GIANNI PARRINI, La Stampa 12/1/2011, pagina 76, 12 gennaio 2011
Diossina: perché è pericolosa? - Com’è nato lo scandalo della diossina che allarma anche l’Europa? Tra novembre e dicembre circa 26 tonnellate di acidi grassi contaminati da diossina e destinati all’industria della carta sono stati consegnati a Harles & Jentzsch, un’azienda tedesca che produce alimenti per animali
Diossina: perché è pericolosa? - Com’è nato lo scandalo della diossina che allarma anche l’Europa? Tra novembre e dicembre circa 26 tonnellate di acidi grassi contaminati da diossina e destinati all’industria della carta sono stati consegnati a Harles & Jentzsch, un’azienda tedesca che produce alimenti per animali. Gli acidi grassi contaminati sono stati miscelati con il grasso vegetale solitamente utilizzato nella produzione di mangimi composti e così la diossina è finita nella catena alimentare degli animali. Il grasso contaminato è stato consegnato anche ad altri nove produttori, che a loro volta hanno rifornito di mangimi sospetti circa 40 aziende agricole della Germania. Il 27 dicembre le autorità tedesche hanno segnalato l’incidente alla UE. Uova o carni provenienti dagli allevamenti sospetti sono state esportate in altri Paesi dell’Ue? Più di 1.000 aziende agricole tedesche hanno ricevuto mangimi sospetti e sono ora sottoposte a delle restrizioni. Le analisi effettuate su uova e carni di pollame provenienti da questi allevamenti hanno mostrato un aumento dei livelli di diossina, in alcuni casi quattro volte superiori al livello massimo consentito dalla legge comunitaria. Circa 136.000 uova potenzialmente contaminate sono state consegnate ai Paesi Bassi per la produzione di ovoprodotti. Alcuni di questi derivati sono stati oggetto di scambi con il Regno Unito. L’Italia com’è coinvolta? La situazione è costantemente monitorata dal ministero della Salute che ha disposto un doppio filtro per individuare l’eventuale presenza di diossina nei prodotti alimentari arrivati nel nostro Paese. I controlli sono effettuati sia all’origine, con la collaborazione delle aziende importatrici, sia sul territorio nazionale con un sistema di verifica al dettaglio organizzato su base regionale. Per il momento non c’è alcun allarme. Il ministro Ferruccio Fazio ha spiegato che solo una piccolissima quantità di uova è stata importata dalla Germania e che è possibile rintracciare i prodotti sospetti guardando marchio di produzione e provenienza (per essere tranquilli basta verificare la presenza della sigla «IT»). Anche per le carni non sembrano esserci particolari rischi: l’Italia è attrezzata con un sistema di rintracciabilità che permette di controllare il luogo di provenienza delle merci e inoltre il nostro Paese non importa polli dall’estero. Che cos’è la diossina? Il termine generico «diossina», o «diossine», viene utilizzato comunemente per indicare una numerosa famiglia di sostanze chimiche che si caratterizzano per proprietà simili tra cui: difficoltà a biodegradarsi, lunga durata nell’ambiente, forte tendenza ad accumularsi negli organismi viventi e nella catena alimentare. Nell’uomo la diossina è molto tossica nei confronti della funzione endocrina, del sistema immunitario e dello sviluppo. Inoltre è un potente cancerogeno. Le diossine presenti nell’ organismo umano vi rimangono per diversi anni. Anche il semplice fumo di sigaretta o la legna che brucia nel caminetto sono fonti di diossina. Come passa dall’ambiente all’uomo? La principale via di trasmissione dall’ ambiente all’uomo è quella alimentare. La diossina si deposita nei grassi dunque si concentra nei cibi come carni bovine suine e ovine, il pollame, le frattaglie, il fegato. È presente anche in pesci, molluschi e crostacei, nel latte e nei suoi derivati, specialmente il burro. Si trova infine nelle uova di gallina e nei prodotti derivati. Il consumo occasionale di carne o uova contaminate quali rischi presenta? Secondo gli esperti assumere uova, latte o carni contaminate da diossina con i valori riscontrati in Germania presenta rischi estremamente esigui per la salute. La diossina, infatti, provoca danni se viene assunta in maniera continuativa e sistematica per lunghi periodi di tempo. Dunque, mangiare uova presumibilmente contaminate per alcuni giorni di seguito non determinerebbe la variazione dell’ esposizione interna dell’organismo. È comunque una sostanza cancerogena per cui - se possibile - meglio evitarla. Che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni? La Commissione europea segue da vicino la situazione con le autorità tedesche e la riunione in programma per oggi fornirà ulteriori indicazioni. Si discuterà dei modi per rafforzare il monitoraggio delle diossine nella catena alimentare e nel settore dei grassi e dei loro sottoprodotti. Si pensa in particolare a una normativa per regolamentare l’attività dei produttori di mangimi ed evitare il ripetersi di casi di contaminazione di diossina come quello avvenuto a causa dell’azienda Harles & Jentzsch, che ha aggiunto ai mangimi animali acidi grassi destinati all’industria della carta. Tali misure dovrebbero riguardare anche i livelli di produzione e di trasporto.