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 2011  gennaio 06 Giovedì calendario

«SUBITO L’AUTONOMIA FISCALE SECONDA TAPPA IL LAVORO» —

Federalismo fiscale. Subito. Che per Milano significa 169 milioni di euro in più solo di Imu, la tassa unica sugli immobili. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, chiede di fare in fretta e chiede anche di arrivare a un «federalismo del lavoro» che colmi i buchi della legge Biagi: sindacati, datori di lavoro, agenzie di collocamento e Comuni che diano risposte alle esigenze del territorio. Sindaco Moratti, che 2011 sarà per Milano? «I dati sono positivi e indicano che la ripresa è in atto e continuerà nel 2011. La metà delle 360 imprese manifatturiere milanesi si attende un fatturato in crescita rispetto al 2009. E la metà della metà si attende un aumento del 10%. Altro dato: la soddisfazione dei milanesi sulla situazione economica si attesta al 56%contro il 46 del resto d’Italia. Infine c’è stata una frenata della cassa integrazione. Ma non è sufficiente» . Che cosa serve? «Ci vuole il federalismo fiscale» . Perché? «Perché lega la produzione della ricchezza al territorio e rappresenta un forte incentivo per fare sempre meglio e di più» . Sulla riforma fiscale pesa come una spada di Damocle la tenuta della maggioranza. È preoccupata? «Si sta lavorando per approvare i primi due decreti attuativi. I più importanti. Quello sull’Imu e sui costi standard. Mi auguro che vengano approvati in tempi molto brevi» . Che significa per Milano la tassa unica sugli immobili? «Significa 169 milioni di euro in più rispetto ai finanziamenti attuali. Tanto. Soprattutto per un Comune che ha avuto dei tagli notevoli. Segno che il federalismo fiscale funzionerà e premierà i comuni più virtuosi. Ma io farei un altro passo in avanti...» . Quale? «Mi piacerebbe pensare a un federalismo del lavoro» . Cosa significa? «La legge Biagi ha lasciato un alone di indeterminatezza per quanto riguarda la gestione del mercato: del lavoro. A Milano abbiamo dato vita all’Osservatorio del lavoro che vede insieme le sigle sindacali, le forze datoriali e il Comune. Mi piacerebbe che l’Osservatorio si rafforzasse anche con la presenza delle agenzie private di collocamento e si trasformasse in una Fondazione dove le politiche del lavoro diano risposte concrete alle esigenze del mercato: dai percorsi formativi, all’incrocio tra domanda e offerta» . Discorsi che faranno piacere ai leghisti. Anche se ieri Umberto Bossi ha preso tempo sulla sua ricandidatura a sindaco e l’ha invitata a mettere in squadra gente più creativa. «Servono persone creative, ma anche concrete. E per quanto riguarda la candidatura è naturale che ci siano dei passaggi formali. Ma con la Lega sto già lavorando sul programma» . C’è la Lega, ma c’è anche l’Udc. In giunta e in maggioranza. Adesso a Roma, il Pdl guarda con molto interesse Casini. L’esperimento milanese continuerà? «Noi vogliamo lavorare con tutti coloro che hanno a cuore i problemi dei cittadini e si ritrovano in valori comuni. Con l’Udc è stato così dall’inizio della legislatura. Mai un voto contrario. È un rapporto che funziona» . Si sente di dare qualche consiglio a Silvio Berlusconi sull’allargamento della maggioranza? «Non do consigli a nessuno, figuriamoci al presidente del Consiglio. Constato solo che a Milano non abbiamo avuto nessun problema con l’Udc, ma neanche con Fli. Se ci si confronta sul programma approvato e votato non è così difficile tenere insieme la maggioranza» . Ha sciolto il nodo delle liste civiche. Una, due, nessuna? «Lavoreremo con tutte le forze necessarie per dare le risposte più ampie possibili alle esigenze dei cittadini. Ma siamo sicuri che le alchimie politiche interessino ai cittadini?» . Allora parliamo di cose concrete. Lei ha detto che su smog e traffico si poteva fare di più. Che fine farà Ecopass? «Partiamo da un dato di fatto. Ecopass ha funzionato. Nel 2006 i giorni di sforamento del Pm10 sono stati 150 e la concentrazione media delle polveri sottili era di 53 microgrammi per metro cubo. Da quando è stato introdotto i giorni di sforamento sono scesi a 86 e il Pm10 a 40. Per il futuro, ragioneremo» . Il tema più caldo del 2011? «Sicuramente in un momento di crisi le politiche sociali saranno quelle a cui daremo maggiore attenzione. Nel senso più ampio del termine. Per questo non abbiamo aumentato le tariffe dei mezzi pubblici, che sono tra le più basse d’Europa, non abbiamo introdotto l’addizionale Irpef, abbiamo lasciato gratis per tre mesi l’ingresso al Museo del ’900. Anche per questi motivi, il federalismo fiscale ci premierà» . Sta già lavorando alla sua futura squadra di assessori? «Mai pensato alla squadra futura. Ora penso solo a vincere» . Preoccupata del suo avversario Giuliano Pisapia? «Le competizioni elettorali sono sempre competizioni e non devono mai essere prese sottogamba. Bisogna sempre impegnarsi» . Un augurio ai milanesi per il 2011? «Milano ha tutte le risorse per essere una città vincente. Ai milanesi posso solo dire di avere fiducia in loro stessi e di mettersi in gioco» .
Maurizio Giannattasio