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 2011  gennaio 15 Sabato calendario

Il sottotitolo della ormai ex trasmissione Victor Victoria che andava in onda su La7 è Niente è come sembra

Il sottotitolo della ormai ex trasmissione Victor Victoria che andava in onda su La7 è Niente è come sembra. E anche la conduttrice non è come sembra. Victoria Cabello ha l’aria di una fricchettona che mette in scena la decostruzione del rituale tv: facendo un’intervista all’attore Alessandro Preziosi nudo lui e nuda lei, o litigando con Ambra Angiolini a strilli e schiaffi, o mandando in onda un trailer di sole gaffes. Da gennaio 2011 il programma ha chiuso, ufficialmente un fatto programmato. La Cabello ha assicurato «rimango un volto della rete». Ma siccome niente è come sembra, ufficiosamente si dice che sia colpa degli ascolti bassini. Intorno al 3% di share. Risultato che mantiene la rete nel segmento di nicchia (un demistificatore vero come Checco Zalone avrebbe detto: «di micchia») in cui si trova. SOSTITUITA DA GEPPI CUCCIARI. A quanto sembra i vertici di La7 in futuro vorrebbero puntare non sulla seconda serata (sempre d’essai, ma tra Tg e slittamenti eventuali si rischia di finire ai temuti “orari pornografici”) ma sul preserale. Fascia in cui si gioca una partita feroce di ascolti e pubblicità. Per entrarci sembra che si voglia puntare proprio su Geppi Cucciari, che in Victor Victoria faceva la “sondaggista”, e secondo molti pareva più brava e più ironica della Cabello. Per la Cucciari si starebbe preparando un programma di 20 minuti. Ciò suona beffardo per chi, come la Cabello, vorrebbe fare dell’autoironia la propria cifra stilistica. Ma appunto, in fondo niente è come sembra. La sciuretta trendy La (finta) lite tra la Cabello e Ambra a Victor Victoria. Anche perché gran parte del successo e del nome della Cabello sono dovuti alle trovate degli autori. E la moda del personaggio molto “autorato” se per qualcuno è stata una salvezza, anche per un fuoriclasse come Fiorello, per altri finisce per diventare una costruzione di personalità tutta artificiale che prima o poi cade e il personaggio finisce per arenarsi nelle secche di provocazioni che alla lunga annoiano. Voci interne al programma raccontano che per arrivare al minutaggio stabilito per le sue interviste ’spigliate’ e ’spontanee’, siano necessarie due ore, due ore e mezza di girato. Almeno Daria Bignardi l’allure sciuresca se la coltiva. La Cabello, invece, ha giocato troppo sull’immagine di quella che non se la tira, mentre in fondo «se la tira, eccome se se la tira», parola di Aldo Grasso. VICTORIA CONTRO SWARZENEGGER. Rivelatore Sanremo 2006, l’edizione Panariello che non fece ascolti ma in cui Victoria si salvò da cachinni e sberleffi generali per il solo fatto di non avere le tette, cosa che, per automatismo vongoloide, in Italia significa avere cervello. In quell’edizione la Cabello annunciò che se fosse arrivato come ospite Arnold Swarzenegger, allora governatore della Calfornia in cui vige la pena di morte, non sarebbe salita sul palco. Roba da capo di stato, mica da showgirl. Per bilanciare, l’intervista recente a Letizia Moratti a Victor Victoria più che in ginocchio era a scendiletto. Ma c’era di mezzo la pemanenza della scultura di Maurizio Cattelan, l’ex fidanzato della Cabello, in piazza Affari. Un dito alzato che lancia un messaggio: «Niente è come sembra». Giovedì, 13 Gennaio 2011