varie, 8 gennaio 2011
fare Operaio dell’Ilva di Taranto si uccide lanciandosi dal tetto dello stabilimento TARANTO - Un operaio dell’Ilva di Taranto, che avrebbe compiuto il prossimo 18 gennaio 41 anni, si è suicidato questa notte, verso mezzanotte e mezzo, lanciandosi dal tetto dello stabilimento nella zona della cosiddetta ’Area Parchi’
fare Operaio dell’Ilva di Taranto si uccide lanciandosi dal tetto dello stabilimento TARANTO - Un operaio dell’Ilva di Taranto, che avrebbe compiuto il prossimo 18 gennaio 41 anni, si è suicidato questa notte, verso mezzanotte e mezzo, lanciandosi dal tetto dello stabilimento nella zona della cosiddetta ’Area Parchi’. Sono stati i compagni di lavoro che erano di turno dell’azienda siderurgica ad accorgersi che l’operaio stava salendo sul tetto attraverso una scala esterna. Subito dopo si è lanciato nel vuoto da un’altezza paragonabile a quella di un quinto piano di un edificio. La morte è stata immediata. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura di Taranto che lo hanno trovato riverso per terra, già coperto da un lenzuolo, e poi a seguire il medico legale, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, e un ispettore del lavoro che, dalle prime analisi avrebbe escluso, situazioni di stress lavorativo o di mobbing. Sembra che l’uomo vivesse una delicata situazione familiare. ORE 16.47 - NON CI SARA’ AUTOPSIA Il pm di turno del tribunale di Taranto Enrico Bruschi ha deciso di non disporre l’autopsia sul corpo del 41enne che si è tolto la vita all’interno dello stabilimento Ilva di Taranto. L’operaio si è suicidato lanciandosi, sotto gli occhi del capoturno che lo stava raggiungendo, da una scalinata esterna all’Altoforno 2 a un’altezza di una ventina di metri. L’uomo ha riportato un trauma cranico commotivo, una ferita al mento e traumi da schiacciamento. A quanto si è saputo, la vittima soffriva di depressione e nei giorni scorsi aveva avuto un colloquio con un neurologo per iniziare una cura. L’uomo lascia la moglie e due figli minorenni.