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 2011  gennaio 10 Lunedì calendario

E Lombardo butta 14mila euro in segnalibri - «Occorre garantire priorita­riamente il contenimento delle spese di gestione e operative del­l’intera amministrazione regiona­le » ammoniva Raffaele Lombardo, governatore siciliano e animatore del famigerato Terzo polo del buon governo, pochi mesi fa

E Lombardo butta 14mila euro in segnalibri - «Occorre garantire priorita­riamente il contenimento delle spese di gestione e operative del­l’intera amministrazione regiona­le » ammoniva Raffaele Lombardo, governatore siciliano e animatore del famigerato Terzo polo del buon governo, pochi mesi fa. Nel frattempo, in Sicilia si è fatto l’esat­to contrario, invertendo il senso di una circolare di Tremonti che nel 2008 chiedeva cortesemente agli amministratori pubblici di evitare spese inutili per carta, inchiostro, pubblicazioni, lettere e altri vecchi supporti rimpiazzabili con allegati ed e-mail, a costo zero. Il governo Lombardo invece (che non rispar­mia neppure su se stesso, essendo arrivato già al quarto rimpasto) ha speso solo per fax e lettere 110mila euro nei primi nove mesi del 2010, come si legge nel bollettino sull’« impiego dei fondi del bilancio re­gionale » pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia il 20 dicembre scorso, ripreso e analiz­zato dal Quotidiano di Sicilia , gior­nale d’inchiesta locale molto atten­to alle «spese pazze» dei vertici si­culi. Il documento ufficiale rendi­conta le spese sostenute per la pre­sidenza e per due assessorati, quel­lo alla Salute e quello alle Autono­mie locali. Ed è proprio riguardo al borderò della presidenza che si leg­gono alcune spesucce interessan­ti. Quando si parla di «tavoli» per un’intesa dei moderati Lombardo è sempre disponibile, e dev’essere per questo che nella «nota spese» regionale si trovano 7.723,20 euro come «impegno somme lavori rea­lizzazione tavolo riunione studio del Presidente». Poi, oltre al tavolo ci sono 6mila euro per «manuten­zione poltrone e divani» e poi 11.836,80 euro per la fornitura di 20 nuove poltrone. Sempre la presi­denza ha speso 3.942 euro per dei condizionatori d’aria, 23.633 euro per «attezzare» la parte di uno stu­dio, e poi - tanto per fare felice Tre­monti - 14.400 euro per la «stampa e realizzazione di n.3000 opuscoli informativi e n.3000 segnalibro», anche questi fondamentali e carta­cei. Sempre per aumentare la carta e le spese connesse in epoca digita­le, la Regione ha sborsato circa 28mila euro in stampe grafiche, più di 53mila euro in toner per le stampanti dell’Assessorato alla Sa­lute e poi la bellezza di 414.804 eu­ro per il contratto con Eurografica, la società che stampa in cartaceo la gazzetta ufficiale della Regione. C’è anche una voce «curiosa» se­condo il giornale diretto dall’esper­to di finanza pubblica Carlo Alber­to Tregua, e cioè i 38.813 euro per «forniture varie Pasqua 2010», che non si capisce se siano uova di cioc­colato, colombe o altro. Supera tut­ti però il milione e mezzo di euro per progettare una «ippostazione» in località Croce, cioè un rifugio di cavalli, bene fondamentale per i contribuenti siciliani. Del resto il bollettino regionale è accurato ma non sempre chiarissi­mo sui motivi delle spese. Così quando la presidenza impegna 483.600 euro per l’acquisto di «macchinari» ci si può chiedere in cosa consistano, ma nel documen­to regionale la risposta non può es­serci. Non è la sola spesa notevole dei primi tre trimestri del bilancio siciliano. Sommando le cifre qua e là si scopre che i tre uffici presi in considerazione hanno speso 150mila euro per la telefonia mobi­­le e fissa, 266mila per la fornitura di energia elettrica, 173mila euro per i servizi di vigilanza e 348mila per la pulizia dei locali, che saranno uno specchio. E le auto? Ci sono an­che quelle, grazie al grande parco di macchine di servizio in dotazio­ne agli amministratori siciliani. Qui- e parliamo sempre solo di pre­sidenza più due assessorati - si tro­vano i 13.766 euro per «autisti a Ro­ma », poi 15.821 euro per noleggio di automobili e 208mila euro per le polizze assicurative. L’assessorato alle Autonomie locali si dà molto da fare in auto e consuma 200mila euro di carburante dei 302mila complessivi spesi dalle tre ammini­strazioni. Se si tratta di investire nella mac­ch­ina burocratica non si guarda so­lo entro i confini siciliani ma anche fuori.A Bruxelles c’è l’ufficio di rap­presentanza per l’Ue della Regio­ne Sicilia, e lì sono finiti nel 2010 553.174 euro. Poi una parentesi di affetto per i natali, con i 388mila eu­ro partiti da Palermo per riqualifi­care il centro storico di Grammi­chele (Catania). Il paesino in cui è nato il terzopolista Lombardo.