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 2011  gennaio 14 Venerdì calendario

Al «Sole» giorni contati per Riotta La Borsa ci crede: azioni su del 4% - Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, potrebbe sce­gliere il nuovo direttore del Sole 24 Ore già entro venerdì prossimo

Al «Sole» giorni contati per Riotta La Borsa ci crede: azioni su del 4% - Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, potrebbe sce­gliere il nuovo direttore del Sole 24 Ore già entro venerdì prossimo. Le indiscrezioni su un blitz per il quoti­dian­o diretto da Gianni Riotta e con­trollato dall’associazione degli in­dustriali hanno ieri trovato diverse conferme a Milano, al termine di un comitato di presidenza di Con­findustria dal quale Marcegaglia è uscita con il mandato di individua­re un nuovo direttore, forse già per il prossimo consiglio direttivo, pre­visto per venerdì 21, al pari del cda del gruppo. I titoli del Sole sono ieri saliti in Borsa del 4,5%, dando un se­gnale forte verso il cambiamento. Le cose, però, non sono così linea­ri. Tanto che le notizie ufficiali filtra­te da Roma vanno in direzione del tutto opposta: parlano di «piena fi­ducia per il mandato di Riotta» e per quello dell’ad del gruppo,Dona­tella Treu, da parte di Marcegaglia. Anche se a condizione dell’abban­dono del progetto del Sole­tabloid. Il che rende la fiducia un po’ meno «piena». Una versione che, oltre a soddisfare la Consob, mira a calma­re le acque, soprattutto quelle della redazione del quotidiano che ieri non è uscito perché in sciopero. In questo modo Marcegaglia pone condizioni a Riotta e prende anche tempo, creandosi la possibilità di agire a bocce ferme,senza dare l’im­pressione di subire le pressioni del­la «piazza». Di certo per la Confindustria e per il gruppo Sole 24 Ore - che è l’azienda degli industriali italiani, con 500 milioni di ricavi e 2mila di­pendenti - il momento è cruciale. Da un lato i conti in picchiata (bilan­cio 2009 in rosso di 52 milioni, quel­lo del 2010 atteso in linea, stato di crisi, perdita di 47mila copie e del 27% di abbonamenti), dall’altro un pessimo clima redazionale. L’im­pressione è che intorno al Sole la Marcegaglia, già alle prese con va­rie grane associative, si giochi la cre­dibilità della fase finale della sua presidenza, che scade tra un anno. Non a caso alla gestione del caso-Sole, in questi giorni lavorano ala­cremente tutti i suoi uomini più fi­dati, compreso l’ex portavoce Rinal­do Arpisella. Per la sostituzione di Riotta il no­me più gettonato è quello di Rober­to Napoletano, attualmente al Mes­saggero ma già vicedirettore del So­le , che godrebbe tra l’altro del pre­zioso assenso «incrociato» di Giu­lio Tremonti e Gianni Letta. L’alter­nativa, meno facile ma che piace molto a Marcegaglia, è Oscar Gian­nino. Invece,per un’eventuale solu­zione interna, circola il ticket degli attuali vice Edoardo De Biasi ed Elia Zamboni. Nel frattempo Riotta -che gode dell’appoggio importan­te dell’ad di Intesa, Corrado Passe­ra - si giocherà tutte le sue carte. Comprese le pressioni sulla reda­zione: ieri, dopo lo sciopero, tra i giornalisti circolava una raccolta di firme a sostegno della direzione. Ini­ziativa che certo non ha contribuito a svelenire il clima. Mentre Riotta cantava vittoria per la fiducia di Marcegaglia, inviando ai suoi amici di Twitter una celebre massima di Winston Churchill: «Non c’è niente di più esilarante che essere fucilato senza risultato».