varie, 17 gennaio 2011
Lucia Cosentino, 51 anni. Originaria di Castiglione di Sicilia, separata da un agente di commercio, «bella donna che teneva molto al suo aspetto», da sei mesi viveva a Catania con Concetta Cassar Scalia, «donna agiata e perbene» di 93 anni che l’aveva assunta come badante
Lucia Cosentino, 51 anni. Originaria di Castiglione di Sicilia, separata da un agente di commercio, «bella donna che teneva molto al suo aspetto», da sei mesi viveva a Catania con Concetta Cassar Scalia, «donna agiata e perbene» di 93 anni che l’aveva assunta come badante. Appassionata di computer e chat, da cinque anni aveva una relazione con un agricoltore che vive alle pendici dell’Etna. L’altra sera, in pigiama, fece entrare nell’appartamento qualcuno che conosceva e che chissà perché a un certo punto, mentre lei dormiva, prese un posacenere, con quello la colpì più volte fino a sfondarle il cranio, poi le pigiò il cuscino insanguinato sul volto e infine se ne andò via portandosi appresso il cellulare e il computer della morta. Per il delitto sono indagati due uomini: il compagno della Cosentino e il nipote venticinquenne della Cassar Scalia, che vive nello stesso palazzo (secondo gli inquirenti, una pista esclude l’altra). Nottata tra sabato 15 e domenica 16 gennaio in viale Alcide De Gasperi 241, sul lungomare di Catania.