Gianni Mura, la Repubblica 16/1/2011, 16 gennaio 2011
LA FUORICLASSE DISOCCUPATA E LA PERDENTE MILIARDARIA
Sfruttamento di minorenni, inevitabile pensare a Freddy Adu, statunitense di origini ghanesi. La Nike lo aveva messo sotto contratto a 14 anni. Lo chiamavano il nuovo Pelé. A 15 vinceva il primo scudetto nel soccer, con la maglia di Washington. Lo voleva l´Inter, ma sua madre si era opposta a un trasferimento così lontano dalla casa di Potomac. Ottimo inizio, promesse mantenute, poi sempre meno. Emigrazione (Benfica, Monaco, Belenenses, infine Aris Salonicco), emarginazione (poche partite dall´inizio, pochissimi gol).
Ha 21 anni e un futuro da disoccupato, com´è al presente Marta Vieira da Silva, grandissimo talento, più conosciuta come Marta, un´attaccante in grado di vincere quasi da sola, come Messi. Ha 25 anni e da cinque consecutivi vince il Pallone d´Oro riservato alle calciatrici. Esordio nel Vasco da Gama, poi Santa Cruz e l´Europa. In sei stagioni all´Umea (Svezia), 111 gol in 103 partite. La sua strada è l´opposto di quella di Adu. La ingaggia il Los Angeles Sol, con altre quattro ragazze brasiliane, ma le casse restano vuote anzitempo: bancarotta in novembre. La storia è raccontata più diffusamente sull´Unità di ieri.
Maria Sharapova aveva solo 9 anni nel 1985, quando se l´assicurò in esclusiva Max Eisenbud dell´Img. Di recente, leggo sul Corsera, ha firmato un accordo con la Nike: 70 milioni di dollari fino al 2018. Venus Williams con la Reebok, tanto per dare un´idea, 45 milioni di dollari per cinque anni. Sarà tra le primissime al mondo, questa Sharapova? No, è diciottesima (mai stata così in basso). Ha vinto in carriera 22 tornei, l´ultimo a Strasburgo in maggio, ma nel Grande Slam è a digiuno dal 2008. In compenso ha 3.583.995 amici su Facebook, su cui si potrebbe discutere a lungo. A me pare meglio avere due o tre amici veri nella vita che 3.583.995 su Facebook, ma forse sbaglio. E comunque certe cifre dimostrano che non sempre è vero un antico adagio: nello sport contano solo i risultati. Nel caso della Sharapova, contano fino a un certo punto.