Nino Materi, il Giornale 15/1/2011, pagina 18, 15 gennaio 2011
È nato Silvio, colibrì con un debole per il Cavaliere - L’intervento di Berlusconi«in difesa degli uccelli » (colibrì, per l’esattezza) è planato sulle pagine dei giornali tra battiti d’ali di doppi sensi e impennate di sottintesi
È nato Silvio, colibrì con un debole per il Cavaliere - L’intervento di Berlusconi«in difesa degli uccelli » (colibrì, per l’esattezza) è planato sulle pagine dei giornali tra battiti d’ali di doppi sensi e impennate di sottintesi. A non buttarla per nulla sul pecoreccio sono stati invece gli animalisti (compresa quell’antiberlusconiana stellare dell’astrofisica Margherita Hack) che hanno mostrato sincera gratitudine nei confronti del Cavaliere, amico dei pennuti. Una riconoscenza che ieri è diventata tangibile in occasione della nascita del primo colibrì appartenente proprio alla «famiglia» salvata dal premier. L’annuncio lo ha fatto Stefano Rimoli, direttore del Centro per la salvaguardia del colibrì di Trieste: «Questa mattina è nato un piccolo di colibrì, lo abbiamo chiamato “Silvio“,in onore del presidente del Consiglio». La notizia della nascita dell’uccellino - dopo essere stata data per prima dall’ Adnkronos - è volata di bocca in bocca, arricchendosi gradualmente di fondamentali particolari: «Pesa meno di una piuma ed è lungo otto millimetri...». Beh certo, otto millimetri sono po’ pochi,ma vedrete che - col tempo - crescerà alla grande. Ne è consapevole anche Rimoli: «È la vita che rinasce, dopo che abbiamo sfiorato la “deportazione“ degli ottanta colibrì dalla nostra struttura». Ricordiamo infatti che i colibrì di Trieste erano infatti a rischio sfratto per un cavillo burocratico: mancava una moratoria per le serre e i laboratori che ospitano questi piccolissimi uccelli e i fondi per farli sopravvivere (poche decine di migliaia di euro).L’eventuale trasferimento degli animali avrebbe inevitabilmente ucciso più di metà esemplari, oltre a bloccare per anni le riproduzioni; Rimoli si è battuto per trovare una soluzione, fino a quando, grazie alla «mediazione» di Vittorio Sgarbi, è riuscito a far interessare alla vicenda Silvio Berlusconi, che, in una telefonata, gli ha assicurato che avrebbe salvato i colibrì triestini e l’istituzione che li ha in affidamento. «Sembra una fiaba, però controllando i registri veterinari abbiamo scoperto che la mamma colibrì ha deposto l’uovo proprio il giorno della telefonata del presidente Berlusconi- raccontano entusiasti al Centro ornitologico di Trieste - . Speriamo che il presidente riesca a venire nel nostro Centro - a vedere il suo colibrì». Probabilmente, in queste ore, il Cavaliere ha ben altro per la testa... Ma a consolarlo dalla grana Rudy, sempre ieri, è arrivata un’altra notizia «gratificante»: il suo nome è entrato anche nei libri di scienza. Il motivo? «Per il suo contributo dato, come imprenditore delle tv, al riempimento della sfera di onde elettromagnetiche che dalla Terra si espande verso lo spazio, con i segnali radio che potrebbero essere captati da extraterrestri». Alla luce di ciò l’accademico dei Lincei Giovanni Bignami, uno tra gli scienziati più autorevoli a livello mondiale nel settore della ricerca astrofisica, ha coniato l’«affettuosa»(l’aggettivo è di Bignami ndr) definizione di «bolla Berlusconi ». Un’«affettuosità» davvero spaziale...