Luca Conti, Nòva24 6/1/2011, 6 gennaio 2011
LA DEMOGRAFIA DI FACEBOOK
Facebook sembra non avere limiti, prossimo ai 600 milioni di utenti nel mondo, forte di un recente investimento di Goldman Sachs che valuta l’azienda 50 miliardi di dollari. Possibile che la sua crescita sia inarrestabile? È forse arrivata la fase di massimo, in cui gli utenti non crescono più e cominciano a disaffezionarsi alla piattaforma, pronti a spostarsi altrove?
Da una indagine comparativa, confrontando gli ultimi numeri ufficiali di Facebook in Italia – basta simulare una inserzione pubblicitaria per conoscere il numero di utenti corrispondenti al profilo socio-demografico da colpire – e i dati demografici Istat, sembra proprio di no. L’ultimo dato ufficiale del social network indica come 17,8 milioni gli italiani che si sono registrati una volta e che si sono collegati nell’arco degli ultimi 30 giorni. Il dato è in crescita rispetto a tutte le rilevazioni precedenti.
Suddividendo poi per fasce di età emerge una crescita omogenea, senza freni né tra i minorenni – su Facebook ci si può iscrivere da 13 anni in su – né tra i giovani adulti. Nella fascia da 13 a 18 anni e in quella da 19 a 24 anni, Facebook è ormai utilizzato dalla totalità della popolazione italiana. Da una penetrazione del 96% a fine ottobre 2010, oggi si tocca un 98% in entrambe le fasce, mostrando quindi un ulteriore allargamento. Più distaccate le percentuali per gli italiani più grandi. Dal 72% degli adulti da 25 a 29 anni, si scende al 52% tra i 30 e i 34 anni, fino a scendere a poco meno del 5% nella popolazione più anziana oltre i 56 anni.
Ciò significa che Facebook abbia scalzato le altre modalità di comunicazione soprattutto tra i giovani? Niente affatto, considerando gli ultimi dati Audiweb-Nielsen che contano in 11 milioni gli utenti di Windows Live Messenger, il software di messaggistica istantanea più diffuso. Non per nulla lo stesso Messenger, per rispondere meglio alle esigenze di comunicazione dei suoi utenti più giovani ha realizzato un’applicazione proprio per Facebook. Integrazione sembra essere la parola d’ordine, anche per questo inizio 2011.