la Repubblica 16/1/2011, 16 gennaio 2011
Ho letto il risultato del referendum alla Fiat. Hanno vinto i sì con il 54%; viva la democrazia e ora l’accordo da ambedue le parti sarà e dovrà essere mantenuto
Ho letto il risultato del referendum alla Fiat. Hanno vinto i sì con il 54%; viva la democrazia e ora l’accordo da ambedue le parti sarà e dovrà essere mantenuto. Sono figlio di operai che ha visto suo padre fare i tre turni in fabbrica, che ha visto cosa significa lavorare di notte, che ha forse sulla sua pelle un rapporto mai maturato col padre anche per mancanza di tempo, energie e forza. Oggi sono un docente universitario, non so cosa sia la catena di montaggio, ma so che non è cosa buona e giusta decidere per gli altri. Avendo intrapreso il percorso del contratto aziendale, allora facciamo un passo ancora: i montatori decidano per i montatori, gli impiegati per gli impiegati. I due lavori non sono paragonabili, trovo di conseguenza ingiusto che chi ignora possa far accettare certe conseguenze con il suo voto senza provarle sulla sua pelle, ma scaricandole su altri. A questo punto, o ogni categoria decide per sé se accettare o meno, oppure, in alternativa, anche gli impiegati facciano i turni, senza pausa e con lo stesso stress di chi è sulla catena. Alberto Ritieni Università di Napoli Federico II