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 2011  gennaio 02 Domenica calendario

IL GATTO CON 2.625

amici. GLI ANIMALI SU FACEBOOK - È nato e vive ad Arezzo, ammette senza problemi che più di ogni altra cosa ama mangiare e dormire, ed è in cerca di amicizia. Un profilo Facebook che potrebbe (a prima vista) appartenere a una persona e invece risponde al nome di Fuffolino: un gatto nero che chatta, tagga foto, scrive post in bacheca e stringe amicizie virtuali, ovviamente grazie al suo proprietario «ghost writer». L’ ultima invenzione di Facebook è il profilo del proprio animale domestico: in rete cani, gatti, ma anche cavalli e criceti ogni giorno «pubblicano» foto e commenti aiutati dall’ impegno dei proprietari, che prolungano la loro permanenza su Facebook aggiornando il profilo dell’ animale. Un passo in avanti rispetto a quando sul social network era apparsa la pagina di Oscar, il gatto dell’ ospedale Steere House di Rhode Island, in America, capace di predire i decessi semplicemente sdraiandosi ai piedi del letto del moribondo. Qualcosa di più «privato» dei profili dei cani poliziotti inglesi, nati la scorsa estate dopo che la polizia di Bedfordshire aveva proibito ai propri dipendenti l’ utilizzo del social network e loro avevano ripiegato creando i siti dei segugi «in forza» al distretto inglese. I profili che ogni giorno nascono su Facebook somigliano in tutto a quelli degli utenti più «convenzionali». Bardo Lino, socialissimo gatto bianco e rosso con all’ attivo 2.625 contatti, si è preoccupato di fare gli auguri di buon anno ai tanti amici scrivendo nella sua bacheca: «Happy New Year! Maoooo Frrr». Pudsely Shovel Cat, Aicha Micia, Cindy Pitt e altri due «utenti» hanno commentato con un «mi piace» il bel pensiero. Stracchina Vinspro (il cognome è la crasi dei cognomi dei suoi proprietari), gatta grigia con amicizie (a giudicare dalle foto) tra i conigli nani, ha pubblicato «auguri miciosi a tutti». In qualche caso il profilo tra proprietario e animale è addirittura condiviso. Giulia, studentessa di storia contemporanea, ha scelto di aprire il profilo utilizzando il nome del suo Ashgrove: «In questo modo tengo alla larga le conoscenze superficiali e condivido amicizie solo con persone che conoscono me e il mio cane». Senza contare, poi, i 299 utenti raccolti sotto la pagina «Tutti cani, gatti e altri animali che hanno un profilo su Facebook», un gruppo nato «per raccogliere animali che hanno un proprio profilo su Facebook, che condividono link e aggiornano il proprio stato, da "sta dormendo" a "va a fare una passeggiata"!». «Demonizzare la tendenza sarebbe facile quanto affrettato: è comunque evidente il tentativo di ripensare la figura dell’ animale secondo la propria proiezione - osserva la scrittrice Margherita D’ Amico, animatrice del sito ambientalista www.ilrespiro.eu -. Non mi stupirei se quelli che aggiornano il profilo del proprio animale sono gli stessi che poi al parco tirano distratti al guinzaglio il cane parlando tutto il tempo al telefonino, o addirittura gli sistemano la cuccia in terrazza perché sono allergici al pelo. Forse su Facebook pubblicano la loro idea di animale, piuttosto distante da quella reale». La faccenda non suscita la preoccupazione del sociologo delle comunicazioni Domenico De Masi: «Su Facebook le persone trasportano tutto il loro mondo affettivo e relazionale, e in questo caso è il lato infantile a trovare un canale di sfogo. L’ idea di antropomorfizzare l’ animale è il sogno di ogni bambino, e facendo vivere su Facebook il cane o il gatto si torna piccoli. Piuttosto credo che la vera cosa interessante sarebbe se un giorno fossero gli animali a poter creare il profilo su Facebook dei loro proprietari».
Michela Proietti