De Angelis, il Riformista 6/1/2010, 6 gennaio 2010
«Casini? Non va corteggiato» Santanchè. «A sinistra mi piace la Finocchiaro, ha la sindrome del capo
«Casini? Non va corteggiato» Santanchè. «A sinistra mi piace la Finocchiaro, ha la sindrome del capo. Napolitano? Non critico le istituzioni. L’Udc vuole il quoziente familiare: già fa parte del nostro programma». di Alessandro De Angelis n Combattiva come un soldato, sia pur in tacco dodici. Fedele al Capo fino alla morte. Daniela Santanchè è la donna più potente del Pdl. Anche se usa l’ironia per nasconderlo. Onorevole, come si sente nei panni della Rasputin donna di Berlusconi? «Una Rasputina? Non saprei. Io sono quello che sono. Credo in Berlusconi, nel suo modo di fare politica, nella sua passione». Sarà, però del Cavaliere, Rasputina Santanchè custodisce pure il pallottoliere. Onorevole, lei è sicura che il governo andrà avanti? Sicura, perché dovrebbe essere il contrario? Con tre numeri di vantaggio... Sono certa che verranno con noi altri parlamentari. Certa? Certissima. La campagna acquisti funziona. Parola sbagliata. Se uno è stato eletto sotto il simbolo del Pdl tradisce gli italiani se non appoggia il governo. E lo stesso senso di responsabilità vale per quei parlamentari dell’opposizione che sentono che in questo momento l’interesse generale deve prevalere su tutto. Quindi arriveranno parlamentari da Fli… Arriveranno da Fli e dall’opposizione, Udc compresa. Guardi, glielo dico chiaramente: a noi converrebbe andare al voto, se fossimo cinici. Ma Berlusconi è una persona responsabile che ha a cuore il paese e vuole provare a governare. E se non dovessero arrivare i responsabili? Se non arrivano non c’è alternativa al voto. Ma stiamo facendo di tutto per evitarlo. A costo di far dimettere i ministri da parlamentari? Sarebbe una cosa giusta. E l’allargamento a Casini? Vedremo. Semplicemente è con noi la sua collocazione naturale. Niente ponti d’oro? Domando: sui temi etici sta con Peppino Englaro o con la chiesa? Sugli immigrati sta con Fini e con la sinistra o con i moderati? Suvvia, lo sa anche lui che non potrà mai andare coi comunisti e con Di Pietro. Anche lei con questa storia dei comunisti. Tali sono di mentalità. Ma i politici non mi spaventano tanto. Sono più pericolosi i sussulti di comunismo organizzato che arrivano da certe procure. Che idea ha di Bersani? Fa il compagno più esteticamente. D’Alema? Lo fa più intimamente. E Veltroni? È un “ma anche” compagno. Ne stima qualcuno? Anna Finocchiaro. È capace e ha la sindrome del capo. L’avrei vista bene come primo presidente della Repubblica donna. È comunista pure Napolitano? Alt. Sono una donna di destra, e una donna di destra non critica le istituzioni. È mai stata con un uomo di sinistra? Mai. Sono una donna del popolo: difficile che piaccia a chi ha uno spirito elitario. Però Casini le piace. Non lo corteggerei. È uno che più lo corteggi più si pavoneggia. L’indifferenza funziona di più. Sta parlando politicamente? Certo. L’allargamento all’Udc è un problema tutto interno a loro. Sono cattolici, moderati, e fanno parte del Ppe. Gli elettori premiano Casini quando viene con noi, come alle scorse regionali. E lui sa che il suo progetto non può essere con Vendola e Di Pietro. Quindi... C’è il terzo polo. Sono certa che Casini si smarcherà. Si ricorda quando Fini si smarcò in 24 ore per dar vita al Pdl? Nella vita tutto torna. Vedrà…. Per dialogare servirebbe qualche provvedimento concreto. Ho capito. Il quoziente familiare fa già parte del programma del Pdl. Lo faremo. A Tremonti è stata data la notizia? Guardi, Tremonti finora ha operato bene, tenendo in sicurezza i conti e mantenendo gli impegni con l’Europa. Ciò detto, sa che deve aprire la pagina dello sviluppo. In molti nel Pdl sono insofferenti verso il suo rigorismo. Il Giornale lo ha avvisato: non fare come Fini. Non credo possa fare come Fini, non ha un partito. E senza un partito non fai niente. Anche Fini, ora che non ce l’ha più, sta lentamente cambiando idea. La Lega è un partito. E non è il partito di Tremonti. Le assicuro che la sintonia tra il presidente e Bossi è to-ta-le. Difficile però che Bossi accetti Casini. Bossi vuole il federalismo e questa è una certezza. Che non voglia Casini non ho certezza. Sta scommettendo su uno scambio quoziente familiare-federalismo? Non c’è nessuno scambio. Ci sono priorità e bisogni. A proposito di priorità. Alla ripresa si vota su Bondi. Deve resistere e andare avanti. Non vedo rischi. Non brillate in presenze in Aula… Sbaglia! Cicchitto è un ottimo capogruppo. Manda lettere, sms, sollecita. Le truppe saranno presenti nel momento del bisogno e si muoveranno come un sol uomo. Sia sincera, non si può dire che tutto ha funzionato negli ultimi tempi. È vero, qualcosa non ha funzionato: Berlusconi è troppo buono. Prego? Sì, non vuole impartire ordini. Tende sempre a convincere e invece talvolta si deve esercitare il comando. Con i propri uomini? Sì, con tutti. Nel Pdl va cambiato qualcosa? Non certo chi ha vinto tutte le elezioni, comprese quelle di metà mandato, e superato due fiducie in cinque settimane. Suggerisca un nuovo nome per il Pdl. Giusto, l’acronimo proprio non mi piace. Allora? Forza Silvio.