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 2011  gennaio 08 Sabato calendario

La lite Melissa-Fazi si trasforma in telenovela - Melissa contro Elido Fazi, terza puntata. Riassunto delle precedenti: mercoledì Luca Telese sul Fatto quotidiano intervista Melis­sa Panarello, al secolo Melissa P

La lite Melissa-Fazi si trasforma in telenovela - Melissa contro Elido Fazi, terza puntata. Riassunto delle precedenti: mercoledì Luca Telese sul Fatto quotidiano intervista Melis­sa Panarello, al secolo Melissa P., la quale spara a zero sul suo ex editore (e per lungo periodo consuocero essendo lei stata fidan­zata con il figlio di lui, Thomas) Elido Fazi, accusandolo di non averle pagati tutti i dirit­ti del famosissimo libro Cento colpi di spaz­zola prima di andare a dormire , di irregolari­tà nella gestione dei diritti esteri, di averle ta­ciuto di come stava andando il libro, insom­ma di averle fatto rischiare la bancarotta, e poi di ostacolare la relazione con suo figlio, eccetera.. Poi, il giorno successivo, seconda puntata: altra intervista (riparatrice?) sul Fatto , sempre di Telese, questa volta a Elido Fazi, che risponde per le rime: esordisce la­mentandosi: «Cosa ho sbagliato? Melissa da me ha avuto un milione e mezzo di euro, mica faccio il baby sitter!»; poi afferma di averle dato tutti i soldi che le spettavano, di averla trattata benissimo, e anzi di essere sta­to tr­adito nel momento che lei se ne è anda­ta da un altro editore ( dopo il flop del secon­do libro «malgrado tutto le proposi un nuo­­vo contratto: acconto 50mila euro! Ma lei ri­fiutò. Ne voleva 100mila! Ha girato ovun­que, alla fine eccola all’Einaudi, per molto meno». «Le fa rabbia?» «Certo. L’antiberlu­sconiana al cubo da Berlusconi? È a 6mila copie... È finita. Ha fatto di testa sua? Suici­dio ») e infine prima la stronca come autrice dandole della analfabeta («Che Melissa non sappia scrivere è un fatto certo. Do-cu-men­ta- bi-le») e poi come donna («Ma l’ appeal di Melissa lo riconosce...»«Uhhh!Guardi:fo­togenica, forse. Ma dal vivo.. Tutte le donne che ho avuto nella vita sono più belle di lei»). E ieri,terza (e speriamo ultima)puntata.Me­­lissa Panarello, in una luna lettera pubblica­ta sul Fatto , prima ri-puntualizza le cose (che non è vero che le siano stati dati tutti i soldi, che è stata lei a far decolalre la casa edi­­trice eccetera eccetera), e poi tira la stoccata, da donna più che da autrice ferita: «Elido Fa­zi rende poeticamente visibile una serie di luoghi comuni di questo tragico paese: i gio­vani sono tutti parassiti-viziati, i cinquanta­sessantenni tutti generosi e disinteressati; le ragazze tutte brutte, quando dicono di no; le donne tutte puttane e corruttrici, sempre. Grazie, Elido, per averci spiegato l’essenza di questo eterno romanzo italiano. Mi fai sentire felice di essere fotogenica, analfabe­ta e più brutta di tutte le malcapitate che ti vanti di aver posseduto». A dimostrazione che le femmine preferiscono ricevere ap­punti sulla loro intelligenza piuttosto che sul loro (presunto) fascino.