Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore 14/1/2011, 14 gennaio 2011
CAI ABBASSA IL PREZZO DI ALITALIA
Roberto Colaninno e Augusto Fantozzi sono divisi da circa sei milioni di euro. È la divergenza tra Alitalia-Cai e il commissario Fantozzi sul prezzo che la società dei «patrioti» deve saldare in denaro per l’acquisto della vecchia Alitalia.
Secondo gli accordi questo doveva avvenire «entro 24 mesi dal closing, entro il 12 gennaio 2011», ha ricordato ieri Fantozzi, nel presentare con il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, la «relazione finale» sul programma di cessione dell’attività d’impresa.
Cai – ha detto Fantozzi – ha mandato il 12 gennaio una lettera con il suo prezzo. Inferiore alla richiesta del commissario, visto che questi ha «prudenzialmente ridotto» il credito da incassare «dagli 80,9 milioni previsti al 30 settembre 2010 a circa 75 milioni». Fantozzi non ha rivelato quale sia il saldo indicato da Cai.
«Non ho aperto la lettera. Rocco Sabelli mi ha telefonato, ha detto di aver trovato maggiori debiti in Libano, in Siria. La prossima settimana ci metteremo al tavolo e affronteremo la parte conclusiva».
Secondo Fantozzi, «il corrispettivo di cessione alla Cai resta quello del contratto, cioè 1.052 milioni, semmai cambierà un po’ la quota in denaro rispetto all’accollo di debiti». Le sue tabelle mostrano che Cai ha pagato 100 milioni in denaro al closing, oltre a 625 milioni con l’accollo di debiti ipotecari sugli aerei, poi doveva un «corrispettivo differito stimato in 327 milioni, metà in denaro e metà con debito. La quota versata dopo sei mesi è stata di 72 milioni. A consuntivo la quota in denaro – afferma Fantozzi – è superiore alle attese».
Un’altra voce, il «cash flow relativo all’operazione Cai», vede 224 milioni incassati da Fantozzi e 13 a favore di Cai al 30 settembre, con un saldo di 211 milioni.
Calcoli complessi, come il meccanismo del prezzo per la cessione dell’ex Alitalia, che risulta inferiore a quanto sborsato da Colaninno e soci per Air One, molto più piccola. Secondo la recente analisi di R&S (Mediobanca), l’offerta di Cai a Fantozzi del novembre 2008 ammontava a 1.045 milioni (e non 1.052), mentre il 31 dicembre 2008 Cai ha acquisito da Carlo Toto il 100% di Air One «per un corrispettivo di 454,92 milioni, oltre all’assunzione di un indebitamento finanziario per circa 600 milioni». In totale Air One è stata valutata 1.054 milioni.
Fantozzi prosegue il mandato per vendere gli immobili, pagare i creditori, avviare le azioni di responsabilità. Nei primi due anni di gestione straordinaria – ha detto – sono stati ceduti beni per 1,14 miliardi, 13 milioni in più delle perizie. La massa attiva stimata è di 1.829 milioni, 77 in più dell’inizio. «In cassa ci sono 440 milioni» e attività da realizzare per 336,8 milioni, in particolare l’immobile di Pianabella.
«Appena il tribunale approva la relazione e lo stato passivo pagheremo l’intero Tfr ai dipendenti della vecchia Alitalia, circa 200 milioni». Secondo Fantozzi i debiti sono inferiori ai 3,2 miliardi stimati in origine. «Su richieste per 4,42 miliardi, abbiamo ammesso un passivo di 1,5 miliardi e 2,4 miliardi non sono stati ammessi, restano da esaminare 523 milioni». «Alle banche non dobbiamo nulla. Ci sarà una perdita per Intesa Sanpaolo, aveva finanziato per 70 milioni l’acquisto di aerei Embraer, li abbiamo venduti per 26 milioni di dollari».