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 2011  gennaio 05 Mercoledì calendario

“Io, condannata dalla nascita a non dimenticare nulla” - In vita sua non ha mai dimenticato una faccia o un compleanno

“Io, condannata dalla nascita a non dimenticare nulla” - In vita sua non ha mai dimenticato una faccia o un compleanno. Non è mai successo che mancasse a un appuntamento o che durante un concerto le sfuggisse qualche nota. Louise Owen, violinista newyorkese di 37 anni, ricorda sempre tutto. Ogni istante della sua vita è impresso indelebilmente nella sua testa. Perché Louise ha quella che si dice «memoria autobiografica superiore» o ipertinesia, una condizione che le permette di ricordare ogni attimo vissuto come se fosse accaduto pochi secondi prima. Più che una memoria di ferro, Louise è come un vero e proprio «archivio umano» che ha iniziato a registrare gli eventi già da quando era piccolissima. «Ho tantissimi ricordi vividi di quando ero una bambina molto piccola. Ma credo di aver capito che la mia memoria autobiografica è insolita – racconta - quando avevo 12 anni. Era il 22 marzo 1986 nella settimana di Pasqua e sono andata a trovare mia nonna. Lei mi ha dato un calendario dove c’erano delle fotografie bellissime per ciascuna delle 52 settimane. Allora ho iniziato a scrivere sul calendario i compleanni di amici e familiari. Li ricordavo tutti. Poi mi sono accorta di poter addirittura scrivere a ogni data quello che era successo l’anno prima. E ho iniziato a scrivere tutto dal 1 gennaio in poi». Comprensibile lo stupore della nonna che stentava a credere come la sua nipotina facesse a ricordare ogni giorno dei 12 mesi precedenti. «Quando lei mi ha detto che la maggior parte della gente non ricorda gli eventi di ogni giorno della loro vita – dice Louise - mi resi conto per la prima volta che la mia memoria funzionava in modo diverso». Se infatti chiediamo a Louise una data casuale, dal 1985 in poi, lei ricorda perfettamente quale giorno della settimana era e quello che ha fatto in ogni istante della giornata. «Ricordo se c’era il sole o la pioggia e le notizie che ho ascoltato al tg o che ho letto sul giornale», aggiunge. Louise definisce i suoi tuffi nel passato come «viaggi nel tempo». «Se qualcuno parla di uno dei giorni degli ultimi 25 anni - dice Louise - viaggio immediatamente nel tempo e ricordo vividamente gli eventi e le emozioni che ho provato quel giorno, con la stessa immediatezza, come se fosse successo pochi istanti prima anziché tanti anni addietro». Tutto senza sforzi. «Per me è come un gioco mentale – spiega - che faccio con me stessa, pensando a quello che è successo in un giorno particolare per quanto lontano sia il ricordo. Per esempio, l’altro giorno mentre stavo camminando per Central Park, ho iniziato a pensare automaticamente a cosa ho fatto un anno fa, il 30 dicembre. Poi a cosa ho fatto due anni prima. Poi tre anni prima fino a ritornare indietro nel 1985». Immaginate i vantaggi. «Nella mia professione – confessa - ho la fortuna di non rischiare mai di sbagliare una prestazione». Per la sua famiglia e i suoi amici Louise è un custode della loro storia. «Sono la persona che si ricorda tutti i dettagli e gli eventi con grande chiarezza – racconta - e mi chiedono di aiutarli a ricordare le loro vite». Ma non è sempre facile gestire una capacità così speciale. A volte più che un dono, la memoria autobiografica di Louise si trasforma in una maledizione. «Ci sono momenti – racconta - in cui mi piacerebbe dimenticare alcuni degli eventi più dolorosi della mia vita. Se qualcuno parla di una semplice data dolorosa del mio passato, rivivo immediatamente il dolore di quella giornata. Ad esempio, rivivo la rottura di una relazione o una delusione lavorativa proprio come se fosse accaduto ieri anziché l’anno prima o addirittura 15 anni prima». Ma Louise ha trovato un modo tutto suo per difendersi. «Cerco di non soffermarmi sui ricordi brutti. Il mio passato, con i suoi eventi dolorosi, è sempre lì - dice - ma mi sforzo cercando di focalizzare la mia attenzione sulle parti belle della mia vita. Ora il mio scopo è quello di riempire il “database della mia memoria” solo di ricordi positivi. Così, anche se i ricordi dolorosi non scompaiono, i ricordi felici sicuramente superano quelli tristi». Pur avendo una memoria di ferro, Louise è prima di tutto una single newyorkese alle prese ogni giorno con la vita frenetica della Grande Mela. Quindi, le capita a volte che qualcosa sfugga dalla sua testa. «Per questo anch’io uso un’agenda come fanno molte persone – dice - anche se spesso finisco per scrivere i miei appuntamenti solo dopo che sono già accaduti!»