Carla Massi, Il Messaggero 4/1/2010, 4 gennaio 2010
MAMME-BAMBINE
Mamme-bambine, se ne contano diecimila ogni anno in Italia. E il numero è in continua crescita. Anche grazie alla presenza delle giovanissime immigrate. In diecimila, dunque, partoriscono sotto i diciotto anni. Crescono anche le richieste di interruzione di gravidanza per le minorenni. «Un fenomeno preoccupante», ha commentato lo stesso ministro della Giustizia Angiolino Alfano. Nel 2009 sono state circa 1200. Poco più di trecento riguardavano ragazzine con meno di 15 anni. Ma l’Italia, si sa, non è tutta uguale e non c’è da stupirsi se troviamo forti disparità tra le diverse regioni: il 45% delle richieste al Nord, il 26% al Centro, il 21% al Sud e l’8% nelle isole. I dati sono assolutamente opposti, invece, se andiamo vedere dove partoriscono le mamme baby: oltre il 60% abitano da Roma in giù. In Sicilia il record nazionale seguita da Campania, Puglia e Calabria.
Parliamo, nella stragrande maggioranza dei casi, di mini-madri che sono passate dai banchi della scuola media (o primi anni del liceo) alla sala parto senza aver mai avuto un briciolo di educazione sessuale. Si potrebbe dire di conoscenza del corpo umano. Ragazzine, come denunciano gli specialisti della Società italiana di ginecologia e ostetricia, che arrivano alla “prima volta”, intorno ai 15-16 anni, senza alcun tipo di protezione e cognizione. E’ mai possibile? Non hanno dubbi i ginecologi: nell’età dell’adolescenza quasi il 90% delle ragazze che hanno un rapporto sessuale rischia di rimanere incinta entro un anno dall’inizio dei rapporti. Poche istruzioni a scuola, poche comunicazioni a casa, pochi scambi di informazioni da parte del medico. Fonte primaria, la rete. Il “mare” di Internet. Non sempre amico sodale dei più giovani. Un esempio per tutti: un’indagine pubblicata sul “Journal of adolescence health” svela che i social network sono tra le principali fonti di creazioni di falsi miti sulla contraccezione e cita la certezza, da parte della maggioranza degli utenti under 18, che non si può rimanere incinta durante la “prima volta”.
Un paradosso: l’abitudine ad una sessualità sempre più esplicita su Internet (il 14% dei teenager, secondo la Sigo, manda foto di nudo per ottenere regali) si traduce in rapporti non protetti nella vita reale. «La soglia del pericolo - spiega Emilio Arisi consigliere della Sigo - è più bassa nei giovani che trascorrono ore in rete scambiandosi messaggi, foto o video ad alto contenuto erotico. Si ricordi che il 40% dei nostri adolescenti guarda abitualmente immagini o video a sfondo sessuale, il 22% confessa di avere rapporti intimi con sconosciuti su Internet». Sette teenager su dieci si raccontano in un profilo su Facebook e il 17,2% trascorre sul web più di tre ore al giorno. «E’ stato dimostrato - aggiunge Arisi - che un controllo più serrato dei genitori ha un effetto protettivo. Ma non possiamo delegare alla famiglia la responsabilità della prevenzione. La sfida, dunque, è quella di insegnare loro ad utilizzare la rete nel modo corretto». Per questo la Società di ginecologia ha messo su un sito, www.sceglitu.it, per dare informazioni e consulenze ai giovanissimi. Cosa chiedono? Come scegliere ed utilizzare gli anticoncezionali, come comportarsi per non restare incinta (molti dubbi sui preliminari), come evitare le malattie sessualmente trasmissibili. Sull’Aids informazioni assai vaghe e scorrette passano di mail in mail. Come passano le confessioni delle mini-mamme che, attraverso Internet, si scambiano le confidenze e raccontano al mondo come stanno vivendo la loro situazione. Ovviamente con il linguaggio sincopato di chi oggi scrive sms e lettere on line alla sua “tribù”. Rovescia una valanga di parole Caygri: «Vivo adesso qst situazione...ho 15 anni...come ho reagito? Nn puoi immaginare. Il mondo m è crollato addosso, è stata una scelta difficile. Ma so che con l’aiuto di ki mi ama so di potercela fare. Gli altri? C’è ki m giudica, ki non condivide ciò che ho fatto, ki mi guarda a scuola come fossi un’aliena. Ma c’è anke ki crede in me...». Vava, appena quindicenne, aspetta due gemelli. «Sono fiera del mio panciotto, continuo i miei studi...».