Antonella Baccaro, Corriere della Sera 14/01/2011, 14 gennaio 2011
I CONTI DELLA VECCHIA ALITALIA. A FANTOZZI VANNO SEI MILIONI —
Dovrebbe essere alla fine di 252,9 milioni di euro il corrispettivo in contanti pagato dagli imprenditori di Cai (Compagnia aerea italiana) per prelevare la parte «buona» della vecchia Alitalia, lasciando il resto all’amministrazione straordinaria. È questo il dato emerso, a due anni esatti dal decollo della nuova compagnia, dal bilancio del commissario Augusto Fantozzi che, per il suo impegno, ha ricevuto «finora un accollo di 6 milioni di euro, 3 per anno» . Ai 252,9 milioni di euro in contanti (qualcosa in meno dunque dei 300 che, si dice, sarebbero stati pagati per AirOne) si arriverà se Cai consentirà a pagare, dopo la prima rata di 100 milioni versata al closing e la seconda di 72 dopo 6 mesi, una terza rata di 80,9 milioni, Di questo Fantozzi discuterà la prossima settimana con l’amministratore di Alitalia, Rocco Sabelli: «Abbiamo ricevuto la lettera con la proposta Cai ma non l’abbiamo ancora aperta» ha riferito Fantozzi, secondo cui il valore previsto è di 80,9 milioni, cautelativamente svalutato però a 75. «Il contante in in questione è superiore ai 163 milioni programmati — ha spiegato il commissario — a causa delle clausole ballerine legate a voci non prevedibili con esattezza» . Va ricordato che il prezzo complessivo dell’operazione per Cai è stato di 1.052 milioni di euro, comprensivo dell’accollo dei debiti ipotecari. Altri 93,6 milioni in contanti circa l’amministrazione li ha incassati dalla cessione di aeromobili, motori, magazzini, opere d’arte, immobili. «Abbiamo venduto sempre sopra i valori di perizia» ha precisato Fantozzi, ma a metà dei valori contabili, soprattutto nel caso degli aerei che «avevano una valutazione molto elevata ma che poi è stata dimezzata» . Il minor attivo è stato compensato dal minor carico all’amministrazione sono 4.189. In Cai sono transitati 10.519 lavoratori passivo accertato. Restano ancora beni da cedere (soprattutto immobili) e diritti da incassare per 336,8 milioni, compresi quelli dovuti da Cai. Finora sono state esaminate richieste per entrare nel passivo per 3,9 miliardi su 4,4 (88%). Di quanto è stato già valutato, è stato ammesso solo il 39%, per una quota pari a 1,5 miliardi, di cui 303,1 milioni in prededuzione, 412,4 per i privilegiati (dipendenti, fisco, ecc) e 788,5 per i chirografari. Fantozzi ha fatto presente che tra i creditori ci sono stati molti presentatori di reclami, come una donna che ha prima lamentato che Alitalia gli avesse perso un abito da sposa in un volo per Parigi, e un mese dopo ha denunciato che la compagnia aveva perso un altro vestito nuziale. Ma in un volo per New York. «I contenziosi, tantissimi, finora li abbiamo vinti tutti» ha sottolineato Fantozzi. Quanto ai dipendenti in carico all’amministrazione, il commissario ne registra tuttora 4.189 in cassintegrazione, rispetto ai 5.875 iniziali. In Cai sono transitati 10.519 lavoratori. Fantozzi si augura di poter pagare ai dipendenti l’ 80%del Trattamento di fine rapporto in primavera. «I costi della procedura sono per ora pari al 3,17%dell’attivo realizzato» ha detto Fantozzi con soddisfazione: «Una percentuale modesta» . Si tratta di 36,3 milioni di euro tra i 6,2 liquidati agli «organi della procedura» , essenzialmente l’emolumento del commissario, 6,8 di spese generali, 2,8 per il personale dipendente, 20,3 per le consulenze e le spese legali. Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, si è rallegrato con Fantozzi per la conduzione dell’amministrazione e ha definito «eccellente» il salvataggio di Alitalia così come condotto dal governo Berlusconi.
Antonella Baccaro