varie, 14 gennaio 2011
Olindo Leandri, 87 anni. Di Perugia, vedovo da un anno, legnaiolo in pensione, aveva un figlio di nome Antonio, 53 anni, insegnante di ginnastica, noto tra gli alunni perché ogni volta che entrava in classe gridava: «Legionari sull’attenti»
Olindo Leandri, 87 anni. Di Perugia, vedovo da un anno, legnaiolo in pensione, aveva un figlio di nome Antonio, 53 anni, insegnante di ginnastica, noto tra gli alunni perché ogni volta che entrava in classe gridava: «Legionari sull’attenti». Questo Antonio, da tempo inviperito col padre per una faccenda di soldi, a fine novembre, durante una lite, afferrò una mazzetta e con quella gli spaccò la testa. Quindi prese un grosso coltello da cucina, tagliò il padre in più tocchi, chiuse i tocchi in diverse buste di plastica e li andò a sotterrare un po’ qua e un po’ la nei dintorni di Perugia. Fermato dai carabinieri la sera di giovedì 13 gennaio, ha indicato tutti i punti dove ha sepolto i pezzi: un braccio e una gamba sono stati trovati a Montelaguardia, nelle campagne di Bagnolo, la testa, ficcata in un secchio e coperta col cemento, in un torrente a San Terenziano, nella zona di Todi. Un femore, parte della spina dorsale e un braccio erano stati già recuperati a fine dicembre sul Monte Tezio, quando un ciclista di passaggio, vista una mano che sbucava dal terriccio, chiamò i carabinieri. Manca all’appello solo il busto, probabilmente divorato da un cinghiale. A fine novembre in una casa in via Cartolari nel centro storico Perugia.