziale le partite dal gioco anomalo. Quanto per tutelare il mondo dello sport e quello delle scommesse che debbo­no appa­rire il più possibile tra­sparenti nell’immaginario col­lettivo.
Il «warming» lanciato da alcuni operatori non è ca­duto nel vuoto. «È importante per tutti che i risultati sportivi siano corretti e leciti», la consi­derazione di Ughi, presidente di Snai SpA.
I dati sono oggettivi, le anali­si no, legate come sono a sva­riate valutazioni. Per questo le parti in causa hanno in animo di catalogare le partite a ri­schio in base all’entità delle scommesse. Altrimenti ne ver­rebbe fuori un minestrone. Lo dimostra il fatto che il 50% del­le partite poste sotto osserva­zione, secondo uno studio di Aams, è finito in modo regola­re. Di qui la necessità di cancel­lare il teorema secondo il qua­le il flusso anomale del gioco comporta un taroccamento certo. È il punto di vista di Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega Pro: «Ap­pena si parla di anomalia si dà subito l’idea di qualcosa di ne­gativo. Invece, è importante chiarire che un’anomalia non comporta necessariamente la realizzazione di un atto illeci­to. Resta implicito che le Le­ghe sono già pronte a interve­nire con i propri ispettori, non appena venga segnalata un’ anomalia di qualunque gene­re ».
Spetterà comunque alle Le­ghe rendere pubblici o meno i dati ricevuti da Aams. E con­temporaneamente allertare gli ispettori a scopo soprattut­to preventivo. A loro volta i concessionari, che rischiano in proprio, possono cautelarsi cambiando le quote, inseren­do le partite a rischio nelle multiple, sospendere addirit­tura il gioco. Qualche tempo fa ritirarono dal palinsesto la gara Albinoleffe-Piacenza, fi­nita sul 3- 3 per l’elevato nume­ro di scommesse piazzate sul pareggio con tanti gol. Il cla­more della vicenda, e non so­lo, ha indotto i magistrati na­poletani dell’antimafia ad aprire un’inchiesta proprio su questa partita. «Ma camorra e scommesse sono cose che ri­guardano campi a noi total­mente sconosciuti» ha affer­mato Mondonico, allenatore dell’Albinoleffe.
Bocciata la proposta di man­dare al rimborso le partite dal gioco poco chiaro per l’impos­sibilità di provare la combine: l’aveva lanciata Palmieri del Sicon. «Non siamo noi i giudi­ci, non possiamo fare il proces­so alle intenzioni», dicono i vertici di Aams. Ma il proble­ma esiste in ogni parte del mondo. E l’analisi non può prescindere dal gioco che pas­sa fuori dai canali ufficiali. Al­trimenti ci confronteremo con una mezza realtà.