Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 04 Martedì calendario

PARIGI, GIGANTESCO PIANO ANTICRIMINE DIECIMILA TELECAMERE SORVEGLIERANNO OGNI ANGOLO DELLA CITTÀ

PARIGI - Un gesto troppo brusco nei pressi della vetrina di Cartier a Place Vendôme, una corsa a perdifiato per le stradine di Montmartre, o magari uno spintone al furbo che cerca di evitare la fila per l’autobus a Chatelet: tanto basterà per finire nel mirino dei mille occhi che da qui a un anno sorveglieranno tutta Parigi. La prefettura, che ha ricevuto pochi giorni fa l’ok amministrativo, lo ha chiamato “piano mille videocamere”, ma in realtà gli obiettivi “intelligenti” che alla fine del 2011 sorveglieranno, o, come preferiscono i poliziotti, «proteggeranno» la capitale francese, saranno molti di più: oltre diecimila se si contano le telecamere già installate sulla rete metro-autobus che verranno collegate al sistema, e ancora altre migliaia quando verranno finalizzate le convenzioni con le società private (tipo grandi magazzini Printemps, il centro commerciale delle Halles, il Louvre, tutti gli stadi, i palazzi dei Congressi, le fiere) già ampiamente “videoprotette”.
Il 2011 sarà dunque l’anno in cui Parigi entrerà ufficialmente nella videoprotezione (termine preferito a videosorveglianza, troppo evocatore di grandi fratelli liberticidi). I fondi sono stati già stanziati (si parla di un costo dai 10 ai 30mila euro per telecamera installata) e i lavori appena cominciati: i pali per le telecamere (grandi quanto un pompelmo), quattrocento chilometri di fibre ottiche, 55 centri video per il controllo delle immagini, oltre alla formazione di almeno 2.500 nuovi “video agenti”. Metà delle telecamere potranno essere gestite a distanza, con dei joystick in tutto simili a quelli della play station, come ha entusiasticamente spiegato il prefetto di Parigi Michel Gaudin, sottolineando che «se la telecamera non può sostituirsi al poliziotto, di certo ne rivoluzionerà il modo di lavorare».
Quando l’allestimento video sarà completato, a Parigi sarà praticamente impossibile nascondersi. Le telecamere copriranno tutti i luoghi più affollati, più turistici, più a rischio della capitale, saranno sorvegliati notte e giorno e metro per metro, place Vendome e Saint Germain des Près, Montmartre e Pigalle, i Grands Boulevards, il boulevard Saint Michel e tutto il Quartiere Latino, la Madeleine, la Concorde, la Bastiglia, ma anche il popoloso e multietnico 19esimo arrondissement e il borghese e residenziale sedicesimo.
Le telecamere installate a Parigi non saranno soltanto occhi imparziali, ma guardiani “intelligenti”, dotati di un software messo a punto con la supervisione di Thierry Leblond, ingegnere specializzato in armi e sistemi della Difesa. Le telecamere si allerteranno davanti a movimenti bruschi o “sospetti” e seguiranno automaticamente il “loro uomo”. Tutte le immagini, fatto inedito, potranno poi essere archiviate per trenta giorni. Se l’obiettivo è diminuire drasticamente crimini e violenze contro le persone, la polizia non nasconde l’intenzione di utilizzare i suoi nuovi occhi anche per gli automobilisti incuranti dei semafori rossi e, soprattutto, per le auto in sosta vietata (gli ingrandimenti leggono le targhe senza dubbio alcuno).