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 2011  gennaio 06 Giovedì calendario

IL GIORNALE DI MAO SBARCA IN BORSA

Il Quotidiano del Popolo entra nel grande tempio del capitalismo. L’organo di stampa ufficiale del Partito Comunista Cinese è pronto a sbarcare in Borsa. Non in prima persona, perché forse sarebbe un’operazione troppo dirompente per il giornale fondato da Mao Tse-tung, ma tramite il suo website. Questione di pochi mesi, se non addirittura di settimane, e il popolarissimo (è proprio il caso di dirlo) sito internet People.com.cn sarà quotato al listino di Shanghai.

La vendita parziale della sua profittevole costola web frutterà al Quotidiano del Popolo un discreto gruzzolo che servirà a finanziare lo sviluppo della società editoriale del Partito. Secondo quanto rivelato ieri dalla stampa cinese, l’Offerta Pubblica di Vendita di People.com.cn prevede l’emissione di 40 milioni di azioni di tipo A (sono quelle denominate in yuan e negoziabili solo dagli investitori domestici) a un prezzo unitario compreso tra 15 e 20 yuan. Nella migliore delle ipotesi, quindi, l’azionista di controllo si metterà in tasca 800 milioni di yuan, pari a circa 91 milioni di euro.

Per assicurare il pieno successo dell’operazione il Quotidiano del Popolo ha già preparato il terreno per tempo contattando una dozzina di potenziali investitori di grosso calibro. Così, sempre secondo le indiscrezioni di stampa, all’Ipo di People.com.cn dovrebbero aderire sicuramente i tre big della telefonia cellulare China Mobile, China Unicom e China Telecom; il colosso assicurativo nazionale China Life Insurance e anche alcuni fondi d’investimento domestici.

«Vogliamo fare di People.com.cn un sito riconosciuto a livello internazionale», ha detto il presidente del Quotidiano del Popolo, Zhang Yannong. La quotazione in Borsa sarà il primo passo in questa direzione. Un primo passo storico non solo per l’organo d’informazione del Partito Comunista, ma per l’intero mondo dell’editoria cinese. People.com.cn, infatti, è il primo website d’informazione cinese oggetto di un’Ipo sul mercato azionario domestico.

Come tutte le grandi novità cinesi, l’operazione lanciata dal Quotidiano del Popolo farà da apripista ad altre Ipo che nei prossimi mesi dovrebbero coinvolgere una dozzina di mezzi di comunicazione on-line nel quadro di un maxi riassetto industriale dei media statali del Dragone. Nel progetto sono inclusi anche altri due pezzi da novanta dell’informazione di Stato: il sito Xinhuanet.com, controllato dall’agenzia di stampa Xinhua; e la televisione on-line Cntv.cn.

Prima dello sbarco in Borsa, People.com.cn è già stato sottoposto a una ristrutturazione, che ha consentito al website di chiudere il 2009 con 21,6 milioni di euro di fatturato e 2,5 milioni di utile netto. Grazie allo sviluppo di nuove aree di business, nel 2010 i profitti dovrebbero aver raggiunto 8 milioni di euro, mentre quest’anno dovrebbero salire a 11 milioni di euro.