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 2011  gennaio 10 Lunedì calendario

L´ELISIR DELLA GIOVINEZZA CHE TIENE IN PIEDI L’IRLANDA

Nonostante tutto c´è ancora qualcosa che funziona, nel paese più in crisi d´Europa. Mentre l´Irlanda ha perso la faccia, costretta di nuovo a emigrare in cerca di lavoro come negli anni Trenta e a chiedere l´elemosina alla Ue di Bruxelles per evitare la bancarotta, ci sono degli irlandesi che si arricchiscono facendo il lifting a tutto il pianeta. Dietro una futuristica scatola di vetro e acciaio, nella pittoresca cittadina di Westport, sulla costa occidentale dell´Isola di Smeraldo, si nasconde infatti una moderna fontana della giovinezza: l´intera produzione mondiale di Botox, il siero che ha fatto scomparire le rughe dal volto di stelle del cinema, divi del pop, presentatrici televisive e da milioni di persone disposte a farsi iniettare un minuscolo ago nelle tempie, esce di qui.
Da quando cominciò a funzionare vent´anni or sono, lo stabilimento della Allergan, con i suoi 800 dipendenti, ha prodotto più di 26 milioni di fiale di una sostanza chimica conosciuta ufficialmente come Botulinum, generando 370 milioni di euro l´anno di fatturato. Oggi la produzione è talmente automatizzata che in realtà il Botox richiede il lavoro di appena 80 persone: una media di 4 milioni di euro di guadagni annui a operaio, non male come tasso di produttività nell´era della globalizzazione. Qui dentro non è mai arrivata la recessione che ha sgonfiato il boom della Tigre Celtica, come era chiamata l´Irlanda negli anni di crescita prodigiosa. La fabbrichetta di Westport espande i profitti al ritmo del 10 per cento annuo: sono scesi all´8 per cento solo nel 2009, all´apice della flessione economica. «Siamo in estasi», ammette David Pyott, l´amministratore delegato, un avvocato scozzese di 55 anni con la fronte di un bebè, dunque il primo a pubblicizzare con orgoglio il suo magico elisir. «Le vendite hanno leggermente rallentato nel momento più acuto della depressione, quando i nostri clienti si facevano evidentemente le iniezioni ogni quattro-cinque mesi anziché ogni tre come sarebbe la regola. Poi tutto è ripreso al ritmo di prima». Crisi o no, insomma, al Botox non si rinuncia: una volta che si è cominciato a prenderlo, è psicologicamente difficile smettere. Ritrovata la giovinezza, del resto, chi vorrebbe tornare vecchio e decrepito?
Come per il Viagra, anche gli effetti del Botox sono stati scoperti per caso. Negli anni ´50 alcuni ricercatori si accorsero che il batterio Clostridium botulinum poteva temporaneamente rilassare, di fatto paralizzandoli, i muscoli del viso. La prima applicazione medica risale al 1989, quando venne usato per curare una paziente in Canada che soffriva di strabismo e incontrollabile riflesso a sbattere le palpebre. I sanitari notarono un curioso effetto collaterale: la sostanza faceva sparire le rughe dalla fronte e dal resto della faccia. Ci volle un altro decennio prima che fosse pronta per il lancio. Apparso sul mercato nel 2000, da allora è diventato un fenomeno globale. Uomini e donne, anziani e di mezza età, se lo fanno iniettare regolarmente. Una fronte liscia come olio è diventata la norma per attori, modelle, conduttori della tivù e da tutti coloro che per mestiere devono apparire in pubblico, politici compresi. Le cosiddette "zampe di gallina" sono sparite dal viso di una generazione di quaranta-cinquantenni, perlomeno di quelli che hanno i mezzi per permettersi una simile "medicina" tre o quattro volte all´anno: altrimenti svanisce l´effetto e ricompaiono le rughe.
«Il meglio deve ancora venire», predice l´amministratore delegato. Per adesso le entrate del Botox sono divise al 50 e 50 tra usi cosmetici e terapeutici. «Ma nei prossimi cinque anni il 70 per cento del fatturato verrà dall´uso terapeutico», scommette Pyott. Non perché diminuirà quello cosmetico, bensì perché sono in corso di approvazione le licenze per nuove applicazioni farmaceutiche, Già ora il Botulinum viene utilizzato per una varietà di disturbi, dall´eccesso di sudorazione sotto le ascelle a diverse forme spastiche. Presto verrà lanciato anche come cura contro il mal di testa, in particolare contro l´emicrania cronica, di cui soffrono decine di milioni di persone. Entro il 2015, perciò, l´Allergan potrebbe raddoppiare i suoi guadagni. Peccato, pensano gli irlandesi strozzati dai debiti, che non basti un´iniezione di Botulino per far passare di colpo l´emicrania anche all´economia nazionale.