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 2010  gennaio 07 Giovedì calendario

SESSO E POLITICA A LETTO COL NEMICO C’È PIÙ GUSTO...

Scenetta a casa di un amico: «Ah, lei è la tua compagna?». Garbata replica: «Compagna un corno, a casa mia le compagne mica ci entrano». E invece sì. Sarà il proverbiale fascino dell’opposto, quella pulsione tutta maschile e celodurista (forma fisica permettendo) ad aver vinte in camera le discussioni iniziate in salotto. Sarà la perfidia femminile nel costringere lo strenuo oppositore a più miti consigli al momento del bisogno (quale si sa). Però l’intelligenza col nemico politico può essere molto piacevole.
Per questo ci permettiamo di essere almeno un po’ scettici sul fatto che Silvio Berlusconi non abbia «mai avuto», parole sue, «una tresca con una donna di sinistra». Preferiamo pensare che abbia voluto mettere in guardia gli italiani da relazioni politicamente promiscue: rogne assicurate. Per noi comuni mortali, oltre alle sterili discussioni su libri e musica («Quel comunista di Massimo Bubola te lo ascolti tu e piantala con García Marquez»), basterebbe il problema degli amici da frequentare, con lei che sibila prima di uscire, alzando la zip: «Per favore evita i tuoi commenti fascisti sugli immigrati». Per i personaggi celebri va aggiunto il sospetto delle masse. Maestra di vita Sabrina Ferilli, sogno sexy della sinistra italica finita accop-
piata al manager di centrodestra Flavio Cattaneo. Un’unione coronata dalla frase della Ferillona di qualche mese fa: «Berlusconi non lo voterò mai, ma se è bravo bisogna dirlo». E le domandine sorgono spontanee: ma l’avrà convinta l’amor suo? Oppure lo dice per non fargli fare brutta figura? Inevitabile subodorare qualche oscura trama.
Ne sa qualcosa la bionda Carolina Lussana, bella leghista vicepresidente della Camera, la quale ha preso in sposo tempo fa Giuseppe Galati dell’Udc. Agli occhi dei militanti del Carroccio il marito aveva due colpe terribili: democristiano e pure terun (calabrese d’origine). All’annuncio delle nozze i militanti padani sfiduciarono lei e mandarono a quel paese lui, ma ci fu pure chi sospettò un inciucio Bossi-Casini. In seguito, Galati è passato al PdL...
Qualche lingua da vipera accarezzò anche il leghista ticinese Marco Borradori per la sua relazione pericolosa con la socialista Patrizia Pesenti; si attirarono bacchettate pure dai giornali locali. Figuriamoci che
pettegolezzi da parrucchiera nelle stanze segrete della politica: tutti a sospettare che si scambiassero chissà quali segreti, che si facessero chissà quali favori o che il fidanzato votasse quel che gli imponeva la fidanzata, pena sciopero forzato dell’amore perché lei s’incazza. C’è di che rimpiangere i tempi gloriosi del Pci che risolveva i problemi di cuore decidendo chi dovesse sposare chi, rigorosamente all’interno del partito. Immaginiamo anche la difficoltà di Duccio Bertinotti, figlio di Fausto, nel frequentare prima e sposare poi Simona Olive. Lui, rampollo comunista che ha preso il nome dal partigiano Duccio Galimberti e gestore di un fricchettonissimo negozio di musica reggae a Roma. Lei figlia di un consigliere provinciale di Alleanza Nazionale. Pensate all’imbarazzo degli invitati allo sposalizio, col camerata che salutava cordiale il rosso: «Ciao, ci siamo già incontrati?». «Sì, mi hai riempito di mazzate l’anno scorso, fuori dal centro sociale».
A parte la vox populi stupidina in base alla quale gli opposti si attrarrebbero, vien
da seguire il consiglio di Silvio: evitare le relazioni con l’altra parte della barricata.
Però, con tutti i voltagabbana in circolazione, è un casino e non è detto che così i guai si eliminino. Da qualche mese i simpatizzanti del centrodestra hanno un problema in più: i finiani. Chi scrive ne ha esperienza diretta, da quando fu spedito a una convention di Bocchino e il nome già basta a scatenare la feroce ironia dei più. Quelli che pensavi alleati fedeli coi quali condividere almeno la stima per Berlusconi, te li ritrovi d’un colpo all’opposizione, a romperti le balle su ogni uscita del Cavaliere. C’è d’aver paura a farsi vedere in casa con Libero in mano. E, di nuovo, viene da dar ragione al premier: mai con la nemica.
Resta il piccolo inconveniente che il cuore ti spinge in tutt’altra direzione. Come fare allora per godersi serenamente la relazione senza venir meno alle indicazioni del Grande Leader? Basta trovare il cavillo e ripetere, se interrogati: l’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio. In fondo anche questa l’ha detta Silvio.