il Giornale 31/12/2010, pagina 39, 31 dicembre 2010
Attenzione: il coniuge non è un parente - Leggo con un certo disagio su un quotidiano un trafiletto sulla riforma Gelmini che mi permetto di definire maligno
Attenzione: il coniuge non è un parente - Leggo con un certo disagio su un quotidiano un trafiletto sulla riforma Gelmini che mi permetto di definire maligno. Citando testi universitari e codice, l’estensore chiarisce che il coniuge non è né parente né affine, ma semplicemente persona legata dal coniugio e si domanda come sono possibili errori così marchiani. In effetti, se ho capito bene la legge e non si pone rimedio, il coniuge di un docente universitario potrà, in barba alla legge che vieta assunzioni e chiamate di parenti entro il quarto grado, essere tranquillamente assunto o chiamato in quanto non parente. È uno dei tanti casi in cui lo spirito della legge va a farsi benedire a favore delle capacità istrioniche di chi studia le leggi prima che escano per scoprire come aggirarle. E figurarsi che festa per certi giudici! Mi chiedo anch’io come possano passare certi strafalcioni, ma mi preoccupa di più la possibilità che questa legge- attesissima per porre fine alle baronie tanto contestate nel ’68 ma in realtà sempre più salde – esca tronca. Il capo dello Stato, che quando vuole è attentissimo alle virgole, non può rilevare l’incongruenza e rimandarla per la correzione? Norberto Ferretti