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 2011  gennaio 15 Sabato calendario

CHI SIAMO? DA DOVE VENIAMO? CI PENSA QUORA

Se le riviste specializzate rivolte agli studiosi con le loro note a piè di pagina, le bibliografie accurate e l’assoluta attendibilità scientifica dei contenuti sono la Formula Uno dell’informazione, Internet può sembrare a volte una vecchia auto inaffidabile.
La rete ha immesso nella nostra vita un’enorme quantità di conoscenze, ma, come tutti sanno, spesso la qualità dell’informazione lascia a desiderare e non è sottoposta a verifiche e controlli accurati. Il nuovo social network, Quora, che sta diventando un fenomeno oggetto di studio, si propone di sfatare questa convinzione.
IL SITO di domande e risposte è stato creato da Adam Smith e Charlie Cheever, ex dipendenti di Face-book.
È stato accolto dal mondo della tecnologia come la grande novità del 2011 in quanto ritenuto dagli esperti un sito in grado di offrire risposte sensate e attendibili alle domande più svariate. Nel giro di poco più di un anno, l’azienda, la cui sede legale si trova a San Francisco, da piccolo sito semisconosciuto per maniaci della tecnologia e per “beta tester” (Nuova professione consistente nel “collaudare” applicazioni e videogame, ndt) si è trasformata in un forum talmente popolare da contare al momento 500.000 iscritti, un numero destinato ad aumentare di molto nei prossimi mesi.
Si e parlato di “rete della conoscenza finalmente online” , di “nuova forma di blogging” e della possibilità che Quora diventi il prossimo Twitter, Facebook o Wikipedia.
I siti web di domande e risposte non sono un fenomeno nuovo. Yahoo, Google, Facebook e Linkedin hanno investito considerevoli risorse nel tentativo di fornire risposte alle domande degli utenti di Internet.
MA SPESSO gli utenti si sono lamentati del fatto che le risposte sono di qualità molto variabile: si passa da risposte autorevoli e documentate a sciocchezze non basate su alcuna seria ricerca.
Il sito Quora è stata unanimemente lodato per la qualità dell’informazione che fornisce. Descrivendosi come “una raccolta in continuo miglioramento di domande e risposte create, pensate e organizzate dagli stessi utenti”, il sito ha fatto la coraggiosa scelta di rinunciare all’anonimato che spesso caratterizza altri siti del genere e ha insistito affinché chi pone gli interrogativi e chi fornisce le risposte riveli la sua identità’’, in genere collegando l’account Quora a siti come Facebook o Twitter.
Chris Lake, analista di marketing digitale della Econsultancy, dice: “Abbiamo già assistito a tentativi del genere con siti quali Yahoo Answers, ma in realtà Yahoo ha sostanzialmente fallito quanto a capacità di mettere in collegamento tra loro gli utenti, mentre Quora ha tra le sue funzioni il collegamento automatico a un networking.
Il sito può essere usato da tutti coloro che necessitano aiuto, che vogliono esercitare la loro influenza sul processo di diffusione delle informazioni o che vogliono semplicemente delle risposte”.
Quora è diventato il luogo nel quale professori universitari, dottorandi, professionisti ed esperti si riuniscono per condividere il loro sapere.
A TITOLO di esempio basti pensare che poco dopo l’uscita nelle sale cinematografiche del film The Social Network un utente ha chiesto cosa pensava del film il co-fondatore di Facebook, Dustin Moskowitz. Ebbene la risposta gli è arrivata dallo stesso Moskowitz che sul film ha espresso non poche riserve.
Secondo i critici, Quora è destinato , crescendo, a diventare meno autorevole specialmente se cominceranno ad usarlo il tipo di persone che spesso affollano i siti rivali come Yahoo Answers. “Mantenere il livello di qualità del nostro sito è per noi della massima importanza”, ha dichiarato di recente D’Angelo sul sito di tecnologia TechCrunch. “Per questo, crescendo, investiremo notevoli risorse per riuscirci”.
Frattanto il numero degli iscritti continua ad aumentare, nel solo mese di dicembre 2010 il numero di accessi è stato 10 volte superiore al normale.
(c) The Independent
Traduzione di Carlo Antonio
Biscotto