Domenico Montalto, Avvenire 06/01/2011, 6 gennaio 2011
Nino C., 44enne di Carugate (Milano), a tal punto dipendente dai videogiochi da passare oltre venti ore al giorno ipnotizzato davanti al computer
Nino C., 44enne di Carugate (Milano), a tal punto dipendente dai videogiochi da passare oltre venti ore al giorno ipnotizzato davanti al computer. Ha perso il lavoro per le troppe assenze, la salute mentale e la libertà. Finito in carcere per maltrattamenti nei confronti dei familiari, è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Legnano dopo che, ricoverato in ospedale per problemi psichiatrici connessi alla sua manìa, aveva aggredito la moglie che lo era andato a trovare. Dal 2009, col passare dei mesi, era sempre più violento, e ogni volta che lei o i figli cercavano di convincerlo a smettere ricevevano in cambio schiaffi, lancio di suppellettili e privazione dei pasti.