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 2011  gennaio 14 Venerdì calendario

IL RECORD DEL 2010: E’ STATO IL PIU’ CALDO DEGLI ULTIMI 130 ANNI —

L’abbiamo appena lasciato alle spalle l’anno più caldo degli ultimi 130 anni. Il record dei record appartiene al 2010 che ha superato, dal 1880 ad oggi, anche gli altri anni record, il 2005 e il 1998, finora considerati i più caldi in assoluto. Ma questo non è un gioco climatico, una gara per il podio: il riscaldamento globale provoca secondo gli scienziati grandi tragedie come quelle di questi giorni in Brasile, Sri Lanka e Australia. Alluvioni, frane, pioggia intensa da giorni che hanno causato centinaia di morti. Il dato sul 2010 è del Goddard Institute della Nasa, il Giss, che è riuscito a calcolare la lieve differenza, di solo 0,01 gradi, che passa tra il 2005 e il 2010 e che assegna all’anno appena trascorso la palma del più bollente dopo i già citati 2005 e 1998, seguiti dal 2002, 2003, 2006 e 2007.
Secondo i dati della Nasa la temperatura del 2010 è di 0,74 gradi superiore alla media ottenuta tra il 1950 e il 2007. Vuol dire che, alla fine dei conti, la temperatura della Terra aumenta di un quinto di grado ogni decennio. L’ultimo decennio conta parecchi anni caldi nei primi posti della classifica e, dicono gli studiosi, il riscaldamento globale dovuto alle emissioni di anidride carbonica continuerà a spingere in alto la temperatura del nostro Pianeta con stravolgimenti del clima come quelli che hanno provocato le alluvioni nel Sud del mondo. In Brasile continua a piovere nel centro-sud e aumentano le inondazioni, le frane, gli smottamenti: fino a ieri sera si contavano oltre quattrocento morti. L’area più colpita è quella della Serra dello Stato di Rio de Janeiro, la zona montuosa tutt’attorno alla città del Pan di Zucchero. Le telecamere delle tv hanno registrato scene da film: gli smottamenti si sono trasformati in valanghe di fango, roccia e detriti che seppelliscono tutto, case e uomini, in zone costruite senza piani urbanistici e senza controlli.
Nello Sri Lanka i morti per le inondazioni sono 21 e almeno un milione gli sfollati. Le piogge monsoniche stanno devastando il centro e la costa orientale da giorni, il distretto più colpito è quello di Batticaloa e adesso all’emergenza tempo si aggiunge quella dovuta all’acqua potabile, la cui mancanza nei campi per i senzatetto può provocare epidemie. Venticinque i morti per le alluvioni in Australia e decine i dispersi. Oltre centomila persone ieri erano senza luce né acqua.
Ma perché, se il pianeta si fa bollente, piove tanto in alcune zone del mondo mentre in altre, come in Europa e in America, fa molto freddo e nevica per giorni? Perché il surriscaldamento modifica il clima, dicono gli esperti. Commenta James Hansen del Giss: «Se le condizioni attuali continueranno a rimanere tali, ossia se non diminuirà la quantità di anidride carbonica immessa nell’atmosfera, il 2010 farà presto a lasciare il posto da record appena acquisito» . Proprio il 2010 è stato interessato da un nuovo fenomeno climatico, la «Nina» , che raffredda la superficie di gran parte dell’Oceano Pacifico e questo freddo si riversa sul pianeta.
Lo dice chiaramente anche il climatologo e direttore dell’istituto di Biometeorologia del Cnr Giampiero Maracchi, che il riscaldamento può provocare anche un eccessivo raffreddamento di alcune aree della Terra. «Sopra tutto ci sono le immissioni di anidride carbonica, difficilmente contestabili visto che ci sono i dati e il fenomeno si può misurare— spiega Maracchi —. Sotto c’è il global warming e i cambiamenti climatici a cui assistiamo e che ci coinvolgono» . Due sono le cose che bisogna far capire alla gente, dice Maracchi. «La prima è che il forte freddo che ha fatto in prossimità di Natale e che farà ancora non contraddice il record di caldo del 2010. Non solo perché fa molto freddo in alcune zone mentre in altre continua a fare molto caldo e il dato della Nasa è una media del pianeta. Anche perché il riscaldamento globale produce cambiamenti climatici che possono provocare, alluvioni, piogge intense e continue ma anche freddo e neve» . Il nostro sistema climatico, spiega Maracchi, funziona come se i Tropici fossero la nostra caldaia e le zone temperate i termosifoni. Se caldaia e termosifoni non funzionano più come in passato il clima della casa cambia. «Il riscaldamento globale sta modificando tutto questo— conclude lo scienziato— e sta cambiando non solo il clima in generale ma anche il tempo atmosferico che interessa ogni giorno tutti noi» .
Mariolina Iossa