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 2011  gennaio 12 Mercoledì calendario

GLI ZELANTI E IRRISPETTOSI CATTOLICI CHE CERCANO D’INFLUENZARE IL PAPA

L’obbedienza soprannaturale dovuta al Papa può essere offesa sia con la esplicita ribellione al suo ministero d’unità sia con quello zelo untuoso e cortigiano che cerca di impossessarsi di qualche brandello del suo magistero per bastonare coloro che la pensano diversamente. Quando quest’ultima tendenza si fa prendere la mano diventa adulazione intimidatoria, un ricatto laudativo. Come accade alla lettera aperta pubblicata ieri dal Foglio con la quale si domanda a Benedetto XVI di disertare l’incontro dei capi delle Chiese cristiane con i leader delle religioni mondiali che egli stesso ha annunciato pochi giorni fa. L’appello, firmato da alcuni zelanti cattolici italiani, si dilunga per spiegare a Ratzinger l’orrore sincretistico della preghiera del 1986, l’incremento da essa dato al relativismo e il vantaggio concesso ai cattolici che, a sentire gli estensori, non riconoscerebbero in Gesù Cristo il Salvatore. Spiegano al Pontefice che l’evento di Assisi nascondeva una communicatio in sacris e fa dell’atto del beatificando Wojtyla esempio di scuola di una ricezione accrescitiva del Vaticano II e della Nostra ætate, una insensatezza o eretica o stupida. Non ultimo i firmatari ricordano al Pontefice di oggi che chi marcò alcuni distinguo, fu l’allora cardinal Ratzinger: e così continuano un gioco già visto e sgradevole che riduce incisi e finezze del teologo tedesco a un assenso tardivo alle «ragioni» degli incontentabili tradizionalisti. Questa tentata intimidazione, forse non priva di qualche sponda interna alle congregazioni di curia, ha obiettivi chiari. Non potendola impedire, punta a rendere minimale in termini quantitativi e qualitativi la presenza di Benedetto XVI ad Assisi. Spera d’ottenere un inciso del discorso papale, da usare ad nauseam come una sanzione contro coloro che detestano non nel vasto mondo della ricerca di Dio, di cui Abramo, il nomade ospitale, è icona, ma dentro la Chiesa cattolica. Mossa audace e sbagliata: chi l’ha congegnata o ispirata deve oggi sperare che quell’appello minaccioso non arrivi al Papa. Basta conoscere un poco della vita, della parabola teologica, della personalità intellettuale di Joseph Ratzinger per sapere che nessun conformismo gli ha mai legato le mani: perché mai dovrebbe riuscire questa volta?
Alberto Melloni