LAURA ASNAGHI, la Repubblica 9/1/2011, 9 gennaio 2011
SONO UNA DONNA PLATINO È IL MIO STATO DELL´ANIMA" - «I
l biondo, o meglio il platino, è uno stato dell´anima. Io sono bionda dentro». Donatella Versace è una delle donne più platinate di questa terra e ne è orgogliosa, anche perché sostiene che questo è «il colore delle donne che sanno osare e hanno carattere».
Donatella Versace quando ha deciso di "svoltare", passando dalla parte delle bionde?
«Ero una ragazzina, avevo quattordici anni, e con la complicità di mio fratello Gianni, una notte siamo andati nella sartoria di nostra madre a Reggio Calabria e lì con un amico parrucchiere ho iniziato la mia trasformazione. Prima solo qualche meches, con mia madre che mi diceva: "Ma sei impazzita?". E poi, nel giro di qualche giorno, il colore. Totale».
Ma perché?
«Perché il biondo era perfetto per il mio modo di essere. Anche da ragazzina ero super-ribelle. Portavo certe minigonne con gli stivali alti in vernice da far venire le vertigini».
E dopo quella conversione non si è mai pentita?
«No, ho sempre coltivato questa passione con la massima determinazione. Il biondo platino è una sfida. È un colore che non puoi far passare come naturale. Se lo scegli è perché vuoi dimostrare al mondo chi sei. Io sono tosta, una donna che non si piega. Prendere o lasciare».
Ma così gli uomini si intimoriscono.
«Peggio per loro se si intimoriscono. Non sanno quello che perdono. Nella mentalità comune, le bionde sono donne fatali, bamboline da usare come soprammobili. E anche un po´ stupide. Ma la verità è un´altra. Le bionde sono intelligenti, sanno il fatto loro. Basta aver voglia di scoprirle».
Per portare bene il biondo platino che bisogna fare?
«Una valanga di sacrifici. Perché è un colore che richiede rigore, un fisico asciutto, tonificato dagli esercizi fisici. E quindi dieta perenne. Voglio ricordare che io amo a tal punto questo colore che nel ´95 gli abbiamo addirittura dedicato un profumo che si chiama Blonde».
Quante volte va dal parrucchiere?
«A dire il vero è lui che viene da me. Almeno ogni due settimane faccio la tinta. Ma il biondo platino richiede cure costanti, con impacchi, balsami, oli speciali. Insomma, ti dà da fare, ma le soddisfazioni non mancano».
Ma qual è l´età in cui bisogna dire basta al platino?
«Per me mai. Fino a quando hai passione per la vita e fino a quando hai voglia di fare ti puoi concedere tutto. A patto però di rispettare le regole. Per essere biondo platino bisogna avere una immagine curata e perfetta».
Consiglierebbe questo colore a sua figlia?
«Mia figlia è contraria. Un giorno mi ha detto: "Ma mamma, ma ti immagini!"».
Concludendo, essere bionde è una filosofia dell´anima?
«Sì, è una scelta che va al di là di un colore e che ti impegna anche sul fronte della vita. Se poi tutto questo spaventa i maschi, significa che sono stupidi o che vivono di luoghi comuni».
Secondo lei, Gianni approverebbe?
«Certo, non ho dubbi. Anzi, sono convinta che lui mi spingerebbe a osare di più. Gianni era sempre avanti, aveva un talento che gli permetteva di vedere e creare cose con larghissimo anticipo sugli altri».