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 2011  gennaio 17 Lunedì calendario

IL VIRUS ANTI ATOMICA IRANIANA TESTATO IN UNA CENTRALE D´ISRAELE - NEW YORK

Altro che sanzioni. E stato il cyberattacco congiunto Usa-Israele ad allontanare di qualche anno l´incubo dell´atomica iraniana. L´ex capo del Mossad, Meir Degan, l´ha detto alla Knesset: «Teheran ha così tante difficoltà tecniche che non potrà costruire la bomba prima del 2015». Ma come: per Israele il rischio della nuclearizzazione degli ayatollah non era imminente? Non bisognava colpire con uno strike prima possibile? C´è strike e strike. E gli israeliani - con il grande aiuto degli amici americani - hanno già colpito. Solo che questa volta non sono serviti i bombardamenti del 1981 in Iraq e del 2007 in Siria. L´arma si chiama Stuxnet: il baco informatico che ha mandato in tilt le centrifughe per la produzione di uranio di Ahmadinejad.
La rivelazione non è nuova. E dall´autunno scorso che il virus viene considerato responsabile del rallentamento della produzione e che gli israeliani erano sospettati. Ma ora il New York Times svela il ruolo degli Usa. A partire dal piano messo a punto già da Bush e accelerato da quell´Obama che la destra metteva sotto accusa per le sue aperture di credito a Teheran - e intanto nei laboratori informatici dell´Idaho studiava come sabotare i computer controllers iraniani.
Sembra un film questa Operazione Stuxnet. Un film le cui prove si sono svolte a meno di duemila chilometri dalla centrale iraniana di Natanz. Nel deserto del Negev dove Israele custodisce «Il segreto peggio nascosto del mondo» - come dice il titolo del libro di Avner Cohen: e cioè il suo arsenale nucleare. Lì gli israeliani hanno testato sulle loro macchine l´efficacia del virus. E qui nel film si apre un flashback. Che cosa lega il nucleare iraniano e quello israeliano? L´utilizzo di P-1. Cioè quella piccola macchina per l´arricchimento dell´uranio che da 40 anni è l´oggetto del desiderio degli Stranamore del mondo. E che realizzata dagli olandesi fu rubata da un ingegnere pachistano che lavorava per loro: A. Q. Khan. L´uomo che venderà la bomba a Iran, Libia e Corea del Nord. Non è finita. Il film potrebbe avere ora un sequel visto che Stuxnet sarebbe capace di «addormentarsi» e poi «risvegliarsi».