varie, 5 gennaio 2011
SCHEDONE SALDI
Domenica 2 gennaio sono iniziati i saldi invernali a Napoli, Palermo, Potenza, Catanzaro ecc. A Roma, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Torino e Genova partono il 6. Ad Aosta il 10.
Altre città:
Potenza 2 gennaio - 28 febbraio;
Campobasso 2 gennaio - 28 febbraio;
Trieste 3 gennaio - 31 marzo;
Genova 6 gennaio - 19 febbraio;
Bari 6 gennaio - 28 febbraio;
Venezia 6 gennaio - 28 febbraio;
Ancona 6 gennaio - 1 marzo;
Torino 6 gennaio - 3 marzo;
Bologna 6 gennaio - 6 marzo;
L’Aquila 6 gennaio - 6 marzo;
Firenze 6 gennaio - 6 marzo;
Milano 6 gennaio per 60 giorni;
Perugia 6 gennaio per 60 giorni;
Bolzano 8 gennaio - 19 febbraio;
Cagliari 8 gennaio - 8 marzo;
Aosta 10 gennaio - 31 marzo per 60 giorni;
A Trento decidono i commercianti.
Comprerà merci in saldo il 72% degli italiani. La maggior parte dei consumatori (56,6%) spenderà al massimo 200 euro, il 35,3% ha un budget compreso tra 200 e 400 euro, l’8,1% sborserà più di 400 euro. Rispetto al 2008 la quota di chi aspetta gli sconti per fare acquisti è cresciuta del 5% (sondaggio Confcommercio-Format).
Cose che si comprano in saldo: cappotti, maglioni, pantaloni, giacche (98,6%), calzature (80,9%), biancheria intima (43,5%), accessori (39,1%), pelletteria (33,3%), biancheria per la casa (28,7%) ecc. Aspettano gli sconti soprattutto le donne, i giovanissimi, gli adulti tra i 25 e i 54 anni, coloro che vivono nelle grandi città e che hanno un titolo di studio medio-alto. La quota di quelli che aspettano gli sconti per comprare capi delle griffe più famose è scesa dal 49% del 2008 al 28,6% del 2011 (dati Confcommercio). La Coldiretti ricorda che sarà possibile risparmiare anche sui cibi: con i saldi scattano anche ribassi di oltre il 30% su cotechini, pandori, panettoni, torroni, frutta secca, lenticchie, spumanti e altre specialità tipiche del Natale.
Il 98,2% dei commercianti applicherà uno sconto inferiore al 50%, il 42,2% farà sconti tra il 30 e il 40% e l’1,8% ribassi superiori al 50%. Gli sconti maggiori saranno praticati dai punti di vendita di piccolissime dimensioni e da quelli che si trovano in prevalenza nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est (dati Confcommercio).
MILANO. A Milano Federmodamilano (Unione Confcommercio) prevede vendite per 510 milioni di euro con un acquisto medio a persona di circa 200 euro. Rispetto ai saldi invernali del 2010 i ricavi dovrebbero aumentare perché si stima che più famiglie acquisteranno in saldo e quasi la totalità dei negozi farà i saldi. Gli sconti medi saranno del 40%, superiori ai saldi invernali 2010. A Milano gli sconti termineranno il 6 marzo.
ROMA. Secondo l’osservatorio di Confcommercio-Roma durante i saldi si concentra il 18% del giro d’affari totale di un negozio. Roberto Polidori, presidente Federabbigliamento-Confcommercio Roma: «Tra saldi invernali e estivi gli esercizi commerciali muovono oltre il 30% del giro d’affari totale della loro attività». Di questo, oltre il 50% è concentrato su articoli di abbigliamento, calzature e accessori. Quest’anno i romani spenderanno in media 150 euro a testa e circa 450 a famiglia. A Roma i saldi termineranno il 16 febbraio.
Secondo Confesercenti grazie agli sconti sei italiani su dieci faranno acquisti importanti. Roberto Manzoni, presidente di Fismo (Federazione italiana settore moda): «Quasi il 40% dei consumatori é orientato a effettuare acquisti nei negozi tradizionalmente frequentati, si prospettano opportunità sicuramente interessanti». Più prudenti i consumatori: per il Codacons ci sarà una contrazione delle vendite del 20%. Più in generale secondo i consumatori dopo il calo di Natale la ripresa dei consumi non ci sarà neanche con gli sconti: le vendite a prezzi ribassati, secondo l’Adoc, registreranno un calo del 7%, la spesa diminuirà a 120 euro a persona. Andranno male soprattutto le calzature (-19%) e l’abbigliamento di bassa qualità (-25%). Gli abiti di alta qualità segneranno un +2%, con una crescita sia per i capi sportivi (+4%) sia per gli accessori. Andranno benissimo gli acquisti online, sostiene l’Adoc, stimando che uno su tre comprerà sul web, dove si trovano negozi virtuali con sconti molto vantaggiosi.
Federconsumatori e Adusbef, visto che il Natale è stato fiacchissimo e che molte famiglie non hanno acquistato per poter poi risparmiare con i saldi, sono tornate a chiedere l’anticipo dell’avvio della stagione degli sconti, partita subito dopo Natale in molte capitali europee. Per il Codacons, invece, l’unico provvedimento per salvare i saldi è la liberalizzazione, lasciando al commerciante la possibilità di scegliere liberamente durante l’anno quando applicare gli sconti. Per qualcuno, comunque, i saldi sono finiti prima di iniziare. Molti commercianti hanno inviato già dal giorno di Santo Stefano email ai loro clienti abituali per invitarli a svendite private, ad altri sono arrivate cartoline per "visite" in negozio, altre volte basta solo mostrare interesse e lo sconto viene offerto. L’importante è che non appaia sulle vetrine la scritta «saldi» in modo da evitare le multe.
CHE COSA È SUCCESSO FINO A ORA:
Le prime ore di svendite hanno fatto registrare molto interesse nelle città del Sud. A Napoli sono stati assaltati i negozi delle griffe più celebri e le bancarelle. Lunghe file davanti alle vetrine di Louis Vuitton, che però non fa saldi. Pienone all’Outlet di Marcianise, nel casertano: auto incolonnate fino allo svincolo autostradale con molti automobilisti costretti a fare marcia indietro e a rinunciare. Stessa scena al Vicolungo Outlet di Novara, dove sono arrivati 55mila visitatori. In Sicilia grande afflusso nei centri commerciali; poca gente, invece, nei negozi delle strade dello shopping, dove i negozianti hanno registrato un calo delle vendite nonostante sconti fino al 50%.
Buona partenza anche in Basilicata, con persone davanti ai negozi prima dell’orario di apertura. Maggiore movimento rispetto al solito, infine, anche nei negozi di Catanzaro: le clienti di "Luisa Spagnoli" di corso Mazzini si sono incolonnate prima dell’orario di apertura.
SALDI ONLINE
Gli italiani che preferiscono comprare su internet, dove gli sconti toccano subito il 70% e arrivano anche al 95%, sono aumentati del 14% (un milione in più) rispetto al 2009. Da un sondaggio tra i soci di Private Outlet, club privato di shopping online, è emerso che il 37% degli iscritti sceglie l’acquisto online per risparmio e convenienza, il 28% per il maggior tempo a disposizione, la tranquillità, l’assenza di stress e confusione, il 25% per la varietà degli articoli e dei brand proposti ecc.
REGOLE DEI SALDI SECONDO CONFCOMMERCIO: obbligo dei commercianti ad esporre il prezzo iniziale e la percentuale di sconto, i prodotti in saldo devono essere separati dagli altri, se il prodotto è difettoso il consumatore può chiedere la sostituzione o il rimborso ecc.
Chi va in giro per negozi nei giorni dei saldi percorrerà in media 4,5 chilometri al giorno, per un totale di 80 vetrine e 11 file (studio Nescafè dolce gusto condotto su 150 esperti del settore tra cui direttori e responsabili di negozi e personal shopper).