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 2011  gennaio 05 Mercoledì calendario

STREGATI DAL POKER TEXANO È LA FEBBRE "HOLD ´EM"

Il poker texano è il nuovo fenomeno dell´Italia che gioca denaro, e quest´Italia gioca sempre di più nonostante la crisi: 61 miliardi è la raccolta del 2010, ovviamente record, su tutti i tipi di scommesse legali in circolazione. Il poker texano hold´em ("tienile" vuol dire, s´intende le carte) in quattro anni ha raggiunto la cifra di cinque milioni di giocatori su Internet.
E nell´ultima stagione le puntate on line hanno fatturato 3,1 miliardi di euro (+34%): una quota di mercato del 5 per cento per un gioco di carte appena importato dagli Stati Uniti. E le previsioni dicono che quest´anno gli incassi sono destinati a raddoppiare.
L´Italia, scommettitrice naturale (e anche pericolosa, visto che una ricerca dell´Università La Sapienza parla di 400 mila persone vittime della sindrome da puntata), ha scoperto insieme al resto del mondo la semplicità del "texano" ed è stata spinta alla sua sperimentazione da una televisione - PokerItalia 24, diretta da Fabio Caressa, star del giornalismo sportivo di Sky - che a ogni ora del giorno e della notte offre tornei nazionali e internazionali. «Facciamo 700 mila spettatori al giorno e siamo nati solo dieci mesi fa», spiega Caressa, «queste medie valgono una normale partita di calcio di serie A. Siamo sorpresi noi per primi e abbiamo deciso di allestire trasmissioni di puro intrattenimento pokeristico». Il poker hold´em, internazionalmente imposto con una campagna marketing lineare e potente, è diventato popolare e ricercato insieme coinvolgendo facce famose come quella del tennista tedesco Boris Becker, del nuotatore australiano Michael Phelps, dell´ex calciatore del Parma Tomas Brolin. Ci gioca Pupo mentre il figlio di Adriano Panatta ha creato un sito personale. In tempi rapidi sono nati gli eroi locali della specialità, poi: Filippo Candio, quarto ai mondiali di Las Vegas, è rientrato a casa con tre milioni di dollari in tasca. "Foldare" (quando aspetti la mano buona) e "tiltare" (quando hai perso troppo e cerchi recuperi disperati) sono così diventati lessico affermato.
Come accade ai fenomeni rapidi e che muovono troppo denaro, il poker texano in Italia è diventato un problema: si può giocare su internet, non si può dal vivo, in un circolo, in un pub. Di fatto, viene consumato senza problemi - computer a parte - nei quattro casinò italiani. Il problema è che non esiste una legge che lo regolamenti e così il gioco è illegale tout court. Si attende una liberalizzazione nei primi sei mesi dell´anno, ma la verità è che, dopo alcuni mesi di convivenza non ostile, i ministeri dell´Interno e delle Finanze hanno dato indicazioni precise alle prefetture: perseguire. E le polizie d´Italia hanno avviato blitz e sequestri. In Toscana nelle ultime settimane ci sono stati interventi repressivi in tre circoli (tutti affollati) di Montecatini, Prato e Carrara. Giovanni Nieddu, dirigente della questura di Pistoia: «Abbiamo redatto un protocollo che spiega come questi tornei devono essere organizzati: limitazione delle vincite e quota d´iscrizione. Chi vuole gestire questa attività, poi, deve partecipare a una gara per ottenere la concessione: fuori da questi parametri il poker sportivo resta un gioco d´azzardo». Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha sposato la linea: mai più videopoker vicino alle scuole e agli ospedali.