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 2011  gennaio 10 Lunedì calendario

Senoner Simona

• Bolzano 13 giugno 1993, Friburgo (Germania) 7 gennaio 2011. Saltatrice con gli sci • «[...] La ricostruzione delle ultime due giornate di Simona è drammatica. Verso le 9 del mattino del 6 gennaio, dopo essere uscita dalla doccia della sua stanza d’albergo a Schonach, in Germania, nella Foresta Nera, dove avrebbe dovuto partecipare alla tappa di Continental Cup, Simona è crollata sul pavimento. Era sola. Col sangue che non scorreva più, col cuore che si era fermato, quella solitudine è stata forse la sua condanna. La compagna di allenamenti e di stanza, Veronica Gianmoena, è risalita dalla colazione dopo diversi minuti. Troppi per le condizioni di Simona. L’ha trovata lì, avvolta in un asciugamano, immobile. Sembrava morta. Ha urlato di paura, ha chiamato soccorsi. Il primo ad arrivare è stato il loro allenatore, Fabian Ebenhoch, che ha praticato a Simona un massaggio cardiaco: “Il cuore aveva ripreso a battere”, ha detto. Qualcuno abbozzava un sorriso: “Che spavento!”. Forse non tutto è perduto. No, era tutto perduto. Simona è rimasta aggrappati alla sua vita e ai suoi sci per altre 24 ore [...] era una speranza del salto e della combinata nordica. Si divertiva. “Non sentiva il peso delle prime responsabilità”. Non pensava neppure che il salto, o lo sport in generale, potesse diventare un lavoro vero e proprio [...] Viveva a S. Cristina, in Val Gardena, di madre lingua tedesca [...] Tante famiglie, fra Ortisei, S. Cristina e Selva hanno il suo stesso cognome e molti sono parenti. Aveva cominciato con lo sci di fondo quando era ancora una ragazzina. Romed Moroder, il responsabile della combinata nordica, la convinse a passare al salto. Nel 2008, a soli 15 anni, era riuscita in una piccola impresa: fu 10ª al Mondiale Juniores di Zakopane, in Polonia. Il suo miglior risultato in Continental Cup, dove ha debuttato nel 2006, è stato un 15° posto a Dobbiaco. [...]» (Enrico Sisti, “la Repubblica” 8/1/2011).