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 2011  gennaio 15 Sabato calendario

* Sabato 15 Gennaio, 2011 * CORRIERE NAZIONALE * © RIPRODUZIONE RISERVATA Storie di addii senza troppe parole Luigi Pirandello Eugenio Baroncelli: 271 microbiografie di morti veri o letterari di FRANCO CORDELLI R icordate Il punteggio di Amburgo di Viktor Sklovskj? Esso recita: «Tutti gli incontri di lotta sono truccati

* Sabato 15 Gennaio, 2011 * CORRIERE NAZIONALE * © RIPRODUZIONE RISERVATA Storie di addii senza troppe parole Luigi Pirandello Eugenio Baroncelli: 271 microbiografie di morti veri o letterari di FRANCO CORDELLI R icordate Il punteggio di Amburgo di Viktor Sklovskj? Esso recita: «Tutti gli incontri di lotta sono truccati. Gli atleti si fanno mettere con le spalle a terra secondo le istruzioni dell’impresario. Ma una volta l’anno si riuniscono ad Amburgo in una osteria e lottano a porte chiuse, con le tende tirate. Lottano a lungo, pesantemente, senza eleganza. Il punteggio di Amburgo serve a stabilire la classe reale di ciascun lottatore e a evitare il totale discredito» . E così Sklovskj conclude: «Anche in letteratura non se ne può fare a meno» . Seguono esempi preclari, che è inutile qui rammentare. Ma se per un incomprensibile e contraddittorio caso fosse data a qualcuno (e, nella fattispecie, ame) l’opportunità di assegnare quell’imperscrutabile punteggio, per quanto riguarda l’anno 2010 e gli scrittori in lingua italiana, a qualunque categoria (ovvero «peso» ) essi appartengano, assegnerei il punteggio più alto a Eugenio Baroncelli. Costui, Baroncelli, avrebbe un solo difetto: verrebbe mai a ritirare il premio? O meglio: chi è Baroncelli? Di lui sappiamo poco: che è nato nel 1944 e vive a Ravenna; nei suoi stessi testi, poche, elusive notizie sui genitori (come poche ed elusive sono le notizie che egli fornisce sulla vita di ciascuno, celeberrimo o ignoto che sia); ancor meno notizie su una sua Flavia: più ipotesi che notizie; e sappiamo che pubblicò un primo libro, Outfolio, a sessantun anni, e un secondo, Libro di candele, nel 2008, assai simile al terzo, Mosche d’inverno, dello scorso autunno. Questi ultimi due li ha pubblicati Sellerio: Libro di candele ha come sottotitolo: «267 vite in due o tre pose» ; Mosche d’inverno: «271 morti in due o tre pose» . Dico la verità. Il libro delle vite non mi aveva colpito in modo particolare, probabilmente per due motivi, perché vi erano molti nomi sconosciuti o inventati, e perché lo avevo letto ad apertura di pagina, saltando qua e là, come spesso si fa con i libri di poesia. Mosche d’inverno l’ho letto tutto di seguito, traendone un’impressione diversa e ben più forte: un sentimento di abbandono o di malinconia, con in più una nota beffarda, quasi di scherno: una risposta alla convivenza con i morti, o con la morte, cui deve essere soggiaciuto l’autore di un simile regesto. Ma poiché di Baroncelli non si sa quasi nulla e rendere conto del suo libro (o di tutti e due) non si potrebbe che a furia di citazioni, vorrei provare a ricostruirne una genealogia. Da un punto di vista stilistico non v’è che una madre (un elemento materno, intimo, ombelicale): ed è il Borges di Storia universale dell’infamia. Da questo Borges traggo due esempi. «L’uomo che sarebbe divenuto, nel terrore e nella gloria, Billy the Kid, nacque verso il 1859 in un tugurio sotterraneo di New York» . Oppure: «Gli angeli mi hanno detto che quando Melantone morì, ricevette nell’altro mondo una casa dalla parvenza uguale a quella che aveva posseduto in terra» . Potrebbero essere due inizi delle succinte vite (o morti) di Baroncelli. Più complesso e ramificato l’albero maschile, o paterno: che potremmo dire albero tematico. Vengono in mente, come antichi o meno antichi, il fantasioso Vite dei filosofi di Diogene Laerzio, l’insipido Vite brevi di uomini eminenti di John Aubrey, le sfolgoranti Vite immaginarie di Marcel Schwob, i deferenti e ironici Ritratti in miniatura di Lytton Strachey. E, come più recenti, e quasi sulle spalle di Baroncelli, il Vite di uomini non illustri di Giuseppe Pontiggia e Vite brevi di idioti di Ermanno Cavazzoni. Non mancano i coevi: Il libro dei filosofi morti dell’anglo-americano Simon Critchley e il sarcastico Morti favolose degli antichi del pratese Dino Baldi. Ma non possiamo dimenticare due poeti: a lungo andare la brevità e l’eterogeneità dei ritratti di Baroncelli somiglia di più ai risultati ottenuti dall’anima semplice che fu di Edgar Lee Masters e a quelli dell’anima ben più ricca di sfumature, fino alla spietatezza, del suo predecessore Edwin Robinson, il cui dimenticatissimo Uomini e ombre (nella traduzione italiana di Alfredo Giuliani) resta uno dei grandi libri della poesia americana a cavallo tra Otto e Novecento. Per tornare a Baroncelli, voglio aggiungere qualche elemento. Mosche d’inverno è diviso in 16 capitoli: Cari agli dèi, Cuori infranti, Di cosa?, Di freddo, Di gioia, Di spada, Di un male, Fantasmi, Folli, Fumatori, Insonni, Per acqua, Per caso e non per caso, Per fuoco, Per scelta, Vecchi. Ovviamente ogni titolo discrimina le cause di morte. Le persone (i personaggi), i nomi sono classificati in ordine alfabetico, all’interno della propria categoria — come fossero zone est, ovest, nord, sud di un cimitero. Alcuni (pochi), e che sono probabilmente i personaggi per Baroncelli ossessivi, li ritroviamo anche tra le «candele» . Ma il vero punto di eccellenza lo si coglie quasi sempre nelle clausole. Lo storico tedesco Dolf Sternberger in un suo capitolo dedicato a La morte di Pascal osserva che «la morte divenne per lui più importante della vita, la malattia ("una specie di morte" più salutare dell’esser sano» . In Baroncelli, l’estremismo di Pascal («è che voi non conoscete gli inconvenienti della salute e i vantaggi della malattia» ) appunto in clausola viene così commentato: «Chissà se oggi (il 19 agosto del 1662, giorno della sua morte), accanto alla sorella Gilberte Perrier e al dottor Vallant c’è anche Dio. Viene da chiederselo perché è lui che ha lasciato scritto: "Perché Dio non si mostra? Ne siete degni? Sì. Siete ben presuntuoso, e per ciò indegno. No. Quindi ne siete indegno"» . © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina Corrente Pag. 57 Immagini della pagina Visualizza : Data Contenuti Pubblicazioni Opzioni Zoom SELEZIONA LA DATA: SALVA: STAMPA: