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 2011  gennaio 12 Mercoledì calendario

CONTRATTI, CORSA ALLA COMPETITIVITA’ IN TUTTO IL MONDO

E’ la Germania del boom, quel Paese con la crescita 2010 superiore al 3%, la fucina delle novità contrattuali più interessanti. Pochi mesi fa un gigante del calibro della Siemens (quasi 130 mila lavoratori) ha accettato una ”clausola di protezione” dal licenziamento per i propri dipendenti. Ma si tratta della stessa Siemens che per rendere più competitivi i propri prodotti nel 2004 firmò un accordo in deroga con i sindacati per portare l’orario di lavoro da 35 a 40 ore senza aumenti retributivi.
Sul fronte della competitività la linea della collaborazione azienda-sindacato sta dando i suoi frutti anche in Volkswagen. Dal primo gennaio di quest’anno l’orario di lavoro settimanale aziendale è salito da 33 a 35 ore. Il colosso dell’auto però si è impegnato ad effettuare 50 miliardi di investimenti nei prossimi anni e ad assumere altri 50 mila dipendenti nelle fabbriche che sta costruendo un po’ in tutto il mondo. Il 20% delle nuove assunzioni sarà fatto in Germania.
Sul podio della corsa globale allaproduttività va segnalata anche la presenza della Chrysler. Per uscire dal fallimento, alla fine del 2009 il sindacato dell’auto (l’UAW) americano ha accettato di ridurre i posti di lavoro, il divieto di sciopero fino al 2014 e il dimezzamento delle buste paga per i neoassunti.
In cambio ha ottenuto la maggioranza delle azioni della società e un posto (su 9) nel consiglio di amministrazione guidato da Sergio Marchionne.
E’ in questo quadro che va collocata la vertenza Fiat. Uno dei punti in discussione del nuovo contratto aziendale per Mirafiori firmato da quattro sindacati è la riduzione da 40 a 30 minuti delle pause. Riduzione che sarà ricompensata con un aumento in busta paga di circa 350 euro lordi annui. Ebbene, a giudicare dal grafico in alto, in molti altri stabilimenti europei e mondiali del comparto automotive si effettuano pause più brevi. Nelle stesse fabbriche Fiat della Polonia le pause ammontano a 25 minuti giornalieri e l’orario di lavoro è di 48 ore settimanali poiché si lavora regolarmente di sabato. I record delle mini-pause si registrano nella fabbrica francese della Toyota, in quel di Valencienne, dove le soste superano appena i 20 minuti giornalieri, e in quella diSsaudouville della Renault: 17 minuti.
C’è un solo impianto automobilistico in tutt’Europa dove le pause superano i 40 minuti: quello di Barcellona della franco-nipponica Nissan.
In Volkswagen, poi, il meccanismo degli stop allo scorrimento delle linee di montaggio consente agli operai di andare prima in pensione. In Germania infatti scattano 5 minuti e mezzo di pausa per ogni ora di lavoro. Chi lavora su tre turni ha diritto ad una maggiorazione del 20% (poco più di un altro minuto per ora). In realtà, però, queste pause lunghe si effettuano solo durante i turni di notte. Le extra pause del mattino e del pomeriggio vengono trasformate in contributi pensionistici accumulati a nome degli operai che, a seconda degli anni di turnazione, riescono ad andare a riposo uno o due anni prima dell’età pensionabile ”normale”.
Nell’esame delle condizioni di lavoro in Europa nel settore auto c’è un altro elemento che merita una sottolineatura: solo nella Fiat italiana la mezz’ora di pausa mensa viene retribuita. Eliminando questa eccezione si ottiene che - a parità di condizioni con i concorrenti - in Fiat si lavorano 37,5 ore settimanali.Meno delle 39 della Toyota. Ma di più rispetto alla Volkswagen, dove come detto l’orario di lavoro è appena salito a quota 35, e alla Peugeot dove si arriva a lavorare 34 ore e 40 minuti a settimana.