ALESSANDRO ALVIANI, La Stampa 16/1/2011, pagina 17, 16 gennaio 2011
Ramadan, niente gita scolastica - Niente gite scolastiche durante il Ramadan, lezioni di sport divise per sessi e, per le ore di educazione sessuale, meglio separare gli studenti: di qua i ragazzi, di là le ragazze
Ramadan, niente gita scolastica - Niente gite scolastiche durante il Ramadan, lezioni di sport divise per sessi e, per le ore di educazione sessuale, meglio separare gli studenti: di qua i ragazzi, di là le ragazze. Sono alcuni dei consigli che il ministero dell’ Istruzione della Renania-Palatinato, il piccolo Land nell’Ovest della Germania guidato dall’ex leader socialdemocratico Kurt Beck, sta distribuendo in questi giorni agli insegnanti. Obiettivo: andare incontro agli studenti musulmani e aiutare i docenti a superare le situazioni conflittuali. I suggerimenti, spesso, non fanno che ricalcare quelli già proposti in altri Länder, a partire dalla città-Stato di Berlino: «Quando possibile, le lezioni di nuoto e sport dovrebbero essere tenute separando i sessi» e «nessun insegnante, custode o controllore di sesso maschile dovrebbe entrare mentre le ragazze fanno sport». Eppure, in un clima surriscaldato dalle tesi dell’ex banchiere della Bundesbank Thilo Sarrazin, che in un libro ha accusato gli immigrati di non volersi integrare e di abbassare il livello medio di intelligenza dei tedeschi, il dépliant ha finito per provocare polemiche. «Questo non è un documento per l’integrazione, ma per la segregazione», ha protestato sul settimanale Focus il presidente dell’Associazione tedesca dei filologi, Heinz-Peter Meidinger. E il suo collega della Renania-Palatinato, Malte Blümke, ha parlato di un progetto «anti-emancipazione». Parole che a Magonza, placido capoluogo della RenaniaPalatinato, non capiscono. «Io non ci vedo nulla di riprovevole», nota un portavoce del ministero regionale dell’Istruzione. Dopo tutto, ricorda, il dépliant è frutto di un gruppo di lavoro in cui sedevano anche rappresentanti delle Chiese cattolica e protestante: «Noi le gite non le organizziamo neanche nel periodo di Natale». «Quando si pianificano le manifestazioni scolastiche bisogna prestare attenzione a che possibilmente le gite non cadano durante il mese del digiuno o altre festività religiose», si legge nel dépliant. E ancora: «Digiunare tutto il giorno può portare a una limitazione delle capacità di concentrazione», per cui vanno ricercate «soluzioni flessibili» per evitare troppi compiti in classe. Quanto all’educazione sessuale, in caso di contrasti potrebbe essere utile «organizzare le lezioni in gruppi omogenei dal punto di vista sessuale». Stesso discorso per sport e nuoto: meglio separare per sessi. Nulla di nuovo: già nel 1993 la Corte amministrativa federale aveva stabilito che una ragazza musulmana può essere esonerata dalle lezioni di sport se queste non sono divise per sessi. A Magonza, però, vanno oltre. Se proprio una studentessa di fede islamica non vuole scendere in piscina col costume da bagno e il dialogo coi suoi genitori fallisce, c’è sempre una soluzione: «costumi da bagno o tute prodotte apposta per le ragazze musulmane, come il burkini».