Giornali vari, 3 gennaio 2011
Anno VIII – Trecentocinquantaquattresima settimanaDal 26 dicembre 2010 al 3 gennaio 2011Sarà un anno con pochi ponti: il 25 aprile è Pasquetta, il 1° maggio, Natale e Capodanno 2012 cadono di domenica, Ferragosto di lunedì
Anno VIII – Trecentocinquantaquattresima settimana
Dal 26 dicembre 2010 al 3 gennaio 2011
Sarà un anno con pochi ponti: il 25 aprile è Pasquetta, il 1° maggio, Natale e Capodanno 2012 cadono di domenica, Ferragosto di lunedì.
Governo Bossi ha improvvisamente cambiato posizione, sostenendo che se – tra il 17 e il 23 gennaio – le Commissioni competenti faranno passare gli ultimi decreti sul federalismo, smetterà di chiedere il voto a marzo. Questa, eventuale, posizione morbida non basterà da sola a scongiurare le elezioni anticipate. È necessario che Berlusconi trovi deputati sufficienti a far sopravvivere la maggioranza. «Bisogna arrivare almeno a 325», ha detto, il che significa tirarne dalla sua parte una quindicina. Altra mossa: far dimettere da ministri e sottosegretari gli eletti alla Camera, in modo da garantirsi una presenza sicura in aula (Bondi probabilmente eviterà la mozione di sfiducia dell’11 gennaio dimettendosi prima). L’ipotesi che l’Udc entri nella maggioranza resta remota: la Lega non vuole, ed è freddo anche Casini. In questo momento sembra più percorribile la via della cosiddetta “opposizione responsabile”: il governo varerà provvedimenti tenendo conto dell’opinione di questo partito, in modo da non averlo contro. Su tutto grava la sentenza della Consulta relativa al legittimo impedimento, prevista per il 12 o per il 25 gennaio.
Fiat Alla vigilia di Capodanno, Cisl, Uil, Ugl e Fismic hanno firmato con la Fiat l’accordo per Pomigliano. Una nuova società (Newco) non iscritta a Confindustria produrrà Panda. Investimento da settecento milioni di euro, 4.600 assunti. Restando fuori da Confindustria, la Newco ha fatto scattare la norma dello Statuto dei lavoratori secondo cui un sindacato ha diritto di essere rappresentato in fabbrica solo se ha firmato almeno un contratto collettivo nazionale. La Fiom (metalmeccanici Cgil) si è rifiutata di firmare e non avrà dunque rappresentanti a Pomigliano. Ne è nata una polemica al calor bianco. Il segretario Fiom, Maurizio Landini, ha detto che l’intesa è «un attacco alla democrazia» e «un pugno in faccia a Confindustria». Cremaschi, leader storico dell’organizzazione, ha aggiunto che «Angeletti e Bonanni sono la vergogna del sindacalismo italiano […] per noi non contano più niente». È stato proclamato uno sciopero di otto ore per il 28 gennaio. Il nuovo segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha poi smorzato i toni, sostenendo in un’intervista al Corriere della Sera che a certe condizioni Fiom dovrebbe riconoscere l’accordo e aprirsi la strada alla rappresentanza. Questi precedenti rendono fondamentale il referendum del 17-20 gennaio sull’altro accordo, quello per Mirafiori (produzioni di Chrysler e un miliardo di investimenti) siglato prima di Natale. Altro tema dell’anno: che fine farà la Confindustria se, dopo l’uscita di queste Newco, dovesse lasciare la stessa Fiat?
Crisi Le associazioni dei consumatori hanno calcolato che gli aumenti di bollette e tariffe graveranno sulle nostre tasche per un migliaio di euro in più rispetto all’anno scorso. Sono da rinnovare contratti per cinque milioni di lavoratori. Si prevede che in febbraio chiederà aiuto all’Europa anche il Portogallo. Problema: l’Italia sarà in grado di sostenere una nuova erogazione? Il debito di Atene (110 miliardi) è stato allungato da quattro a dieci anni. Dallo scorso 1° gennaio l’euro circola anche in Estonia, col che i paesi-euro diventano 17, i cittadini coinvolti 330 milioni, il Pil dell’area 8956 miliardi, secondo sul Pianeta solo a quello americano. La crisi, che non è finita e non finirà nel 2011, mantiene intatti una serie di misteri: la politica finanziaria cinese (yuan sottovalutato, tassi d’interesse in ascesa), la fame di materie prime di quel paese (che smette quest’anno di incentivare gli acquisti di automobili), la tenuta delle banche tedesche, la solidità in genere degli stati che si sono esposti ovunque all’inverosimile per tenere in piedi le banche. Il dollaro, secondo le previsioni di Goldman Sachs, dovrebbe apprezzarsi di un 5%. In autunno scade il mandato di Trichet alla presidenza della Bce: Mario Draghi è in corsa, contro di lui Alex Weber, presidente della Bundesbank.
Elezioni Si vota da noi – tra aprile e giugno - per eleggere i sindaci di Milano, Torino, Napoli, Bologna, Trieste, Mantova, Pavia, Rimini e altre città ancora, per un totale di cento comuni, equivalenti a un quinto dell’intero corpo elettorale. Molti rinnovi anche di consigli provinciali. Si sente pure dire che Alemanno, a Roma, ha voglia di mollare per tornare alla politica nazionale (a proposito, l’assemblea costituente di Futuro e libertà, la formazione di Fini, è prevista a Milano per l’11 febbraio). All’estero elezioni in molti paesi africani (tra cui Zimbabwe e Congo). Particolarmente interessanti le presidenziali egiziane (settembre), le politiche nigeriane (aprile), il referendum sudanese. Mubarak è sempre molto malato. L’Egitto e la Nigeria sono gli ultimi luoghi caldi delle persecuzioni cristiane: nella notte di Capodanno un’autobomba è esplosa davanti alla chiesa dei Santi (al-Qidissine) di Alessandria d’Egitto uccidendo 21 fedeli e ferendone 79, tutta gente che usciva dalla messa. In Nigeria, poche ore prima, bomba al mercato di Abuja, la capitale, con quattro morti. Alla vigilia di Natale violenti scontri tra musulmani e cristiani si sono verificati a Jos, sempre in Nigeria. I cadaveri recuperati fino al momento in cui scriviamo sono un’ottantina. Il referendum sudanese è connesso all’estendersi dell’area islamica fondamentalista: si vota il 9 gennaio per l’indipendenza della parte meridionale del Paese e il presidente Omar al-Bashir ha annunciato che se ci sarà la secessione adotterà una costituzione basata sulla sharia.
Altre elezioni Appuntamenti elettorali di notevole delicatezza: le politiche in Irlanda (data da stabilire) che segneranno la reazione di quel Paese alla crisi e al soccorso chiesto all’Europa (molto contestato); quelle in sette länder tedeschi, che terranno in fibrillazione la Merkel tra la fine di febbraio (Amburgo) e il 18 settembre (Berlino, dove la leader dei Verdi, Renate Künast contenderà la poltrona di sindaco a Klaus Wowereit); quelle turche, che dovrebbero essere le ultime per Erdogan; quelle argentine, dove è in forse la ricandidatura di Cristina Kirchner; quelle polacche, le prime politiche dopo il terribile incidente aereo dell’anno scorso che falcidiò la classe dirigente del Paese;
Negli Stati Uniti comincerà la preparazione delle primarie in vista delle presidenziali del 2012. Il candidato democratico per ora è Obama, senza oppositori. Nutrita la pattuglia degli aspiranti repubblicani. Guardando l’entità dei finanziamenti si direbbero favoriti, per ora, Mitt Romney e Sarah Palin. In ottobre si svolgeranno le primarie socialiste francesi (un match apparentemente tra donne, Segolène Royal contro Martine Aubry, in realtà il favorito è Dominique Strauss-Khan), in vista delle presidenziali del 2012.
Si vota – in ordine cronologico - anche in Perù, Finlandia, Svizzera, Nicaragua, Russia (senza storia: Putin controlla il 75% della Duma).
In Spagna le politiche sono previste per il 2012, ma è possibile che si voti invece quest’anno, specie se il Paese dovesse chiedere aiuto all’Europa. L’80% degli spagnoli non ha più fiducia in Zapatero.
Nozze Il 29 aprile William d’Inghilterra sposa Kate Middleton, a Westminster. Il 2 luglio nozze Alberto di Monaco-Charlene Wittstock.
Film L’8 marzo arriva Habemus papam di Nanni Moretti. Il 20 maggio This must be the place di Paolo Sorrentino con Sean Penn. A un certo punto vedremo anche l’ultimo Almodovar (La piel que habito con Banderas), il Superman di Snyder, il terzo Batman di Christopher Nolan, un altro Sherlock Holmes (dicembre), un Cappuccetto rosso quasi porno (Twilight), ecc.
Inoltre Entro il 31 dicembre passaggio totale al digitale terrestre: lo switch-off è stato anticipato per Toscana, Umbria, Calabria e Sicilia. Da quest’anno vietati i sacchetti di plastica per la spesa, in vigore la carta d’identità elettronica, la tariffa bioraria per venti milioni di famiglie, il nuovo sistema pensionistico. L’ora legale torna il 27 marzo.
Anniversari 150 anni dall’Unità d’Italia, 10 anni dall’attacco alle Torri Gemelle.